sabato 5 giugno 2010

Niente di vero tranne gli occhi (Giorgio Faletti)

Il primo libro di Giorgio Faletti mi ha tenuta in piedi un paio di notti, tanta era la voglia di arrivare alla fine.
Il secondo - Niente di vero tranne gli occhi - malgrado un inizio che mi sembrava il preludio di una delusione, ha avuto su di me lo stesso identico effetto.

499 pagine che non mi hanno affatto spaventata al momento dell'acquisto perchè viaggiavo sulle ali della curiosità, dopo la soddisfazione provata nella lettura del romanzo d'esordio di Faletti.
Un prezzzo accessibile - otto euro e novanta - per quella che ho poi letto all'interno della copertina essere la sesta edizione del libro, anno 2005, Baldini Castoldi Dalai editore (lo stesso di Io uccido).

Una storia carica di mistero, con una serie di uccisioni molto singolari non tanto nelle modalità di esecuzione quando negli indizi chiaramente lasciati dall'omicida. Posizioni, accessori, scene che dipingevano la scena di ogni delitto come una striscia di un fumetto.... Avete presente Snoopy, Lucy e tutti gli altri? Proprio quel fumetto, quei personaggi, quella logica che li rendeva l'uno collegato agli altri.
Ma secondo quale logica? Quale legame? E quale sarebbe stata la mossa successiva, quella che l'autore dei delitti lasciava in qualche modo intendere dai messaggi lanciati ogni volta? Non omicidi punto e basta. Omicidi con messaggi ben precisi, da decifrare, interpretare, studiare, capire.

Due i personaggi che vedranno improvvisamente intrecciare le loro vite in un legame talmente profondo da segnare le loro esistenze per sempre.
Lui, Jordan Marsalis, ex tenente del NY Police Department che dalla sua New York stava scappando, si stava allontanando in sella alla sua Ducati 999. O, almeno, era pronto per farlo quando una improvvisa ed inaspettata telefonata di suo fratello, il sindaco di New York, gli impone di posare casco e guanti, scendere dalla moto e rivedere i suoi piani. La prima vittima del misterioso assassino è suo nipote, figlio di suo fratello, figlio del sindaco di New York. Da qui prende le mosse una storia che vedra aggiungere altre due lapidi a quella di Gerald Marsalis, questo il nome della prima vittima, alias Jerry Kho.

Dall'altra parte del mondo c'è lei, Maureen Martini. Una giovane donna non ancora trentenne, commissario della polizia di Roma, occhi e capelli neri, fisico asciutto ed un futuro che sarà segnato da un tragico episodio. Un episodio che le segnerà la vita per sempre. Perderà l'amore ed anche il suo fisico avrà dei risvolti piuttosto preoccupanti fino a che....

Fino a che la sua vita non viene stravolta da un accadimento misterioso e difficile da definire. Un avvenimento che la porterà a suonare al portone dell'ufficio del sindaco di New York e ad affrontare assieme a Jordan Marsalis un'avvenutara che mai e poi mai avrebbe immaginato di poter vivere così da vicino.

L'impressione iniziale, nelle prime pagine del libro, non è stata quella che poi è maturata in me durante la lettura.
Perchè? Perchè le prime scene che vengono descritte, con la capacità descrittiva che mi ha fatto apprezzare già nel primo libro l'abilità di Faletti nel rendere partecipe il lettore tanto da avere quasi le scene davanti agli occhi, sono scene piuttosto forti. Non dal punto di vista macabro o d'orrore... No no. Faletti descrive scene di morte ma lo fa in modo elegante, rendendo ogni mossa come una sorta di danza delle parole tanto da non scadere mai nell'horror disgustoso che in altre pagine di altri libri si possono leggere. Faletti apre il libro descrivento momenti di sesso che hanno per protagonista la prima sfortunata vittima... scene forti, sulla stessa falsariga, che saranno descritte anche più avanti.
Sulle prime ho considerato queste descrizioni come una caduta di stile per Faletti. Solo più avanti ho capito ed apprezzato.
Ogni descrizione, ogni singola parole, ogni termine (soprattutto quelli più forti, mai volgari) hanno un compito ben preciso nel romanzo: quello di rendere l'idea della vita che facevano i vari personaggi. Una vita fatta di vizio, di perdizione, di squallore nascosti dietro ad una facciata più o meno evidente, più o meno convincente. Così è per Jerry Kho, così sarà per la vittima successiva.
La lettura scorre un po' a rilento agli inizi del romanzo. E' come se Faletti permettesse al lettore di mettere bene a fuoco le varie ambientazioni, i vari personaggi scrutandoli nel loro intimo. Pian piano che la lettura va avanti la storia si fa più magnetica, più intrigante, più coinvolgente tanto che più o meno a metà romanzo ho iniziato a leggere con impazienza, con la voglia di saltare qualche riga pur di arrivare all'epilogo.

Con questo secondo romanzo Giorgio Faletti non mi ha delusa. Come, peraltro, non ha fatto con il primo.
***
Niente di vero tranne gli occhi
Giorgio Faletti
Baldini Castoldi Dalai Editore
499 pagine
8.90 euro

Nessun commento:

Posta un commento