domenica 2 agosto 2020

Tra corpo e anima (L. Ulitskaya)

Non è facile, per me, recensire l’ultimo libro di Ludmila Ulitskaya che ho avuto modo di leggere in virtù della collaborazione con Thrillernord. Non è facile perché non ho molta familiarità con la letteratura russa e anche perché non amo particolarmente i racconti.

Ho voluto superare i miei limiti questa volta leggendo Tra corpo e anima: un libro che pone in primo piano l’anima dei protagonisti (proprio come indicato dal titolo che, in questo caso, è perfettamente calzante) i loro limiti e le loro fragilità ma anche i loro sentimenti e le loro aspirazioni. Lo fa mettendo in relazione i vari personaggi con le convenzioni di una società, quella “idea russa” che sono caratteristiche del suo Paese di provenienza.

Protagoniste dei racconti di Ulitskaya sono le persone, le loro vite, la loro esistenza fisica in continua relazione con la loro anima. L’autrice somma esperienze di vita quotidiana all’incontro ideale tra l’aspetto corporeo e quello spirituale, del corpo e dell’anima.

In particolare, le attenzioni dell’autrice sono concentrate sulle figure femminili che sono dominanti rispetto a quelle maschili: sono racconti che si avvicinano molto al mondo delle favole e che, in alcuni casi, sembrano lasciare il lettore in sospeso, come se dovesse immaginare un finale.

L’autrice parla di vita e di morte, di libertà (come nel caso di Alice acquista la morte dove la protagonista vivrà situazioni che le dimostrano quanto la vita sia imprevedibile) ma anche di ambizioni (come nel caso di Zenja che si oppone alle convenzioni che vorrebbero le donne tra i fornelli per perseguire la sua vocazione scientifica) così come, in generale, di legami.

Legami più o meno forti che si trovano spesso davanti a cambiamenti inaspettati e a sconvolgimenti di fronte improvvisi che mettono alla prova i protagonisti.

Sono certa che non sia stato facile tradurre il testo dei vari racconti: in alcuni punto, lo ammetto, avrei fatto una diversa scelta dal punto di vista lessicale soprattutto per quanto riguarda l’uso dei verbi.

E’ un libro che consiglio a chi ama sperimentare, a chi non si ferma davanti al significato letterale delle parole ma si lascia guidare dalla curiosità di scendere più in profondità fino a toccare le pieghe di racconti che, ad una prima lettura, possono lasciare perplessi ma che hanno sempre un messaggio da trasmettere. 

Non è un libro semplice, però. Basta approcciarsi alla lettura con tale consapevolezza per non trovarsi troppo spiazzati soprattutto se, come me, con la letteratura russa non si ha molta familiarità.

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Tra corpo e anima
Ludmila Ulitskaya
La nave di Teseo
240 pagine
18.00 euro copertina flessibile - kindle 9.90

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