martedì 7 marzo 2017

Una spola di filo blu (A. Tyler)


E' una sensazione di tristezza quella che mi ha pervaso nel leggere il libro Una spola di filo blu di Anne Tyler. Non perché sia una storia triste, quella narrata, ma perché ho avvertito sottopelle quella sensazione di come il tempo scappa di mano, di quanto velocemente generazioni si susseguano a generazioni e di quanto tutti noi siamo destinati, prima o poi, ad essere ricordati come immagini sbiadite nella memoria di chi resta.
Ed anche per loro sarà così, prima o poi.
Non ci si dimentica di chi si è amato. Questo no. Ma il ricordo appare sempre più lontano così come lontana diventa l'immagine della giovinezza perduta, del vigore e di tutto ciò che fu.

Questo ho pensato nel leggere la storia di una famiglia e di una casa che ad essa è legata a doppio filo. No, non è questo il filo a cui fa riferimento la copertina - magnetica, secondo il mio punto di vista - ma è senza dubbio molto stretto il legame tra la famiglia protagonista del racconto e quella casa che Junior costruì in Bouton Road e che amò fin dal momento della progettazione. 
Non la costruì per la sua famiglia ma ben presto la acquistò: era proprio quello il disegno iniziale, ciò che mosse la sua mano nel realizzare una casa che sarebbe diventata il simbolo della famiglia Whitshank. 

L'autrice narra la storia di una famiglia svelando, con delicatezza, segreti e debolezze dei vari personaggi che rendono vivo il racconto. Personaggi ben caratterizzati, descritti con dovizia di particolari nel loro modo di essere e nelle loro caratteristiche fisiche. Particolari che non vengono risparmiati nemmeno per gli ambienti e, in particolare, per quella casa che è stata testimone, tra le sue mura, delle vicende che hanno coinvolto quattro generazioni.  Sono Abby e Red coloro che vengono messi al centro di un racconto che, però, spazia nelle vite di parecchi altri personaggi. Mi ha particolarmente intristita la figura di Abby. Probabilmente perché l'ho abbinata a persone che conosco, alle quali la mia mentre è andata in modo automatico. Quella fragilità che traspare dalla sua situazione attuale ma, allo stesso tempo, la forza e la determinazione che i suoi ricordi trasmettono, mi hanno da una parte intristita perché mi hanno fatto riflettere si quanto sia riduttivo considerare una persona anziana come un vecchio qualsiasi e, dall'altra, mi hanno reso la figura di una donna che è stata determinante per la sua famiglia e che, in un modo o nell'altro, anche nella sua senilità, ancora lo è. 
Red ed Abby hanno avuto quattro figli e la figura che emerge maggiormente è quella di Denny: il terzo, in ordine di nascita, bello d'aspetto ma ribelle. Una persona sulla quale non si può fare affidamento, sembra, ma a ben guardare non è proprio così. Un ragazzo, prima, ed un uomo misterioso, poi. Pronto a sparire all'improvviso dalla vita degli altri senza lasciare tracce per poi riapparire con determinazione come se niente fosse. Un personaggio che mi ha colpita: ho letto tra le righe una insoddisfazione e sofferenza di fondo, come se avesse alle spalle qualche cosa di incompiuto. Una figura misteriosa ma affascinante che l'autrice non risparmia nel mostrare il lato debole dei personaggi: emerge una gelosia maturata da anni nell'ambiente familiare. Una gelosia che, ora, appare più evidente che mai.

Molto interessante anche la figura di Junior e la sua storia.

E poi i segreti di famiglia, le rivalità, i gesti d'amore non sempre evidenti ma sempre e comunque arrivati dal profondo del cuore: l'autrice cattura il lettore facendolo quasi sentire parte di quella famiglia. 

Ho chiuso il libro sentendo ancora addosso quella sensazione di tristezza che ho avvertito in particolare a metà del libro. Avrei auspicato un finale diverso: non perché quello proposto sia deludente, non è questo il discorso. E' solo perché avrei voluto che le cose andassero diversamente per la casa di Bouton Road, per Red ed Abby. Mi rendo conto, però, che la vita riserva delle sorprese. E' così punto e basta.
E' un libro che ho letto con piacere. La lettura è scorrevole e, pur comparendo parecchi personaggi, non si fa fatica a seguire la trama. Con questa lettura partecipo alla gara di lettura The Hunting Word Challenge


Ero alla ricerca di un libro con la parola FILO che, in questo caso, è presente nel titolo e compare anche in copertina, nella spola di filo blu.

2 commenti:

  1. Ciao Stefania, questa recensione mi ha colpito moltissimo!
    Hai saputo raccontare il romanzo con delicatezza e, dalle tue parole, si percepisce come ti sia rimasto addosso...
    Complimenti davvero. Io non l'ho ancora letto ma lo farò senza dubbio dopo essere passata da te :)

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    1. Per me è stata una sorpresa, mi aspettavo qualche cosa di diverso. Non c'è una vera e propria trama ma viene raccontata la vita... in modo molto efficace!

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