giovedì 28 ottobre 2010

I pilastri della terra (Ken Follett)

Mi ha coinvolta, emozionata, tenuta incollata a quelle righe scritte sottili sottili con caratteri piccini che si rincorrevano l'un l'altro, stampati su pagine altrettanto sottili, quasi impalpabili. I pilastri della terra di Ken Follett è uno di quei libri che non si dimenticano non solo per la storia in se ma per una serie di elementi, in perfetto equilibrio tra loro, che lo rendono un vero capolavoro nel suo genere. Gran bel libro.

L'avevo cercato in biblioteca ma la sua mole - 1033 pagine nell'edizione Best Sellers di Oscar Mondadori - mi aveva sempre trattenuta per la paura di non riuscire a leggerlo entro il mese del prestito. Poi, a casa di amici, i miei occhi si sono posati su una libreria ricca di libri di Ken Follett tra cui questo. L'ho chiesto in prestito e sono proprio contenta di averlo fatto. Non voglio svelare la trama perché è davvero troppo bello per togliere il gusto della lettura con delle anticipazioni. Ma ne vorrei parlare tracciando i caratteri dei personaggi - tanti - che danno vita ad una storia fatta di intrighi, amori, ambizioni, denaro, orgoglio, violenza, mistero...

La notte del 25 novembre 1120 la White Ship partì per l'Inghilterra e naufragò al largo di Barfleur causando la morte di tutti coloro che erano a bordo, tranne uno.Il vascello rappresentava l'ultima novità in fatto di trasporti marittimi, ed era dotato di tutte le attrezzature conosciute alla cantieristica del tempo.La notorietà del naufragio è dovuta al numero elevatissimo di personaggi illustri imbarcati sulla nave: oltre al figlio ed erede del re c'erano due bastardi reali, numerosi conti, nobili e gran parte del seguito del sovrano; la conseguenza storica fu che Enrico rimase privo di erede, e il risultato conclusivo fu la successione contestata e il periodo di anarchia che seguì la morte di Enrico.
(A.L. Poole, From Domesday Book to Magna Carta).

Da questo fatto storico si capisce bene quale sia la collocazione della storia.

La storia ha inizio con l'impiccagione di un uomo (era il 1123) e la comparsa della figura di una donna che verrà scambiata per una strega. Si tratta di Ellen. E' una delle figure femminili protagoniste di una storia che si svolge nel medioevo e che del medioevo riporta i tratti essenziali. Le abitudini, le credenze, le gerarchie, le paure, le condanne. Sarà proprio una condanna, una condanna a morte, che strapperà ad Ellen il suo uomo, il padre di suo figlio Jack.

Jack. Un ragazzino strano. Un personaggio secondario nella prima parte del libro ma il grande protagonista della seconda parte della storia. Un ragazzino che diventerà un uomo capace di cambiare le sorti di molti con il suo modo di fare, con la sua abilità, con la sua storia.

Tom il costruttore. E' il primo personaggio con cui ho preso familiarità nel leggere questo imponente libro. E' un uomo in difficoltà, ridotto alla fame assieme alla sua famiglia (una moglie incinta e due bambini) che coltiva un sogno: costruire una cattedrale. La più maestosa cattedrale del regno. Un sogno che cercherà di realizzare in ogni attimo della sua vita e che ne segnerò la vita in modo indelebile. Tom ha una storia da raccontare. O meglio, ha una storia da nascondere. La storia di un figlio partorito da una donna morta dopo il parto. Abbandonato. Cresciuto in un monastero. La storia di un bambino amato da tutti che diventerà un giovane frate. Una storia che si porterà dietro fino alla fine senza mai rivelare nulla, seppur con estrema sofferenza.

Aliena è la figura femminile che ho amato più di tutte le altre. Figlia di un conte, ragazzina con la puzza sotto il naso, dopo aver rifiutato il suo promesso sposo a pochi giorni dalla cerimonia si troverà ad affrontare una serie di vicissitudini che la metteranno a dura prova. Dimostrerà di essere una donna di carattere, capace di rialzarsi dalla polvere anche quando tutti gli altri sarebbero tentati di restarvi stesi per sempre. Una giovane capace di badare a se stessa e a suo fratello affrontando sempre, a testa alta, le difficoltà. Una giovane che vivrà una storia d'amore non facile. Un amore appena incontrato e subito perduto in nome di un matrimonio d'interesse. Un amore che non l'abbandonerà mai e per raggiungere il quale sarà disposta a tutto. Un bel personaggio, una figura forte e combattiva, una figura positiva e decisiva in più momenti. L'autore assegna ad alcune figure femminili, Aliena tra tutte, un ruolo molto importante nelle more del racconto ed ho apprezzato questa sua scelta narrativa, in netta controtendenza con il ruolo che le donne avevano all'epoca. I caratteri di questo personaggio sono tracciati con toni decisi e trasmette forza, Aliena.

William è colui che ho odiato con tutta me stessa. Ho provato quell'avversione che si può avvertire quando ci si trova davanti un personaggio spocchioso, ambizioso, violento, detestabile sotto diversi punti di vista. Un "cattivo" che sembra riuscire sempre a scamparla, senza mai pagare per le sue innumerevoli colpe. Un giovane ferito da una promessa sposa che lo abbandona a pochi giorni dall'altare e che vorrà perseguitare fino a che non sarà saziata la sua fame di vendetta. Una fame che è sempre crescente, una fame che sembra davvero insaziabile, un capitolo dopo l'altro.

Padre Philip è la figura chiave del romanzo. Colui attorno al quale si snodano una serie di episodi legati alla sua vita, alla sua storia, al suo presente ed al suo futuro. Ha visto morire i suoi genitori, il piccolo Philip, uccisi davanti agli occhi suoi e di suo fratello e da quel momento entrambi sono vissuti in convento. E' una figura positiva, un frate che crede davvero nel sevizio verso gli altri, nella devozione a Dio. Una figura religiosa ben diversa da molte altre che compariranno nella storia e che rendono l'idea di una chiesa corrotta, assetata di potere, cieca davanti alla sofferenza altrui pur di arrivare alla vetta.

Questi i personaggi principali le cui storie si intrecciano in un racconto storico in cui mi sono immersa, letteralmente immersa, con la voglia di saltare anche qualche riga per poter arrivare prima alla fine e sapere come la storia sarebbe andata avanti. Una storia in cui non manca la violenza, quella violenza che all'epoca vedeva i più piccoli e più poveri come vittime indifese di conti e cavalieri destinati a vincere sempre e comunque (o quasi...). Una storia che rispecchia le abitudini del tempo, con donne sottomesse agli uomini e scambiate spesso per mero oggetto di soddisfazione carnale. Spesso violentate nelle incursioni dei cavalieri sembrano alla balìa della forza di coloro che mettevano loro gli occhi addosso. E non solo. Senza che nessuno potesse punirli, come avvenuto più volte con William.

Ho molto apprezzato la dovizia di particolari dal punto di vista tecnico: si parla della costruzione di una cattedrale, della cattedrale sognata e desiderata da Tom, e l'autore si sofferma più e più volte in descrizioni meticolose di tecniche di costruzione, dettagli architettonici che sembrano materializzarsi davanti agli occhi. Così come ho apprezzato l'intera struttura del libro. Suddiviso in grossi capitoli e strutturato per raccontare un lungo periodo storico, con personaggi che vengono visti nascere e diventano uomini, che vengono descritti come bambini e diventano giovanotti pronti alle armi.

Una lettura impegnativa, non certo di quelle da leggere con superficialità perché si rischierebbe di perdere passaggi importanti. Si parla di re e regine, di eredi effettivi ed eredi mancati, di guerre tra aspiranti sovrani e se ci si perde per strada si rischia di non afferrare dettagli importanti. Molti i personaggi citati, ognuno descritto in modo approfondito, tanto da renderlo una pedina importante dell'intera scacchiera.

L'autore dimostra una perfetta padronanza della terminologia dell'epoca, si dimostra molto competente in fatto di vicende storiche senza mai lasciare nulla al caso e senza risparmiare particolari. Una storia appassionante sotto più punti di vista. Una storia d'amore appassionante. Una storia di potere, di rivalità, di controversie e di lotte appassionante. Una storia carica anche di mistero, di suggestioni. Un romanzo capace di emozionare. E credo che in un libro questo non sia un dettaglio di poco conto.

Mi è dispiaciuto averlo finito... Avrei tanto voluto che durasse per altre mille pagine. E' un romanzo che consiglio senza riserve anche a chi non è appassionato del genere storico: io rientro appieno in questa categoria visto che non ho mai amato la storia ma, credetemi, questo romanzo ha la capacità di rapire anche i più diffidenti.
***
I pilastri della terra
Ken Follett
Best Sellers - Oscar Mondadori
8.40 euro

4 commenti:

  1. Oh si..è il mio preferito..ora sto leggendo La Caduta dei Giganti di Follet,ambientato in un'epoca storica che mi piace meno..ma lui scrive sempre divinamente!Ti consiglio il seguito dei Pilastri...."Mondo senza fine"...riporta anche delle vicende del primo..bello bello!!
    W Ken Follet!!Pensa che su Sky hanno dato il film dei Pilastri della terra..mi hanno detto molto ben fatto,ma io nn avendo sky me lo sono perso! :(
    Lolli*

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  2. Questo libro è davvero bello e avvincente!!
    Laura

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  3. ciao Stefania
    ho scoperto il tuo blog gironzolando e sono rimasta colpita dalle tue presentazioni dei libri ... bellissime!!!
    I pilastri della terra è il primo libro di Ken Follet che ho letto e anch'io ero un po' spaventata dal numero delle pagine, ma poi sono scivolate via velocissime ... anch'io ti consiglio di leggere "Mondo senza fine" ... anche qui 1300 pagine da leggere subito!!!
    buon fine settimana Patrizia

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  4. Molto bello e avvincente, nonostante le numerose pagine è scorrevole e piacevole come lettura...Il Mondo senza fine lo è altrettanto...un po' lungo in effetti :S....

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