Lei l'ho incontrata nel primo libro della serie dei Chicago Stars. Sorellastra dell'erede della squadra Phoebe, non ha avuto un'infanzia semplice e si è sempre sentita rifiutata da suo padre (lo stesso padre di Phoebe), sentendosi sempre più sola dopo la morte di sua madre, avvenuta quand'era bambina. Ora la ritrovo più matura, ha superato la soglia dei venti anni ed ha una propria vita, dei sogni nel cassetto, un carattere ed una personalità molto particolari. Kevin è una delle punte di diamante dei Chicago Stars. Figlio di un predicatore, è un ragazzo che si nasconde dietro la scorza del campione ma che, fondamentalmente, è ancora alla ricerca del suo equilibrio personale.
Molly è segretamente innamorata di lui. O, per lo meno, ha avuto una cotta da ragazzina.
Nel momento in cui - quando non sono più ragazzini - vengono casualmente a trovarsi sotto lo stesso tetto, la situazione inizia a prendere una piega molto particolare.
Sono due personaggi molto particolari. Molly, soprattuto, è molto strana. Sembra non essere mai cresciuta ed ha degli atteggiamenti a tratti irritanti, fa ragionamenti talmente macchinosi che in alcuni punti avrei avuto voglia di prenderla a schiaffi. E' personaggio che va capito per poter essere apprezzato: a farne una descrizione molto calzante, ad un certo punto della storia, è proprio Kevin.
Di punto in bianco non sei più stata in grado di sopportare la pressione e hai dato di matto. Hai fatto scattare l'allarme anticendio, hai dato via i tuoi soldi, ti sei infilata nel letto di un totale estraneo.... Vivi con l'illusione di dover essere perfetta ma essere perfetta non è nella tua natura.
Descrizione che calza a pennello. La sua stranezza arriva da lontano: da un rapporto farraginoso con suo padre, dalla perdita prematura della madre, da un peso sulle spalle - arrivato sottoforma di una grande somma ricevuta in eredità - ma anche dal continuo confronto con una sorella di successo e rispetto alla quale non si sente all'altezza. Tutto questo la porta a fare cose sconsiderate come entrare nel letto di quel bell'atleta che conosce appena. Ciò non può non avere conseguenze e la storia si snoda tutta attorno alle conseguenze di quel gesto.
Kevin, a ben guardare, nelle intenzioni dell'autrice è la vittima anche se, onestamente, questa cosa mi ha proprio fatto sorridere. Circuito di notte, mentre dormiva, da una perfetta sconosciuta, senza essersi accorto di nulla... Un po' troppo forzato, secondo me, così come un po' troppo forzate sono le conseguenze di questo episodio. Conseguenze che lo porteranno a decidere di sposare Molly per una serie di motivi, tranne che per amore.
Ed anche di Kevin arriva una descrizione molto calzante dalle parole di Molly.
Ti manca qualcosa al di fuori del football, ma hai paura di andare a cercarlo perchè nel tuo stile tipicamente nevrotico e immaturo credi che dentro di te ci sia qualche cosa che non va e che ti impedisce di trovarlo.
I due si riconoscono, si comprendono e questo mi è piaciuto. Mi è piaciuta quella sintonia che si è creata tra loro anche se sia da una parte che dall'altra si è fatto di tutto per autoconvincersi che non fosse così.
Ciò che mi è piaciuto di più, in assoluto, della storia, è l'ambiente in cui Kevin porta Molly poco dopo il matrimonio: deve disfarsi di un campeggio ricevuto in eredità e se la porta dietro. Arrivati sul posto trovano qualche cosa di molto diverso da ciò che Kevin ricordava e descriveva: è un ambiente fantastico, un piccolo angolo di paradiso, descritto alla perfezione dall'autrice che, come nel primo libro, dimostra di saper scrivere e rendere accattivanti le sue storie.
Questa volta a portare un pizzico di pepe sono altre due figure che si troveranno accanto ai protagonisti: Lilly e un misterioso quanto scontroso artista che si svelerà pian piano dimostrandosi un uomo sexy e passionale.
Kevin e Molly hanno intenzione - così hanno deciso assieme a Phoebe e Dan (sorella e cognato di lei, nonchè datori di lavoro di Kevin) - di separarsi quanto prima. Non sempre, però, le cose vanno così come si è previsto.
Il finale è piuttosto scontato, alcuni passaggi mi sono sembrati un po' forzati (anche la storia tra Lilly e il pittore mi sembra un po' forzata, con i tempi decisamente affrettati) e devo ammettere di aver preferito il primo libro che ho letto di questa autrice anche se è riuscita comunque a rendere interessante la storia.
Purtroppo nella versione e-book che ho letto ho trovato degli errori, scambi di nomi piuttosto palesi ed altre piccole magagne che nell'altro libro non ho trovato. Anche se questo libro mi è piaciuto meno dell'altro credo che cercherò altri libri della serie dei Chicago Stars. Lo stile della Phillips mi piace - stavolta ha anche centellinato le descrizioni hard, si è trattenuta - ed il quadro in generale dell'ambiente sportivo narrato si arricchisce di libro in libro. Non mi dispiacerebbe affatto conoscere meglio le storie di altri personaggi che gravitano attorno all'ambiente del football. Vedremo.
Per il momento con questo libro partecipo alla Challenge
Di che
colore sei? in quanto titolo adatto per lo spicchio rosa, obiettivo n. 2 (sport romance).
Inoltre, partecipo alla VisualChallenge in
quanto in copertina si vede un riflesso, utile per questo mese di gara.
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