Ero convinta che fosse un libro per ragazzi. Mi sono lasciata catturare dalla copertina di questo libro che mi ha incuriosita a prima vita. Sapevo - il titolo parla chiaro - che sarebbe stato un genere molto particolare ma non sono riuscita a resistere al suo richiamo e l'ho preso.
Genere inusuale per me ma la lettura mi ha tenuta attaccata alle pagine nonostante il buio, la morte, i misteri, le citazioni, i silenzi, le ombre. Anzi, più che nonostante direi grazie a tutto ciò.
Due sono le famiglie che, loro malgrado, sono le protagoniste della storia: la Klun e la famiglia Odescalchi/Monforte/Dalcò. Nel primo caso siamo tra gli anni '50 e '60 mentre nelle seconda i fatti avvengono in epoca contemporanea.
Augusto e Dora Klun hanno una vita felice. Semplice ma felice con le loro due bambine Gorizia e Fiorenza. Quando a seguito di un terribile incidente stradale le due bambine perderanno la vita, per i Klun qualche cosa cambia. Un nuovo concepimento, due gemelle in arrivo. É è possibile vedere in Gloria e Felicita la reincarnazione delle due bambine morte? Augusto ne è convinto ed ha anche delle prove a sostegno della sua convinzione. Dora, invece, fa fatica ad accettare che qualche cosa di simile possa essere possibile. Le due gemelle sono davvero un dono del Signore o dietro a quei grembiulini neri e quei fiocchi bianchi si nasconde qualche cosa di diverso? Basterà affrontare un viaggio e lasciare la propria terra d'origine per mettere svoltare pagina e mettere a tacere le tante voci che si rincorrono su quelle due bambine?
Alla loro storia si alterna quella di Rina Monforte. Donna insoddisfatta del suo attuale rapporto (vive con il suo compagno dopo aver lasciato il suo primo marito), incontra qualcuno che le cambierà la vita. Non necessariamente in meglio. Quando il suo primo marito viene trovato morto si apre un'indagine che porterà lontano, malgrado non si tratti di un vero e proprio caso visto che l'uomo sembra morto d'infarto.
Epoche diverse, storie diverse. Quale legame può esserci tra loro? E quale con la storia di Irin? Un ragazzino affetto da una terribile malattia che le impedisce di vivere alla luce del sole e che scopre, sotto la guida del suo maestro, di avere delle capacità molto particolari... Dalla terza parte del libro in avanti Irin parla in prima persona, accompagna il lettore alla scoperta di quei legami che inizialmente sembrano mancare ma che sono più forti che mai.
Trama ben costruita, intrecci sapientemente messi a punto. Dal punto di vista delle citazioni che ricorrono tra le pagine non sono per niente pignola per cui le ho prese così come vengono enunciate, senza troppi approfondimenti: non era quello l'aspetto che mi interessava di più.
Ottima la resa dei personaggi dal punto di vista psicologico, minuziose le descrizioni (soprattutto delle scene che avvengono al buoi dove il lettore ha l'impressione di essere anch'esso avvolto dalle ombre e dove gli sembra si sentire i suoni descritti) e un finale che chiude la storia ma che, secondo il mio parere, può lasciare spazio anche ad un seguito. Chissà!
La reincarnazione delle sorelle Klun
Manlio Castagna
Mondadori editore
564 pagine
20.00 euro copertina rigida, 9.99 Kindle
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