Il più bello della serie. Il più intimo. Il più personale. Il più emozionante.
Gli occhi di Sara è il quarto libro della serie di Sara Moruzzi che leggo e che, fino ad ora, credo di poter definire come il migliore. De Giovanni permette ai suoi personaggi di aprirsi al lettore come mai prima di questo momento perché nei precedenti volumi ci sono dinamiche personali che vengono fatte intuire ma mai approfondite. La narrazione su due piani temporali non sacrifica né i ricordi né il presente che sono legati a doppio filo ed anche da un dolore latente che torna vivo in tutta la sua intensità.
Sara esce dall'ombra in cui si è confinata nel tempo e assume un ruolo di primo piano sia nell'inchiesta che l'unità di intercettazione e ascolto di cui fa parte viene raccontata (e che risale ad anni prima) ma anche come nonna - perché quello di fatto è, dopo tanto tempo - come donna toccata da un grandissimo dolore. Dopo aver perso l'unico amore della sua vita per un male incurabile, dopo aver perso suo figlio (lo sappiamo dai volumi precedenti) Sara è ora alle prese con un destino infausto per il suo nipotino, quel bimbo che porta il nome di quel suo grande amore perduto, Massimiliano. É una donna spezzata nell'anima, che lotta contro tutto e contro tutti anche quando sembra non esserci niente da fare ed è disposta ad affrontare i suoi demoni per portare avanti questa lotta impari.
L'indagine che coinvolge lei e il suo gruppo - sul campo per ascoltare e sorvegliare nell'ombra, fornendo poi i risultati a livelli superiori, decisionali - risale a 30 anni prima quando era una giovane agente di polizia capace di osservare e collegare, senza pregiudizi, gesti e parole a stati d'animo ed intenzioni. Questa la sua dote: capire dal labiale ma, soprattutto, dal linguaggio del corpo ciò che nessun altro è in grado di comprendere.
L'indagine di allora lascia emergere tutte le fragilità di un sistema che schiaccia ogni buonsenso ed ogni senso di responsabilità ma lascia anche emergere segreti, complicità nuove, legami difficili da comprendere ma che hanno la capacità di sopravvivere nel tempo.
In questo capitolo si conosce a fondo Massimiliano, non il bambino ma l'uomo che Sara ha amato ed è la prima volta che entra in scena in modo così completo, totalizzante. Sapendo come andranno poi a finire le cose è una parte molto toccante, un racconto doloroso, intimo...
Lo stile di De Giovanni mi piace, chi mi conosce e mi segue lo sa, ma non gli ho mai fatto sconti. Quando non mi ha convinta non mi ha convinta. Stavolta, con un personaggio con il quale in precedenza ho fatto fatica ad entrare in sintonia (forse per via di pesanti eredità con altri personaggi di sue precedenti serie) mia ha emozionata. Nel racconto personale più che nell'indagine che, pure, su di esso si riflette.
Da leggere rigorosamente in ordine, dopo gli altri tre della serie per non rischiare di non comprendere alcuni importanti aspetti anche se alla fine l'autore inserisce una descrizione dei personaggi che aiuta chi non li conoscesse già. Io consiglio di andare in ordine.
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Gli occhi di Sara
Maurizio De Giovanni
Rizzoli editore
300 pagine
19.00 euro copertina flessibile, 7.99 Kindle
Letto in vacanza all'hotel brunico www.windschar.com/it
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