Doppio record per me in questi giorni. Il primo, in assoluto, è un record di lettura: La settima onda, preso in prestito ieri pomeriggio in biblioteca, letto stanotte (notte insonne per via del caldo) ed oggi pomeriggio, terminato e pronto a tornare in biblioteca.
Il secondo è un record in fatto di libri della stessa serie, dello stesso autore letti a poca distanza l'uno dall'altro. La settima onda è il seguito del primo libro di Glattauer, Le ho mai raccontato del vento del nord, recensito giusto dieci giorni fa!
Tornano Emmi e Leo. Eh si, tornano! A giudicare dal come era terminato il primo libro non c'era da aspettarsi un proseguimento di questo tipo e, soprattutto, un epilogo come quello che mi sono trovata davanti agli occhi.
E posso essere sincera? Ho preferito il primo, di libro. Sia per l'originalità dell'idea - la narrazione sotto forma di scambio di e-mail tra i due protagonisti - sia per le caratteristiche dei personaggi che per il finale. Eh si, secondo me era quello il finale giusto!
Emmi, in questo secondo libro, è più antipatica e contorta di quanto non lo fosse nel primo. Se nell'altro libro ho apprezzato la sua ironia, il suo modo di essere e di relazionarsi con Leo e con il resto del mondo, stavolta avrei voluto averla davanti a me per prenderla a schiaffi.
L'autore torna a raccontare un rapporto epistolare, un rapporto moderno che si sviluppa a colpi di e-mail. Stavolta, però, ci sono delle novità. Prima tra tutti la conoscenza diretta tra i due protagonisti. Non c'è spoiler, tranquilli... Fin dalle prime pagine i due si incontrano. Questo incontro cambierà il corso delle cose? Che tipo di incontro sarà? Sarà determinante o niente di che? Tutto da scoprire!
Non dico altro. Ricordo, velocemente, che nel primo libro i due si erano conosciuti per sbaglio via mail ed avevano iniziato a conoscersi e a stringere un rapporto profondo senza essersi mai conosciuti di persona. Poi la storia aveva avuto una svolta ed il finale non era affatto un finale aperto.
Poi l'autore ha pensato, invece, di renderlo tale riaprendo la storia in modo piuttosto banale a dire il vero e, secondo me, un po' la storia ha perso. L'impianto in generale mi è sembrato più confuso soprattutto in alcuni dialoghi davvero intricati tra i due. Resta l'ironia di Emmi come elemento di fondo. Il tira e molla tra i due stavolta mi ha un po' irritata e... non avrei concesso questo finale. A lui magari sì, ma se fosse stato per lei proprio no.
Non posso dire altro: è un libro che si legge velocemente e per il quale non possono essere dati altri dettagli su una trama che, a dire il vero, è piuttosto scarna. Forse l'altra volta, nella lettura del primo libro, c'era stato l'effetto sorpresa per i dialoghi tra i due. Stavolta mi è sembrato tutto molto scontato.
In ogni modo, questo libro mi permette di partecipare alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 2: un libro con una donna raffigurata in copertina.
Sai che dopo la recensione del primo libro che avevo letto qui sul tuo blog lo avevo preso in prestito in formato eBook dalla biblioteca e letto in tre sere? L'ho finito proprio l'altro ieri e penso che ne parlerò il prossimo venerdì...ora non mi resta che sperare che la biblioteca abbia anche il seguito, seppur il tuo post mi dice che resterò abbastanza delusa, vero?
RispondiEliminaDelusa... è un libro che si legge in fretta, scorre però ho preferito il primo!
EliminaLeggerlo lo leggerò, la curiosità è tanta. Poi ti dirò!
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