domenica 14 agosto 2016

Prima di questo letto (S. Piloni)

Non mi è piaciuto. L'esordio letterario di Stefania Piloni con Prima di questo letto non mi è proprio piaciuto. Ho fatto una gran fatica ad arrivare alla fine.

L'ho trovato in biblioteca e l'ho scelto per partecipare alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 2: un libro con una donna raffigurata in copertina.
Utilissimo per la challenge ma proprio non mi è piaciuto.

Buone le intenzioni: l'autrice ha voluto dimostrare come una donna possa darsi un'occasione di riscatto dal punto di vista sessuale e passare da mero oggetto di desiderio di un marito che sta con lei più per abitudine che per altro ad una donna che, per scelta, decide di godere dell'uomo e non subire in fretta punto e basta. 

Scopre, così, una femminilità del tutto sopita nel periodo di un matrimonio che andava stretto ad entrambi. Un matrimonio quasi subito più che desiderato.
E lo fa scegliendo i suoi amanti a caso, senza andare troppo per i sottile. Una notte e via. Questo è quello che vuole. Chi inizia a starle con il fiato sul collo la opprime. Non è questo che vuole.

Fino a che, nei meandri della ricerca del pieno godimento e nella riscoperta della propria passione, arriva anche l'Amore. Quello che l'autrice scrive sempre con la A maiuscola. E come, dice l'autrice nella bandella del libro, l'amore potrà essere, per entrambi, la vera tentazione, l'ultima trasgressione? Quando il sesso diventa qualche cosa di più di un incontro tra due corpi e due anime, allora cosa succede?

L'autrice, secondo il mio parere, usa dei giri di parole inutili. Scrive in modo troppo cervellotico per parlare di un argomento che, secondo me, non lo richiede affatto. Anche quando mette a nudo la sessualità femminile lo fa in modo complicato e a volte confuso. In alcuni punti mi sono proprio persa per poi ritrovare scene di sesso anche piuttosto esplicite che, però, mi hanno annoiata. Non posso farci niente. Può andare bene per chi cerca la descrizione di qualche scena spinta, ma credo che questo non basti per fare di un libro un bel libro. Almeno per me è così. Ci si deve sorbire un sacco di noia prima di arrivare, ammesso che lo si cercasse, un passaggio di quel tipo. Non è il mio caso.

Vada per il riscatto del gentil sesso nei confronti dell'oppressione, anche sessuale, di un uomo che ama tutto meno che sua moglie. Ma per il resto ho apprezzato ben poco. 

Mi dispiace ma non è un libro che è stato capace di toccare le corde giuste. Forse sono io che ho dei limiti da questo punto di vista, non lo so. Ma in alcuni punti mi è venuto il mal di testa. Preferisco un linguaggio più sempliche, chiaro ed anche ricercato, perchè no, ma meno arzigogolato, soprattutto in un contesto che non richiede affatto una scrittura così.

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