martedì 4 luglio 2017

Harry Potter e la pietra filosofale (J.K. Rowling)

Aspettavo da tempo l'occasione giusta per leggere la serie di Harry Potter e sono davvero contenta di essermi decisa ad andare in biblioteca e procurarmi i primi tre volumi. 
E' vero che si tratta di una serie pensata per i lettori più giovani ma io adoro lasciarmi andare sulle ali della fantasia con storie come questa e non m'importa proprio essere un tantino fuori quota.
Le storie non hanno età. Ed eccomi qui, a parlare del primo volume della serie: Harry Potter e la pietra filosofale.
Siamo agli inizi della storia di questo ragazzino che è orfano di padre e di madre. Sono morti in un incidente stradale: questo gli è sempre stato detto dai perfidi zii che se ne sono presi cura una volta rimasto solo. Ma quando compie 11 anni Harry scopre che non è un ragazzino come tutti gli altri ed anche i suoi genitori, scomparsi quando era in fasce, erano speciali.
Harry è un mago, così come lo erano i suoi genitori.
Inutile dire quale meraviglia tale notizia possa provocare in lui. Tanto più quando viene a sapere di essere anche piuttosto famoso proprio per via di ciò che gli accadde poco meno di undici anni prima: è vero, Harry è sopravvissuto alla tragedia che ha ucciso i suoi genitori ma non c'entrano niente incidenti stradali, auto, moto o veicoli di altro genere. I suoi genitori sono stati uccisi dal male fatto in persona, tale Voldemort l'innominabile, a cui solo il piccolo Harry è sfuggito per una misteriosa ragione. Quel bimbetto in fasce ha dimostrato, senza nemmeno rendersene conto, di essere più forte del male e porta su di se' i segni di un incontro così poco simpatico. Ha una cicatrice sulla fronte che ora, una volta svelato il suo passato, assume un significato diverso da quello che ha sempre avuto per il ragazzino.

Ad undici anni, dunque, inizia la storia del maghetto più famoso del mondo, con quei suoi occhialetti rotondi e quell'incredulità che si porta dietro. Non ci può credere di avere dei potere magici, di conoscere magie, di avere delle abilità di questo tipo. Mai e poi mai avrebbe pensato ad una cosa simile anche se, a pensarci bene, qualche avvisaglia durante la sua vita c'è stata. Eh sì! Qualche segnale sottovalutato da lui stesso così come da chi ha avuto attorno.

Ad undici anni arriva il riscatto dalla sua precedente vita fatta di soprusi da parte di due zii che non hanno mai avuto buoni rapporti con i suo genitori scomparsi (la zia era la sorella della madre) e che hanno fatto di tutto per ignorare la  natura magica del ragazzino loro ospite, ospite poco desiderato a dire il vero!

Comincia un'avventura che porterà il ragazzino in una prestigiosa scuola di magia e scoprirà di avere dei talenti. In questa scuola si troverà anche ad essere protagonista di una magica avventura. 

E' un'avventura tutta da scoprire, descritta in modo incalzante. La lettura è scorrevole anche se ci sono tanti nomi tra i quali ho dovuto districarmi. Ma ci si mette un attimo per avere in mente un'idea complessiva dei personaggi. 

Una delle parti che più mi è piaciuta è la partita a scacchi vivente che viene disputata verso la fine della storia da Harry e due suoi amici. Mi è proprio sembrato di vedere davanti agli occhi le mosse dei vari contendenti, la regina, il re!!!

Ho ammirato la pazienza di Harry nella prima parte del libro, davanti alle angherie dei suoi zii e di suo cugino e, onestamente, non vedo l'ora di andare avanti nella lettura dei prossimi libri della serie per capire come si relazionerà, ora che è consapevole della sua indole magica, con chi lo ha trattato tanto male!

Con questa lettura partecipo alla challenge Leggendo serialmente: per la terza tappa, nella serie a scelta, ho preferito il genere ragazzi piuttosto che il romance. E sento che non me ne pentirò!

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