martedì 30 marzo 2021

Lachesis (F. Zaninoni)

Lavorare in un ospedale psichiatrico ed avere a che fare con pazienti letteralmente fuori di testa credo richieda un gran self control e tanta calma oltre ad un'adeguata preparazione dal punto di vista professionale. 

Se, poi, un dottore - una dottoressa nel nostro caso - ha un passato che torna a bussare alla porta della sua coscienza e un maniaco spunta alle sue costole, la situazione si complica. 

Nel libro Lachesis, letto in collaborazione con Thrillernord, Cassie White lavora al Greenlife General Hospital ed ha a che fare quotidianamente, assieme al suo staff, con persone con disturbi mentali. 

Dal giorno in cui viene ricoverata una nuova paziente che mostra palesemente di soffrire di Disturbo Dissociativo dell'Identità (DDI) la sua vita cambia e non in meglio. Da quel giorno qualcuno tenta di portare a galla un passato di cui Cassie vorrebbe tanto liberarsi ma che ancora allunga la sua ombra sulla sua coscienza. Ha perso un fratello e sente il peso della colpa. A tutto ciò si sommano concrete minacce di morte messe in atto da una mente malata che rischia di far impazzire anche lei, proprio come capita ai suoi pazienti. 

Rischia di perdere la testa, Cassie. E non solo dal punto di vista fisico visto che viene minacciata di morte in modo molto concreto, ma anche il suo equilibrio psicologico si dimostra, ogni giorno di più, più fragile che mai. Rischia di non essere creduta, di essere considerata lei stessa una pazza e, soprattutto, rischia di non avere più punti di riferimento visto che quella mente malata che la tortura psicologicamente riesce a seminare elementi che la fanno dubitare di tutto e di tutti.

Sa che la persona che la minaccia conosce il suo passato visto che emergono alcuni elementi che solo poche persone potrebbero conoscere. Sa anche che è una persona molto vicina al suo ambiente di lavoro per via delle situazioni che vengono a crearsi. Quello che non sa, fino in fondo, è di chi davvero fidarsi e chi, invece, si sta prendendo gioco di lei. 

Nel disegno di quella mente malata finiranno anche delle persone che pagano per colpe che non hanno. E il peso di quelle morti, di quelle violenze si riflette un giorno dopo l'altro nell'equilibrio mentale della dottoressa White.

La scrittura è molto incalzante. L'autrice conosce l'ambiente di cui parla o, per lo meno, rende molto bene scenari ed ambientazioni mediche. La scrittura è scorrevole e l'evoluzione degli eventi segue un ritmo molto alto tanto che, ad un certo punto, mi sono chiesta come si potesse arrivare ad una conclusione nelle poche pagine che mi restavano da leggere.

In effetti sul finale ho riscontrato qualche elemento che mi ha fatto un po' storcere il naso ma questo non pesa più di tanto sul piatto della bilancia che porterebbe a non consigliare un libro così. Anzi, lo consiglio a chi ama i thriller psicologici, a chi ama il ritmo ed il medical thriller.

Un aspetto che ho molto apprezzato è il fatto che l'autrice non abbia calcato la mano su un possibile risvolto romance della situazione lasciando spazio esclusivamente al thriller senza distrazioni. Quella della "deviazione romance"  è una possibilità che avrebbe potuto concretizzarsi senza troppa fatica visto che ce ne sarebbero state le condizioni: ho apprezzato la scelta dell'autrice, sotto questo aspetto. 

Ad un certo punto ho creduto di essermi fatta un'idea precisa di quale fosse la mano omicida ma l'intricata situazione mi impediva di avere elementi reali che deponessero a favore di tale idea. Non avevo elementi perchè... sbagliavo! Ed il finale mi ha comunque sorpresa anche se, ad esempio, avrei dato un po' più di credibilità alla dottoressa senza farla somigliare troppo ad un Rambo al femminile in una determinata circostanza... ma va bene così.

Quella di Federica Zainoni è una penna da tenere d'occhio, promette proprio bene se continua su questo filone.
Parere mio, ovviamente.
***
Lachesis
Federica Zaninoni
Kimerik editore
306 pagine
19.00 euro copertina flessibile - 6.29 Kindle

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