venerdì 5 agosto 2016

Magie di Lavinia & C. (B. Pitzorno) - Venerdì del libro

Bianca Pitzorno è un'autrice che mi incuriosiva da tempo. Di tanto in tanto mi capita di leggere libri per ragazzi e l'altro giorno ho sentito che fosse arrivato il momento di fare la sua conoscenza. Così, ho iniziato a leggere Magie di Lavinia & C. che avevo preso in prestito in biblioteca non molto tempo fa. La scusa (ma, poi, serve forse una scusa per chiedere in prestito un libro per ragazzi?) era quella di proporre una nuova lettura a mia figlia ma alla fine l'ho letto molto volentieri io per prima. Ora, a lettura ultimata, sento di poterlo consigliare anche a lei.

Si tratta di una raccolta di storie tutte collegate tra loro. Quattro, per la precisione, che hanno il sapore di quattro capitoli di una storia unica anche se sono stati proposti, nel tempo, in volumi separati. Una raccolta la cui protagonista credevo fosse una fata di nome Lavinia. Invece no.
Lavinia non è la fatina con il vestito azzurro e lo strano cappello luccicante in testa che si vede in copertina e, ogni tanto, nelle illustrazioni interne. No no. Lavinia è quella bambina che le sta accanto e che avrà dalla Fata Madrina (ecco chi è quella in azzurro) un dono speciale: un anello magico che le permette di trasformare tutto ciò che vuole in... cacca.

Eh si. In cacca fumante e puzzolente. Lavinia è una piccola fiammiferaia, sola al mondo e sfortunata. Dal momento in cui, però, la Fata Madrina entra nella sua vita, le cose per lei cambiano. E sarà lei l'artefice dei cambiamenti che l'avranno per protagonista perché sarà lei a dover decidere come e quando usare l'anello magico per cambiare la sua condizione.
Se a ciò aggiungiamo, poi, una bambola altrettanto magica, che grazie ad un bottoncino che ha dietro l'orecchio può trasformarsi in una bambina vera che, alimentata con acqua o liquidi produce nel pannolino lingotti d'oro, ecco che le storie fantastiche sono due. Si intrecciano, si completano e divertono il lettore.

Le storie sono divertenti, scorrevoli e accompagnata da illustrazioni in bianco e nero (di Quentin Blake). Illustrazioni che, a dire il vero, aiutano anche ad inquadrare meglio i personaggi e che compaiono non solo durante la narrazione ma nelle quattro pagine iniziali per presentare i personaggi di tutte le storie. 

Questo libro mi permette di partecipare alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 4: un libro nella cui copertina compaia un cappello. Un cappello un po' particolare, ma sempre cappello è!
Lo consiglio per questo Venerdì del libro così come l'ho consigliato ai miei figli: è un libro carico di avventure, con personaggi simpatici e particolari, scorrevole... l'unico piccolo neo è la pesantezza del volume. E' un libro con copertina rigida ed è poco adatto per essere tenuto agilmente in borsa, visto che pesa un pochino. E' comunque un peso sopportabile ed essendo un libro per ragazzi - come tale è stato pensato - i giovani lettori non hanno certo la mania di tenere libri in borsa per averli sempre al seguito come capita a me anche se, devo ammettere, mia figlia sta prendendo il mio stesso vizio ma ha anche deciso che per i libri "da viaggio" c'è un elenco di libri leggeri mentre gli altri, quelli da leggere a casa, possono essere anche un po' più grandi e pesantini.

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