Comprato sulla scia dell'entusiasmo di mia figlia, rimasta colpita dalla copertina, Dormi stanotte sul mio cuore è rimasto a lungo sul comodino, prima, e tra gli altri libri da leggere poi.
Ha atteso un po', poi il momento giusto è arrivato.
Per me, non per mia figlia che al momento è presa da letture completamente diverse.
Per me sì, è arrivato il momento e a lettura terminata ho chiuso il libro e l'ho posto sul comodino della sua cameretta, sotto quello che ha in lettura, dicendole solamente "...leggilo".
Sì, perché la storia di Mia e di Fede merita di essere letta anche da una giovane lettrice (o lettore, perchè no!).
Ho l'abitudine di leggere prima io i libri che poi legge lei, semplicemente per capire se si tratta di tematiche adatte ma anche di uno stile adatto a lei (qualcuno mi ha anche detto che questo mio modo di fare è una specie di censura nei confronti di mia figlia ma io non la vedo in questo modo) e stavolta posso dire che la scrittura è scorrevole e rispettosa anche di un lettore giovane. Dico rispettosa perché spesso vengono usati termini e frasi pesanti solo per fare colpo e per descrivere situazioni che si potrebbero rendere al meglio anche in altro modo.
Mia è la voce narrante. Ha quasi trent'anni ma non racconta i giorni della sua maturità di donna.
No, Mia racconta quando e perché il suo piccolo cuore di bambina le è sembrato scoppiare in petto e gli anni che sono seguiti ad un grande dolore.
Racconta di un'adolescente con qualche problema a relazionarsi con gli altri, di quel cuore che non si rassegna a smettere di battere per quello che è stato il suo primo, grande amore che assume tali contorni ogni giorno di più. Perché da bambina lei non sa cosa sia l'amore che abbia sfumature diverse da quello per mamma e papà... piano piano, però, impara a riconoscerne le caratteristiche e le trova tutte lì, in quel periodo della sua vita in cui è stata felice.
Quella narrata è una storia di guerra, dolore, paura ma anche una grande storia d'amore. Non mancano frasi ad effetto, questo devo dirlo, ma a differenza di altre letture ridondanti e mielose stavolta mi sono trovata tra le mani una storia che mi ha catturata ed anche spiazzata un po'. Fino alla fine ho avuto la sensazione che ci fosse qualche cosa di non detto. Che si fosse saltati alle conclusioni con tanta, troppa fretta. La stessa con cui il piccolo cuore di Mia è stato spezzato da un'assenza improvvisa che ha pesato come un macigno per tanti anni.
Ora, quasi trentenne, Mia decide di raccontare e raccontarsi. Racconta di quanto ha lottato per cercare di darsi risposte che nessuno le dava ma anche di quando è stata sul punto di gettare la spugna. Racconta di un ragazzino arrivato in affido nelle famiglia di Mia dopo un passato che nessuno conosce, scappato da una guerra che non ha guardato in faccia a nessuno e che ha lasciato ferite profonde in tutti coloro che l'hanno vissuta. Racconta di un'empatia nata tra due ragazzino apparentemente così distanti tra loro ma così vicini. Un'empatia che coinvolge, emoziona.
Devo ammettere che si tratta del primo libro che leggo di questo autore ed ho anche sentito pareri contrastanti in merito al suo stile: io ho amato questa storia. Probabilmente ne avevo bisogno e sono più che convinta di aver fatto bene nell'appoggiare quel libro, con discrezione, sul comodino di mia figlia.
Sperando che lo legga!
Ps. non posso negare di essermi imbattuta, tra le pagine, in un viaggio che mi è sembrato un tantino assurdo vista una serie di situazioni... ma nel complesso non ci ha stonato più di tanto.
***
Dormi stanotte sul mio cuore
Enrico Galiano
Garzanti editore
368 pagine
17.90 copertinta rigida, 8.00 euro copertina flessibile, 7.99 Kindle
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