Una scarpetta di cristallo, una matrigna, due sorellastre, un principe in cerca di una moglie.
Cenerentola, direte voi! Invece no. Stepsister è un retelling di Cenerentola, questo è vero, ma racconta una storia del tutto diversa. Una storia in cui la ragazza che calza la scarpina diventa regina accanto al principe che diventa re ed in cui matrigna e sorellastre vengono abbandonate a loro stesse, alla povertà più nera e, soprattutto, al giudizio impietoso di chi è pronto a puntare il dito portando continuamente a galla le loro malefatte.
E vissero tutti felici e contenti, dunque? No. Proprio no. Della regina di Francia, Ella, non si parla quasi per niente, se non nel finale. Si sa solo che viene scelta da principe come sua sposa e niente di più.
Quella che è chiara, invece, è la sorte della matrigna (che perde il senno tanto da parlare con i cavolfiori come se fossero cavalieri) e delle sorellastre.
Isabelle e Octavia si trovano a fare i conti con un presente fatto di odio, di offese, di miseria. Sono loro, le due "brutte sorellastre" mutilate nel fisico - su spinta della matrigna - per far entrare a tutti i costi i loro piedini in una scarpetta che non appartiene loro ma, soprattutto, continuamente mutilate nell'anima.
Innanzitutto devo dire che la copertina, secondo il mio parere, è fuorviante. Non è una storia romantica quella che viene proposta, mentre la copertina mi ha fatto pensare a qualche cosa di quel genere. Bella, non dico di no, ma poco calzante - giusto per restare in tema di scarpette!
Isabelle è la protagonista indiscussa con Octavia che, pur restando confinata a personaggio secondario, ha comunque un ruolo importante.
Isabelle non è bella. Lo sanno tutti. Glielo ripetono da sempre e da sempre l'immagine che le restituisce lo specchio ne è una conferma. Ma quello che nessuno sa - lei per prima - è che Isabelle è una ragazza coraggiosa, testarda, impavida e pronta a tutto per cambiare la sua sorte. E se, sulle prime, è convinta che il suo desiderio sia quello di diventare bella, con il tempo si renderà conto che non è affatto così, e che non è la bellezza che fa la differenza.
Se la sua mappa della vita è disegnata in un certo modo, se le linee hanno un inizio ed una fine (piuttosto breve) ci sarà la possibilità di cambiare il corso degli eventi? Diversi saranno i tentativi posti in essere per cambiare qualche cosa ma solo lei, con le sue scelte, potrà davvero farlo.
La storia è un invito ad avere fiducia nelle proprie capacità, a guardare avanti con coraggio, a non rassegnarsi all'immagine che gli altri hanno dipinto di noi. E' il riscatto di quella categoria di persone che è stata confinata ai margini, giudicata dalle proprie azioni e mai perdonata per i propri errori.
Secondo me tutti noi commettiamo sbagli. L'importante è non lasciare che gli sbagli ci definiscano.
Trovo che sia tutto qui il senso della storia. Nelle parole pronunciate da Isabelle e che sono il frutto di una nuova consapevolezza, quella che la porta a non rassegnarsi al suo destino, a quel destino che non le fa giustizia. Isabelle traccia nuovi percorsi per la sua vita e lo fa con sacrificio, con coraggio, con spirito d'iniziativa. E malgrado i tentativi di interferenza, sarà solo lei a poter determinare quei cambiamenti che, sulle prime, sembravano impossibili.
Il libro è un fantasy per ragazzi che mi sento di suggerire anche ai miei figli, e non solo a mia figlia. No. Perchè l'orgoglio di un personaggio femminile, il suo riscatto, la sua affermazione come una persona che può andare oltre i suoi sbagli ed i giudizi che il resto del mondo le ha cucito addosso, sono la base di una riflessione che devono fare tutti, lettori e lettrici, soprattutto se giovani.
E' una storia in cui gli errori hanno come contrappeso la consapevolezza di aver sbagliato. E' una storia in cui la magia fa la sua parte e ben ci sta nel contesto dipinto dall'autrice con una narrazione chiara e scorrevole, mai volgare o sopra le righe.
E' una storia di coraggio, soprattutto. E d'amore. Inteso, però, nella sua accezione più ampia, a cominciare dall'ore per sé stessi.
Devo ammettere che all'inizio ho pensato che non fosse una storia per me. Mi sono ricreduta strada facendo. Una fiaba oscura che, però, porta ad altro... l'ho letta con piacere. Una fiaba in cui c'è posto anche per la fata madrina ma con caratteristiche ben diverse da quelle che la storia di Cenerentola ci ha consegnato. E, lo ammetto, è decisamente una figura più affascinante di quella vecchietta con i capelli bianchi a cui la nostra mente è abituata a pensare.
Ps. la protagonista dimostra che si può sbagliare, ma si può anche imparare dai propri errori e riscattarsi. Ma a sbagliare non è solo lei... anche qualche personaggio insospettabile. Perchè mai niente è come sembra!
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Stepsister. Sorelle di sangue
Jennifer Donnelly
Mondadori editore
468 pagine
18.00 euro copertina flessibile - 8.99 Kindle
ho adorato questo libro ed è vero che la cover può sembrare fuorviante ma personalmente ho visto nella ragazza in copertina una persona sconfitta, che soffre mentre attorno a lei c'è una bellezza spropositata, quella bellezza che lei agogna ma che in fondo non le serve.
RispondiEliminaa me ha dato l'idea di una storia più romantica... ma sono contenta di aver trovato quello che, invece, c'è tra le pagine.
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