Moglie fortunata e figlia devota, donna appassionata e capace di sfuggire alle ipocrisie dettate dalla ingombrante presenza di sua madre.
E' Giulia, la protagonista del libro di Sara Rattaro L'amore addosso.
E' una donna oppressa dalla presenza di una madre che ha sempre deciso per lei e che vive una vita piatta e scandita dalla routine accanto ad un uomo che sua madre ha scelto per lei o che, per lo meno, sua madre ha considerato adatto a sua figlia, al punto tale da indurla a sposarlo.
E' anche una moglie distratta, appiattita da una quotidianità che non la stimola e che l'ha resa quasi indifferente anche quando vede suo marito con una giovane bionda ed inizia a sentirlo diverso.
E' anche una donna follemente innamorata, pronta a lasciarsi andare ad una passione che credeva dimenticata, pronta a fare progetti che sono oggettivamente difficili da realizzare ma che le riempiono l'anima e il cuore.
E' una donna che serba un segreto, una scheggia sottopelle che non le fa vivere una vita serena fino alla fine e della quale non riesce a liberarsi.
Tutto questo è Giulia, il personaggio che esce dalla penna di Sara Rattaro e che prende forma, pagina dopo pagina, ponendo il lettore davanti ad una storia che non è poi così assurda come può sembrare in un primo momento.
Due uomini finiscono nello stesso ospedale per due diversi motivi: un malore il primo, un incidente stradale il secondo. Sono Federico ed Emanuele. Per entrambi c'è una donna che accorre e che soffre.
Giulia ha un marito ed un amante. Emanuele e Federico.
Giulia è una donna che tradisce e che è convinta di essere tradita.
Giulia è una donna con i suoi segreti e le sue debolezze, con le sue insicurezze e la sua capacità di arginare il carattere di una donna - sua madre - la cui presenza è sempre più ingombrante.
E' lei che si trova in apprensione per entrambi ma con due stati d'animo completamente diversi. Ama Federico, il sua amante. Per Emanuele è preoccupata ma il suo cuore la porta sempre più vicino alla stanza dell'altro uomo, quello che ha una moglie accanto, a tenergli la mano.
Il libro di Sara Rattaro è scivolato via in fretta. L'avevo regalato a mia madre che, per via di un periodo di stop forzato a seguito di una caduta, aveva parecchio tempo libero e lei stessa lo ha letto in un giorno e mezzo, pur non essendo una lettrice accanita. Io ho fatto la stessa cosa.
Devo dire che il suo modo di scrivere mi piace. Intenso, scorrevole, capace di dare spessore ai personaggi descrivendo le loro azioni e i loro pensieri.
Quello che più mi ha colpita, di personaggio, è stato la madre di Giulia. Una donna abituata ad avere il comando, a prendere decisioni per tutti - dalle più elementare alle più importanti come quale debba essere il marito adatto per le sue figlie - sempre attenta a difendere la buona reputazione della famiglia. Una donna che è convinta di essere la madre migliore al mondo così come è convinta che ogni sua scelta sia la scelta giusta. La sua corazza non si incrina mai, nemmeno davanti ai colpi bassi che le arrivano dalle persone che ha vicino.
Mamma era così, non sarebbe mai uscita sconfitta. Non importava quanto le cose non tornassero, quanti fossero i dubbi o le frustrazioni. L'unica cosa fondamentale era che tutto rimanesse tra le frange del tappeto del salotto.
Credo che ce ne siano molte di donne così, che magari non vivono nello stesso benessere economico ma che tendono a monopolizzare la vita di chi ha accanto.
E poi c'è Giulia. Moglie e amante, comunque una donna capace di amare intensamente così come è capace di commettere degli errori.
Ma l'amore, secondo il mio punto di vista, non è un errore e non è a quello che mi riferisco. I suoi sono più che altro errori di valutazione che si concretizzano nell'incapacità di vedere le cose come stanno e di adoperarsi per cambiarle, laddove possibile.
No, l'amore non è affatto un errore nemmeno quando Giulia ne viene travolta, letteralmente travolta, e quando il destinatario non è suo marito. L'amore bugiardo, direbbe qualcuno. L'amore infedele. Io lo chiamo amore, punto e basta.
E' sempre bello innamorarsi. Sì, è sempre bello anche se non puoi vivere l'amore, se ti devi nascondere o se sai che da adesso in poi non dormirai più. Ma, nonostante le avvertenze scritte in rosso, ti senti appagato, vivo e così giovane da pensare di ipotecarti ancora il futuro. Perchè a innamorarsi e a fare follie non sei quasi mai tu, ma la parte migliore di te, e questa a volte sembra essere più che sufficiente per infilarsi in un mare di guai.
Mi piace lo stile di questa autrice e mi è piaciuto il modo in cui ha proposto la storia di Giulia.
Con questa lettura partecipo alla Challenge From Reader to Reader 2.0
in quanto è uno dei titoli suggeriti dalle partecipanti.
Ecco! Adesso devi leggere Un uso qualunque di te! ;)
RispondiEliminaNon mancherò... io comincio sempre al contrario!
Elimina... ma che dico? Non ho letto niente di suo? Ma devo essere impazzita... Non me lo ricordavo ma Un uso qualunque di te l'ho letto. Povera me! Sarà il caldo!!!
EliminaAhahahahahhaah capita... ;)
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