Sono ancora in tempo per partecipare al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma? Ma si, dai! E' ancora venerdì! Oggi il blog ha fatto i capricci e sono riuscita a connettermi solo ora. Vorrei proporre Di notte con tuo figlio - La condivisione del sonno in famiglia. Si tratta di un libro che ho comprato attratta dal titolo e dall'idea di leggere qualche cosa che mi rimandasse alla presenza - di tanto in tanto - dei miei figli nel lettone. Mi sono trovata tra le mani un libro di un esperto in materia che, sulla base di dati scientifici, va contro tutti coloro che considerano il sonno condiviso come pericoloso. Partendo da un'analisi storica delle abitudini relative alle modalità di condivisione del sonno nel tempo, l'autore arriva a provare, con dati alla mano, che ci sono molti vantaggi nel dormire con il proprio figlio nel lettone oppure nei pressi della sua culletta in modo da poter avere immediatamente un contatto diretto. Ovviamente, nel consigliare il sonno condiviso, l'autore raccomanda di creare le condizioni affinchè ciò avvenga nella massima sicurezza in modo da ottimizzare i vantaggi ed eliminare i rischi.
"I maggiori rischi corsi dai bambini che dormono nel lettore con i genitori non derivano, come molti pensano, dallo scihacciamento del piccolo da parte dell'aulto bensì dallo strangolamento o dal blocco o intrappolamento tra la parete o parte del mobilio e il materasso, oppure tra la rete, la testiera o la pediera e il materasso".
Ribadendo con chiarezza che non possono esistere in assoluto esperienze uguali per ogni famiglia, visto che ogni famiglia è a se, l'autore elenca i tanti vantaggi che si possono avere dalla condivisione del sonno. In particolare i vantaggi che si hanno nel caso in cui la mamma allatti il suo piccolo: avrà una maggiore produzione di latte con l'allattamento a richiesta durante la notte, maggiore serenità per tutti, un sonno più sereno, maggiore sensibilità allo scambio comunicativo con il bambino, minori livelli di stress per il piccolo (che non è costretto a piangere per attirare l'attenzione della mamma) ma anche per i genitori....
L'autore respinge, poi, la tesi di chi sostiene che i bambini che dormono con i loro genitori siano poi meno autonomi ed indipendenti.
"Secondo recenti studi i bimbi che sono soliti dormire con i genitori raggiungono, in realtà, una maggiore indipendenza sociale e psicologica oltre a maggiore capacità di stare soli. (...) Rispetto ai piccoli che dormono da soli i bimbi che hanno dormito con i genitori hanno più facilità a fare amicizia, sono più innovativi, più capaci di dominare il proprio umore, oltre che più abili nella risoluzione dei problemi".
Io onestamente mi aspettavo di trovare qualche riferimento anche al sonno condiviso quando i bimbi sono un pochino più grandi ma in questo libro si parla principalmente di neonati. Io non ci trovo nulla di scandaloso nell'accogliere nel lettone la mia bimba o il piccoletto di casa (anche se non sono più neonati) che, nel cuore della notte, si svegliano in preda magari a brutti sogni e si fanno consolare dal caldo abbraccio di mamma e papà. Ho trovato, invece, considerazioni più tecniche e legate ai primi periodi di vita del bambino.
***"Secondo recenti studi i bimbi che sono soliti dormire con i genitori raggiungono, in realtà, una maggiore indipendenza sociale e psicologica oltre a maggiore capacità di stare soli. (...) Rispetto ai piccoli che dormono da soli i bimbi che hanno dormito con i genitori hanno più facilità a fare amicizia, sono più innovativi, più capaci di dominare il proprio umore, oltre che più abili nella risoluzione dei problemi".
Io onestamente mi aspettavo di trovare qualche riferimento anche al sonno condiviso quando i bimbi sono un pochino più grandi ma in questo libro si parla principalmente di neonati. Io non ci trovo nulla di scandaloso nell'accogliere nel lettone la mia bimba o il piccoletto di casa (anche se non sono più neonati) che, nel cuore della notte, si svegliano in preda magari a brutti sogni e si fanno consolare dal caldo abbraccio di mamma e papà. Ho trovato, invece, considerazioni più tecniche e legate ai primi periodi di vita del bambino.
Di notte con tuo figlio
James J. McKenna
Il leone verde
16.00 euro
Se trovi qualcosa che parla di bambini più grandicelli (tipo i nostri) interesserebbe anche a me.
RispondiEliminaLa mia secondogenita adorerebbe dormire con me abbracciata, non necessariamente nel mio lettone "mamma puoi venire tu nel mio se preferisci".
Però mi sembra un bel libro per neogenitori, ora lo consiglio subito ad un caro amico che è diventato papà da neanche un mese.
@ Monica: in effetti si parla in maniera preminente di bambini piccoli. Il discorso del sonno condiviso non si limita a condividere il lettone. Si parla anche della mamma che va nel lettino per un po', o che tiene il suo bimbo in un lettino vicino a lettone e gli lascia prendere la mano... anche io consiglierò questo libro ad alcune neomamme: spazza via il campo da un sacco di idee strane su quanto possa far male tenere i bimbi vicini a se di notte! Io mi sono fatta un sacco di domande quando ero alle prime armi con i piccoletti e mi sentivo dire che dovevo farli piangere per farli dormire da soli, per farli abituare all'autonomia etc etc...
RispondiEliminaGrazie STefania, una recensione davvero ricca e interessante, segno anche io per i regali.
RispondiEliminaSono di fretta ora, ma ci tenevo a dirti intanto che noi siamo coosleepers convinti e la nostra piccola molto autonoma e solare.
Provata e dare un'occhiata a: http://www.attachmentparenting.org/principles/night.php
ciao!
sono d'accordo con te....non d'abitudine, ma se la mia bimba si sveglia per un brutto sogno la prendo volentieri nel lettone....
RispondiEliminaelena
Grazie del tuo commento al mio post :)
RispondiEliminaTi ho aggiunto stamattina all'elenco dei venerdì del libro su altri blog ;)
Per quel che riguarda il libro che proponi tu lo trovo interessante, è un argomento dibattuto in effetti...io devo dire che non ho mai fatto dormire mia figlia con noi nel lettone, ma comunque lei non lo ha mai chiesto e ora dorme in camera sua senza problemi (ha 3 anno e 8 mesi e sta lì dall'anno scorso, mentre prima era in culla nella nostra camera) e ora ho mio figlio di quattro mesi e 3 settimane che dorme in camera nostra nella culletta....vedremo se lui vorrà venire o no nel lettone più in là e se noi saremo d'accordo ...
Io sarei più per condividere dei momenti prima di addormentarsi e magari al risveglio che non l'intera durata del sonno, ma è solo la mia opinione :)
@ Cì: grazie per la dritta. Molto interessante!
RispondiElimina@ Maris: nel libro per sonno condiviso si intende anche la presenza del bimbo con la culla accanto al lettone della mamma... per molti bambini non è necessario il contatto fisico per essere sereni ma anche solo la presenza a pochi centimetri, mamma e papà nel lettone, lui nel lettino. Nei casi in cui i bimbi non sono tanto stanchi da crollare addormentati da soli ci mettiamo nel lettone tutti e tre, io in mezzo ai due pupi (una deve toccare le orecchie per dormire, l'altro le tette!!!). Poi una volta addormentati li sposto nei loro lettini e ci stanno per tutta la notte. A volte si svegliano e vengono da noi... Non li faccio piangere e ci stringiamo.