sabato 16 luglio 2016

Le ho mai raccontato del vento del Nord (D. Glattauer)

Spesso è la prima persona della giornata a cui mi rivolgo. Spesso è l'ultima persona a cui racconto qualcosa prima di dormire. E di notte, quando non riesco a prendere sonno, quando soffia il vento del Nord, non cerco te, tesoro. No, scrivo un'email a lui. E mi risponde.
Lei è Emmi.
Lui è Leo.
Si incontrano virtualmente a seguito dell'invio di un'email ad un indirizzo di posta elettronica sbagliato e tra loro inizia un rapporto epistolare moderno: non le classiche lettere di una volta ma le moderne e-mail.  
Lei è "felicemente" sposata.
Lui è reduce da una profonda delusione per un rapporto arrivato al capolinea.

Iniziano a conoscersi piano piano, scambiandosi qualche battuta all'inizio e diventando via via più intimi. Il tempo passa, le e-mail si moltiplicano, il loro rapporto si consolida.
Si piacciono, si cercano, si desiderano, si baciano con le parole ma tutto resta nei limiti di due caselle di posta elettronica. 
Fino a che... qualche cosa cambia. Si incontreranno? Come finirà la loro relazione virtuale? Finirà?

Questa è la storia che viene narrata, sotto forma di scambio di email, da Daniel Glattauer nel libro Le ho mai raccontato del vento del Nord. Sulle prime questo titolo mi è sembrato alquanto strano ma ora, a posteriori, suona come musica alle mie orecchie e mi emoziona.

I due protagonisti mi hanno emozionata. Ho avuto la sensazione di sentire le loro emozioni. L'iniziale sorpresa, il crescente interesse, l'impazienza davanti ad una risposta che non arrivava, il desiderio di sentire l'odore della propria pelle, di dare consistenza ad un'immagine virtuale, il benessere derivante da parole delicate, appassionate, leggere come un bacio.

Più e più volte Leo chiede a Mia cosa voglia da lui...
Per me, scriverle o leggere le sue e-mail è come una "pausa dalla famiglia". Sì, è un'isoletta lontana dal mio mondo quotidiano su cui mi piace rimanere insieme a lei, se è d'accordo.
Ma quanto può durare tutto questo senza sconfinare in qualche cosa di più? Qual è il confine tra il rifugiarsi in un'isoletta, in una pausa dalla famiglia e il desiderio di fare qualche passo in più, di conoscere il proprio interlocutore e lasciarsi andare alle emozioni? E' un confine piuttosto labile e mal definito quando iniziano ad alimentarsi sentimenti che vanno oltre la semplice curiosità. Si avverte la necessità, il bisogno, l'urgenza di un contatto con l'altro e l'autore riesce, pur con un linguaggio semplice e diretto, a trasmettere tutto ciò al meglio.

Quello del libro è un impianto piuttosto semplice, per niente lontano dalla realtà: sono convinta che situazioni di questo tipo siano piuttosto comuni. Un impianto semplice ma efficace, che non risparmia svolte inaspettate. 

Leo ed Emmi ad un certo punto sembrano due ragazzini innamorati. Si fanno i dispetti, si stuzzicano e arrivano a non poter fare più a meno l'uno dell'altra, pur conoscendosi solo via mail. Ed è proprio questo che succede quando due persone si entra in contatto con qualcuno che, seppur solo con le parole, riesce a trasmettere una scarica elettrica su una vita tranquilla. Le emozioni sono palpabili così come i controsensi di un modo di fare che vuole e non vuole superare un confine che si conosce bene ma che iniziata a traballare. 

Lo scambio di e-mail è molto tenero, adolescenziale.
Essere davanti ad uno schermo, poi, si sa, rende tutto più facile. Non si è influenzati da nient'altro che dalle sensazioni che arrivano dalle parole. Emmi e Leo lo sanno bene. In più occasioni dicono di non volersi incontrare (lei più che lui) proprio per non influenzare questo loro rapporto la realtà che potrebbe non corrispondere all'immagine che l'uno si è costruito dell'altra.
Quell'urgenza che l'uno ha dell'altro è emozionante e fa venire voglia di vivere una situazione simile.
In sottofondo alla storia, il potere delle parole. 
Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente.
Emmi e Leo avranno un futuro insieme? Per quanto tempo il loro presente può restare ancorato ad una tastiera ed una casella di posta? Il loro futuro sarà collegato in qualche modo l'uno all'altra? L'epilogo del libro fornisce una risposta ben precisa. Poi, però, se si pensa che il libro ha un seguito, allora si è pronti a rimettere tutto in discussione.


Con questa lettura partecipo alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
E' uno dei libri bonus suggeriti per questa tappa.

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