Ho pensato a lungo prima di decidere quale lettura proporre per questo venerdì del libro, iniziativa di HomeMadeMamma a cui partecipo sempre molto volentieri. Per tutta la settimana ho avuto diversi titoli per la mente poi ho deciso per questo.
Serena, la mia amica. E’ un libro che abbiamo preso in prestito in biblioteca, in un comune vicino al nostro. Di grandi dimensioni, ha incuriosito me e la mia bimba per via dell’immagine in copertina: una bambina dall’aspetto molto simpatico, con un bel paio d’occhiali che la rende ancora più simpatica. Non l’ho sfogliato in biblioteca: ho solo dato un’occhiata veloce all’interno per capire se potesse essere troppo difficile da seguire da parte della mia bimba ma mi è sembrato che potesse andare.
Solo a casa mi sono resa conto che la storia proposta era una storia speciale: viene raccontata un’amicizia speciale con una bambina disabile e all’interno del libro viene anche proposta una “storia nella storia” che parla di diversità in modo semplice ed efficace raccontando le avventure di una simpatica balena diversa da tutte le altre. E’ la buffa storia della Balena Rosina.
Dicevo di grandi dimensioni… ma aggiungo che è anche un libro dal grande contenuto. Edito da Editoriale Scienza, il libro è scritto da Anna Genni Miliotti ed è illustrato da Cinzia Ghigliano.
E’ Chiara che parla in prima persona – Chiara è la bambina che si vede in copertina, con un’amica ritratta di spalle – e racconta le sue avventure, sue e di Serena. Serena è la sua migliore amica. Ha un carattere un po’ particolare, a scuola non riesce a fare tutto ciò che fanno gli altri. A volte la gente la evita perché è un po’ particolare e anche un po’ strana. Ma Chiara sa capirla e le vuole bene. Parla in modo semplice, Chiara, ed il racconto è proposto in quel modo così scorrevole e leggero come solo una bambina potrebbe proporre. Chiara spiega, in modo semplice e diretto, quanto sia importante e bello stare accanto ad un’amica come Serena.
Probabilmente il messaggio che viene lanciato è un po’ troppo difficile per i bambini piccoli come i miei ma devo ammettere che la mia bimba mi ha fatto molte domande ed ha ascoltato le mie spiegazioni con estrema attenzione. Mai sottovalutare i bambini. Per il piccoletto di casa è stata una storia come tante altre ma ha solo tre anni e mezzo…
E’ un libro che consiglio a tutte le età. Anche ai grandi.
All'interno del libro si trovano anche riferimenti per avere maggiori informazioni sull'Associazione Italiana Persone Down e sull'Associazione Capirsi Down.
Concludo con una frase che mi è molto piaciuta e che dovrebbe essere tenuta a mente. E' sempre Chiara che parla.
“Serena ha un cuore grande e vuole bene a tutti. Anche a quelli che in classe la prendono in giro. Io non ci riuscirei proprio. Si, credo che il giorno che è nata i suoi genitori abbiano fatto proprio la cosa giusta a chiamarla Serena. E che sia stato proprio un bel giorno”.
***
Serena, la mia amica (e la buffa storia della Balena Rosina)
Anna Genni Miliotti – Cinzia Ghigliano
“Serena ha un cuore grande e vuole bene a tutti. Anche a quelli che in classe la prendono in giro. Io non ci riuscirei proprio. Si, credo che il giorno che è nata i suoi genitori abbiano fatto proprio la cosa giusta a chiamarla Serena. E che sia stato proprio un bel giorno”.
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Serena, la mia amica (e la buffa storia della Balena Rosina)
Anna Genni Miliotti – Cinzia Ghigliano
Editoriale Scienza
12.90 euro
Grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaChe bella storia. Certo, queste persone hanno una sensibilità speciale. Io ho un nipote che ha la sindrome di Down ed è molto affetuoso. Racconti come questo che ci segnali sono importanti per avvicinare la sua realtà agli altri. Un abbraccio.
RispondiEliminaBellissimo libro. Da proporre anche nelle classi.
RispondiEliminaGrazie!
Buon fine settimana
Lo cercherò: mi sembra stupendo.
RispondiEliminaGrazie Stefania, sei sempre una miniera di idee.
Bellissima scelta, Stefania! Storie così fanno capire ai nostri figli tante cose fondamentali e delicate...
RispondiEliminaMaris
Lunedì corro in biblioteca a vedere se ce l'hanno. Non si è mai troppo piccoli per apprezzare le differenze.
RispondiEliminaQuest'estate ho insegnato nuoto ad un bambino con una lieve sindrome di Asberger, la mia figlia maggiore ha cercato un contatto con lui ed ha riscontrato delle difficoltà (ovviamente) ma io l'ho gentilmente incoraggiata ad insistere e così inizialmente si sorridevano, poi si son salutati e alla fine hanno anche chiacchierato.
Grazie per la segnalazione!
Leggo spesso ad Edo storie di questo tipo per trasmettergli che essere diversi non vuol dire essere peggiori e che ognuno è speciale a modo suo. Questo libro sembra faccia proprio al caso nostro. Grazie per il consiglio
RispondiEliminaGrazie per la visita che mi ha dato modo di conoscere il tuo blog, e guarda le coincidenze, proprio quando tu parli di un libro che parla della sindrome di down.
RispondiEliminaAvevo un fratello down che purtroppo non c'é più ed era la persona più buona in assoluto.
Ritornerò di sicuro a trovarti.
Buon fine settimana
Leyla
Anch'io voglio vedere se lo trovo...magari sarebbe da consigliare anche a qualche insegnante di sostegno che avrebbe bisogno di rinvigorire un pò di sensibilità in materia!!! Scusate lo sfogo privato!!!
RispondiEliminaGrazie Silvia