mercoledì 16 giugno 2010

Nel bianco (Ken Follett)

Cosa può succedere in 24 ore, quelle a cavallo tra la vigilia di Natale e il 25 dicembre? Canti natalizi, regali da scartare, ricco banchetto e dolci a volontà... Baci sotto il vischio e auguri a go go.
Invece no. Non ovunque, se non altro.
La Scozia è in balia di una tempesta di neve senza precedenti: uno scenario da cartolina che sarebbe pure romantico se non ci si trovasse nel mezzo di un'emergenza bella e buona. Presso l'Oxenford Medical, dal laboratorio soprannominato "Il Cremlino" per via della massima sorveglianza a cui è sottoposto, sono state trafugate da un'area protetta due dosi di un farmaco sperimentale, un antidoto ad un virus letale capace di minacciare l'umanità intera. Si tratta del Madoba-2, una pericolosa variante del virus Ebola.
Un attacco al cuore di uno stabilimento super-protetto. Il ladro, un tecnico del laboratorio, muore perchè infettato dal virus e si apre una crisi pre-natalizia che mette tutti in guardia.
Ma non finisce qui perchè l'avventuara è appena iniziata. Non sarà l'unico attacco a cui l'Oxenford Medical verrà sottoposta e non sarà il più grave. Ci sarà un altro furto e stavolta sarà il virus ad essere trafugato.

Non vado oltre con la trama.

Nel bianco è il primo romanzo di Ken Follett che mi capita tra le mani. Ho trovato in biblioteca la sesta edizione, del gennaio 2005, edita da Mondadori. In 393 pagine vengono raccontate ore concitate. Il racconto di Follet è preciso e meticoloso. Usa un linguaggio semplice e diretto, immediato, fotografico. Sembra quasi di vedere davanti agli occhi le scene che descrive, tanto sono verosimili.

La storia, a dire il vero, mi è sembrata poco originale agli inizi: il classico virus mortale che minaccia l'umanità, il classico furto, il classico allarme e la classica ricerca dei malviventi responsabili del furto.
Ma andando avanti con la lettura mi sono resa conto che non era proprio così. Pur partendo da un'idea piuttosto sfruttata - anche dal punto di vista cinematografico - l'autore mette in piedi una storia che vede intrecciarsi destini, storie, sentimenti, paure. Tutto concentrato in poche, concitate ore.
La protagonista è Toni (Antonia) Gallo. Ex poliziotta, incaricata di garantire la sicurezza dell'Oxenford Medical. Una donna di carattere, pronta a fare del suo meglio per svolgere il suo lavoro come gli viene richiesto. Una ragazza forte e decisa ma anche particolarmente vulnerabile dal punto di vista sentimentale.
Sarà lei a dover affrontare la doppia crisi, nell'arco di poche ore, e a trovare il modo per venir fuori da entrambe le situazioni salvando il salvabile, senza creare eccessivo allarme tra la popolazione e, soprattutto, salvando la vita di quanti potrebbero essere minacciati dal virus trafugato.

Stanley Oxenford, il professor Oxenford è colui che tira avanti la baracca all'Oxenford Medical. E' lui l'inventore di medicinali di vario tipo, è il proprietario dell'azienda ed è lui che rischia di cadere in fallimento nel caso in cui le due vicende verificatesi alla vigilia di Natale dovessero avere un tragico epilogo. Nel primo caso le cose sembrano andare tutto sommato bene. Nel secondo, invece, la situazione è un po' ingarbugliata e difficile da affrontare. Soprattutto il pericolo è di gran lunga maggiore.

Kit Oxenford. E' il figlio di Stanley. Indebitato fino al collo, più volte ha chiesto aiuto al padre (dopo averlo derubato quando lavorava per lui e dopo essere stato, per questo, allontanato dal lavoro) e si trova nei guai con persone che lo infilano - suo malgrado - in un giro di terrorismo batteriologico. Sarà lui che, per sdebitarsi e sparire definitivamente dalla vita dei suoi familiari - si accorda con un gruppo di malviventi e viola "Il Cremlino".

Accanto a questi personaggi gravita tutta la storia. La famiglia Oxenford, in particolare, si troverà ad affrontare una inimmaginabile situazione. Verranno presentati diversi personaggi di cui si tracciano anche i caratteri in modo da poterne trasmettere in modo immediato le caratteristiche al lettore. Un'operazione che ben riesce a Ken Follet che propone - con un certto savoir faire - un buon intreccio, una buona suspance ed una storia che merita di essere letta.

L'autore mette in piedi una storia che si lascia leggere con curiosità ma che in alcuni passaggi mi è sembrata un tantino esagerata.
Esagerato, ad esempio, pensare che un ex dipendente (tra l'altro figlio del capo) cacciato perchè rubava all'azienda, responsabile della programmazione dei servizi di sicurezza, possa accedere con tanta facilità ai laboratori visto che nessuno, dopo il suo allontanamento, ha pensato di cambiare password o codici d'accesso al sistema. Un po' inverosimile se si ambienta il tutto in un laboratorio considerato inviolabile e protetto con mille precauzioni, elettroniche e non.

E poi vengono raccontate scene di violenza fisica (scontri tra i malviventi e coloro che capitano, loro malgrado, nelle loro grinfie) da cui sembrano uscire tutti - o quasi - illesi mentre nella realtà a subire ciò che subiscono l'uno o l'altro non si riuscirebbe certo a stare in piedi con tanta facilità.
Esagerazioni che aiutano a rendere l'idea di ciò che accade ma che hanno qualche cosa di assurdo in alcuni passaggi.

Si arriva al finale piuttosto in fretta. Dopo aver raccontato le vicende che si sono susseguite un'ora dopo l'altra in trecento pagine, nelle ultime 50 si hanno una serie di vicissitudini che portano alla conclusione della vicenda in modo piuttosto frettoloso.

Ho apprezzato molto il fatto che l'autore abbia utilizzato parecchi personaggi femminili (di solito si punta più sugli uomini in romanzi di questo tipo) e che abbiano anche avuto dei ruoli importanti. Non mi riferisco solo a Toni ma anche ad altri personaggi femminili importanti.

Si tratta di un thriller che si lascia leggere, incuriosisce e cattura. Una lettura che non mi ha delusa. Non conoscendo altri libri di Ken Follet non ho strumenti necessari per fare confronti: posso dire che si tratta di un romanzo ben scritto, scorrevole, semplice da leggere ed efficace nel racconto e nelle descrizioni. A parte qualche esagerazione (concediamola all'autore, suvvia... è pur sempre un romanzo frutto della sua fantasia) fa anche riflettere sui rischi che possono essere collegati alle sperimentazioni e al fatto che ci possa essere gente priva di scrupoli (come nel nostro romanzo) pur di fare soldi. Gente pronta a far scattare un'epidemia, a provocare milioni di morti (o a contribuire a che ciò avvenga) per soldi.

Una lettura che consiglio a chi ama la suspance e l'azione.
Il prezzo di copertina, sull'edizione che ho letto io, è 18.60 euro.
***
Nel bianco
Ken Follett
Mondadori Editore
393 pag.
18.60 euro

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