E' una sensazione di tristezza quella che mi ha pervaso nel
leggere il libro Una spola di filo blu di Anne Tyler. Non perché sia una
storia triste, quella narrata, ma perché ho avvertito sottopelle quella
sensazione di come il tempo scappa di mano, di quanto velocemente generazioni
si susseguano a generazioni e di quanto tutti noi siamo destinati, prima o poi,
ad essere ricordati come immagini sbiadite nella memoria di chi resta.
Ed anche per loro sarà così, prima o poi.
Non ci si dimentica di chi si è amato. Questo no. Ma il ricordo appare sempre più lontano così come lontana diventa l'immagine della giovinezza perduta, del vigore e di tutto ciò che fu.
Questo ho pensato nel leggere la storia di una famiglia e di
una casa che ad essa è legata a doppio filo. No, non è questo il filo a cui fa
riferimento la copertina - magnetica, secondo il mio punto di vista - ma è
senza dubbio molto stretto il legame tra la famiglia protagonista del racconto
e quella casa che Junior costruì in Bouton Road e che amò fin dal momento della
progettazione.
Non la costruì per la sua famiglia ma ben presto la
acquistò: era proprio quello il disegno iniziale, ciò che mosse la sua mano nel
realizzare una casa che sarebbe diventata il simbolo della famiglia
Whitshank.
L'autrice narra la storia di una famiglia svelando, con
delicatezza, segreti e debolezze dei vari personaggi che rendono vivo il
racconto. Personaggi ben caratterizzati, descritti con dovizia di particolari
nel loro modo di essere e nelle loro caratteristiche fisiche. Particolari che
non vengono risparmiati nemmeno per gli ambienti e, in particolare, per quella
casa che è stata testimone, tra le sue mura, delle vicende che hanno coinvolto
quattro generazioni. Sono Abby e Red
coloro che vengono messi al centro di un racconto che, però, spazia nelle vite
di parecchi altri personaggi. Mi ha particolarmente intristita la figura di
Abby. Probabilmente perché l'ho abbinata a persone che conosco, alle quali la
mia mentre è andata in modo automatico. Quella fragilità che traspare dalla sua
situazione attuale ma, allo stesso tempo, la forza e la determinazione che i
suoi ricordi trasmettono, mi hanno da una parte intristita perché mi hanno
fatto riflettere si quanto sia riduttivo considerare una persona anziana come
un vecchio qualsiasi e, dall'altra, mi hanno reso la figura di una donna
che è stata determinante per la sua famiglia e che, in un modo o nell'altro,
anche nella sua senilità, ancora lo è.
Red ed Abby hanno avuto quattro figli e la figura che emerge
maggiormente è quella di Denny: il terzo, in ordine di nascita, bello d'aspetto
ma ribelle. Una persona sulla quale non si può fare affidamento, sembra, ma a
ben guardare non è proprio così. Un ragazzo, prima, ed un uomo misterioso, poi.
Pronto a sparire all'improvviso dalla vita degli altri senza lasciare tracce
per poi riapparire con determinazione come se niente fosse. Un personaggio che
mi ha colpita: ho letto tra le righe una insoddisfazione e sofferenza di fondo,
come se avesse alle spalle qualche cosa di incompiuto. Una figura misteriosa ma
affascinante che l'autrice non risparmia nel mostrare il lato debole dei
personaggi: emerge una gelosia maturata da anni nell'ambiente familiare. Una
gelosia che, ora, appare più evidente che mai.
Molto interessante anche la figura di Junior e la sua storia.
Molto interessante anche la figura di Junior e la sua storia.
E poi i segreti di famiglia, le rivalità, i gesti d'amore
non sempre evidenti ma sempre e comunque arrivati dal profondo del cuore:
l'autrice cattura il lettore facendolo quasi sentire parte di quella
famiglia.
Ho chiuso il libro sentendo ancora addosso quella sensazione
di tristezza che ho avvertito in particolare a metà del libro. Avrei auspicato
un finale diverso: non perché quello proposto sia deludente, non è questo il
discorso. E' solo perché avrei voluto che le cose andassero diversamente per la
casa di Bouton Road, per Red ed Abby. Mi rendo conto, però, che la vita riserva
delle sorprese. E' così punto e basta.
E' un libro che ho letto con piacere. La lettura è
scorrevole e, pur comparendo parecchi personaggi, non si fa fatica a seguire la
trama. Con questa lettura partecipo alla gara di lettura The
Hunting Word Challenge.
Ciao Stefania, questa recensione mi ha colpito moltissimo!
RispondiEliminaHai saputo raccontare il romanzo con delicatezza e, dalle tue parole, si percepisce come ti sia rimasto addosso...
Complimenti davvero. Io non l'ho ancora letto ma lo farò senza dubbio dopo essere passata da te :)
Per me è stata una sorpresa, mi aspettavo qualche cosa di diverso. Non c'è una vera e propria trama ma viene raccontata la vita... in modo molto efficace!
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