Evelyn è stata rapita, torturata e quasi uccisa dal suo fidanzatino, quando aveva sedici anni. Un giovane che ha anche ucciso (dopo averle torturate) le sue migliori amiche. Sopravvissuta a colui che aveva creduto essere l'amore della sua vita, Evelyn è ora impegnata ad Hannover House, un carcere particolare, nel quale sono detenuti psicopatici che si sono macchiati di ogni tipo di delitto e che lei intende studiare per comprenderne i comportamenti ed evitare ad altre potenziali vittime di diventare tali. E' una donna determinata: vuole svelare i segreti delle menti malate.
La struttura si trova in un piccolo centro, in Alaska, e la sua presenza non è ben vista dai pochi residenti del posto che, nei due anni di apertura della stessa, hanno avuto a che fare con diversi omidici che hanno toccato da vicino la stessa Evelyn tanto che, nel libro precedente, lei stessa ha rischiato di lasciarci la pelle.
Dopo le vicissutini narrate nei due libri precedenti, Jasper (questo il nome di colui che ha tentato di uccidere Evelyn) è ancora una minaccia e continua a colpire. Vicino, molto vicino a lei.
Amarok, l'uomo che Evelyn ha trovato lungo il suo cammino e che le ha promesso di trovare quell'assassino, è alle prese con il ritrovamento dei cadaveri di due donne sui quali si allunga l'ombra della mano omicida che Evelyn conosce bene.
L'autrice scrive molto bene ed è capace di coinvolgere il lettore in una narrazione efficace, carica di tensione così come di tenerezza nei momenti giusti. E dico tenerezza perchè alle vicende legate agli omicidi e a quanto accade ad Hannover House si alternano le vicende personale di una donna che, violentata e torturata da ragazzina, ha ritrovato solo con Amarok la sua voglia di vivere e di avere un'attività sessuale con un uomo che le ispira fiducia e che ama. L'aspetto rosa è quello - l'ho detto anche in precedenza - che mi piace meno nel complesso del racconto ma ci sta, perchè è un aspetto importante (la fragilità da quel punto di vista) nel delineare la personalità della protagonista ed anche dell'uomo che ha accanto.
La situazione personale di Evelyn si complica con l'arrivo in Alaska di sua sorella che, chiamata da Amarok per tenere compagnia alla sua donna e per condividere con lei bei momenti, si porta dietro un fardello personale molto pesante, che Evelyn non avrebbe mai potuto immaginare. Non è stata affatto una scelta felice quella di invitarla tra le nevi, soprattutto in questo momento. E mi è sembrato anche sciocco pensare di lasciare quella ragazza sola mentre Evelyn è impegnata al lavoro... se ha paura lei a stare sola in casa, figuriamoci sua sorella, pur sempre una donna sola! Da questo punto di vista mi parso di leggere un po' di superficialità.
A tratti ho trovato la storia un po' ripetitiva, soprattutto nel ripetere quanto Jasper sia pericoloso, come si sia comportato in passato, quante vittime abbia lasciato lungo il suo cammino e quanto possa essere vicino. Perchè vicino, Jasper, lo è. E pure tanto! Troppo per passare così inosservato, sotto il naso di tutti.
Eppure, anche se con alcuni difetti, la narrazione cattura. Ed anche stavolta, come capitato nei capitoli precedenti, la tensione sale all'ennesima potenza nel finale quando si passa all'azione vera.
Ce la faranno a mettere le manette ai polsi di quello squilibrato di Jasper?
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Alaska. La resa dei conti
Brenda Novak
Giunti Editore
432 pagina
19.00 euro copertina rigida - disponibile per Kindle Ulimited
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