Ecco le prime dieci righe:
Nel mio primo ricordo ho tre anni e sto tentando di uccidere mia sorella. Talvolta l'immagine è così nitida che sento ancora la federa ruvida sotto la mia mano, la punta affilata del suo naso che preme contro il mio palmo. Non aveva la minima probabilità di scamparla, ovviamente, eppure non funzionò. Entrò mio padre per rimboccarci le coperte e la salvò. Mi ricondusse a letto. "Faremo come se non fosse mai accaduto", mi disse.
Crescevamo, e sembrava che io non esistessi, se non in relazione a lei. La guardavo dormire nella nostra stanza, un'unica lunga ombra congiungeva i nostri letti, e pensavo a tutti i modi possibili. Veleno, sparso sui cereali della colazione. Un'onda anomala sulla spiaggia. Un fulmine improvviso.
Ma alla fine non uccisi mia sorella. Lei fece tutto da sola.
O, almeno, è quello che mi racconto.
Jody Picoult
Corbaccio Editore, 2009
È davvero interesante questa iniziativa. Ti ricordi dell'ombra del vento? A me quel inizio mi ha colpito parecchio. Un caro abbraccio!
RispondiEliminaCaspita che inizio. Non lo conosco, ma rimedierò prestissimo! Grazie per aver partecipato.... :)
RispondiEliminaHo letto spesso recensioni di questo libro ma leggere le prime 10 rige mi ha incuriosito tantissimo. Bellissima questa iniziativa quasi quasi partecipo anch'io!
RispondiEliminaCiao Stefania, che metafora intensa in queste poche righe. Devo leggere per verificare se la mia prima sensazione ha un qualche fondamento! Jessica
RispondiEliminaciao Stefi
RispondiEliminagrazie per aver condiviso con noi questa iniziativa così ho potuto anch'io partecipare ... di questo libro mi sembra tu ne avessi già parlato e già mi ispirava ... devo proprio decidermi a comprarlo!!! anzi quasi quasi faccio un ordine ... buon pomeriggio Patrizia