lunedì 31 agosto 2020

Legend (Marie Lu)


Mi spiace che sia finito e non vedo l'ora di continuare la serie. Non mi capita spesso ma con Legend è stato così. Avevo conosciuto l'autrice tempo fa con la lettura di Warcross e stavolta mi è piaciuta ancora di più. Ha imbastito una storia capace di catturare il lettore che voglia farsi prendere la mano da un distopico per ragazzi - così è stato pensato - che riesce ad essere coinvolgente senza esagerazioni (leggiamo un distopico, per cui bisogna essere consapevoli di ciò che si ha tra le mani) con una narrazione efficace, personaggi ben strutturati ed una storia che cattura.

June e Day: due mondi diversi, i loro, impegnati su due diversi fronti, l'una da una parte e l'altro dall'altra. Due giovani - molto, troppo giovani forse - che hanno delle grandi responsabilità per le mani e che hanno delle caratteristiche che li rendono speciali, diversi da giovani della loro età.

June è uno dei soldati di punta della Repubblica.

Day è uno dei più famosi criminali che la Repubblica non è ancora riuscita a catturare e punire.

Vivono entrambi in una realtà in cui i bambini vengono selezionati sulla base di una prova a punti, il cui risultato ne decreta il successo o... la morte. Quanto Day si imbatte in Metias, fratello di Day, generale di punta della Repubblica, toccherà a sua sorella June il compito di scovarlo perchè accusato dell'omicidio di quel Metias che, però, Day ricorda di aver solo ferito ad una spalla. Perchè Day non è un criminale. Non uccide. E' capace di rubare, di sabotare, di portare scompiglio tra i soldati della Repubblica ma non è un assassino. Eppure viene cercato come tale e per lui è prevista la pena capitale: una pena esemplare da eseguire davanti al mondo intero, come monito!

In un mondo in cui vige un rigido sistema imposto dalla Repubblica, in cui un morbo misterioso si diffonde ed uccide la popolazione delle fasce più povere, in cui la Repubblica ha il potere di mettere a punto vaccini che altrettanto misteriosamente fanno scomparire quel morbo che, tempo dopo, si presenterà puntualmente con una diversa aggressività e con diverse caratteristiche ma sempre pronto ad uccidere... bhè, o si sta da una parte o dall'altra.

E se questi due mondi si incontrano negli sguardi di un ragazzo e di una ragazza, se ci si rende conto che qualche cosa non torna nelle circostanze che hanno messo quei due giovani l'uno contro l'altra, tante certezze iniziano a vacillare fino a scompigliare del tutto le carte in tavola e minacciare da vicino gli equilibri fino a quel momento mantenuti.

Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ha reso i personaggi: forti ma anche fragili a loro modo, un po' sopra le righe visto che entrambi sono giovanissimi (il più famoso criminale del Regime ha appena 15 anni, forse questo ha stonato un po' soprattutto nelle scene di violenza dove davanti agli occhi ho avuto pur sempre dei ragazzi dell'età piò o meno dei miei figli) e la stessa selezione avviene in bambini piccoli (ad appena dieci anni). Sono personaggi che fanno delle scelte importanti, che hanno dei principi forti, che si mettono in discussione nel momento in cui quei principi iniziano a vacillare. 

Accanto a June ci sono anche altri personaggi femminili molto forti: l'autrice non ci sta a far passare in secondo piano le donne, anzi! Mette nelle loro mani grandi poteri e grandi responsabilità, a qualunque sfera sociale appartengono.

Non mancano scene di violenza, con gente che viene uccisa a sangue freddo - nei distopici situazioni di questo tipo non mancano mai - ma devo dare merito all'autrice di non aver calcato troppo la mano su questo aspetto. 

Inoltre l'autrice punta molto sui rapporti tra le persone: un ruolo di prim'ordine hanno i legami tra fratelli (nel caso di entrambi i protagonisti) e mi sono anche commossa in alcuni passaggi...

Spero di avere al più presto l'occasione di leggere il seguito. Eh sì!!!
***
Legend
Marie Lu
Piemme Edizioni
262 pagine
6.50 copertina rigida - 6.99 Kindle

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