Siamo nella Terra del Vespro. Un luogo in cui la guerra miete vittime e dove i mercanti mettono in vendita schiavi al miglior offerente.
Cederik, un giovane di quattordici anni dalle nobili origini rimasto orfano in modo improvviso e violento, viene venduto ad un cavaliere misterioso che anziché scegliere un servo forte e muscoloso sceglie lui: gracile, delicato ma con una speciale luce negli occhi.
Inizia così la storia di Cederik e del suo padrone (tal ser Nemo) che, per un periodo di tre anni - questo è l'arco temporale in cui si svolge la storia di questo primo volume (visto che è parte di una serie, il ciclo dei Cavalieri del Sole) - lo porta con se in un viaggio che appare senza meta ma, senza dubbio, con uno scopo...
Ser Nemo non parla molto del suo passato ma nemmeno Cederik lo fa. Oltre a raccontare più volte di essere di origini nobili e che i suoi genitori sono stati uccisi e che a muoverlo, a motivare la sua esistenza ora è la vendetta, non dice molto di più. Potrebbe essere un principe ma lo si lascia all'immaginazione del lettore visto che nulla da questo punto di vista viene svelato. Così come niente viene svelato in merito a quel cavaliere così abile e astuto che lo ha preso sotto la sua ala protettrice. Lo ha mandato qualcuno a cercare quel ragazzo? Perché non lo tratta semplicemente da schiavo ma lo aiuta nella sua crescita, giorno dopo giorno, da ragazzo acerbo in giovane uomo?
Ser Nemo sa perfettamente di aver acquistato un agnellino e il suo obiettivo è quello di tirare fuori da lui il lupo che si cela dietro la luce che ha visto nei suoi occhi.
Per tutto il racconto si narra la formazione impartita, con metodi che più si addicono alla crescita di un cavaliere, ad un ragazzo fragile e timoroso che impara dai suoi errori ed è pronto a far venire allo scoperto il guerriero che è in lui.
Tre anni. La formazione è lunga tre anni e la narrazione a tratti è piuttosto ripetitiva visto che non si racconta altro che non siano scontri, ferite, attacchi da parte di briganti...
Ho avuto l'impressione che la storia, seppur inserita in un'ambientazione medievale, fosse una sorta di trasposizione di The karate kid... mi è sembrato di dare a Cedrik le sembianze di un giovane Daniel LaRusso che vuole imparare a combattere ma che quasi non si rende conto degli insegnamenti che gli vengono impartiti dal suo maestro con "dai la cera" - "togli la cera"... i più giovani non sanno cosa intendo dire ma chi ha superato gli 'anta magari lo sa! Ecco, ho avuto quell'impressione. E verso la fine ho anche letto tra le righe un po' di Rambo con ferite ricucite con ago e filo così a freddo... insomma, qualche deja-vu.
Ma... sono indulgente.
Molto indulgente perché la scrittura mi è comunque parsa scorrevole e mi è piaciuta ed essendo anche una penna femminile che parla di combattimenti, di cavalieri, di addestramento, di medioevo... l'ho gradita ancora di più perchè solitamente mi sono imbattuta in autori, non autrici, alle prese con questi argomenti. E negli scrupoli di coscienza che emergono in Cedrik in alcuni momenti ho letto sensibilità femminile...
E' una scrittura acerba, non posso certo definirla matura e mi auguro che l'autrice non me ne voglia: mi sembra molto promettente soprattutto trattandosi di un'idea strutturata in una serie (il finale non è un finale... ma un to be continued) e malgrado la trama un po' piatta, malgrado la descrizione di tre anni di addestramento, malgrado la faccia di Daniel San sul corpo di Cedrik devo dire che sono curiosa di conoscere meglio questo personaggio, capirne le origini e gli obiettivi oltre alle potenzialità.
Una lettura senza pretese, adatta a giovani lettori (è un libro per ragazzi) e ma non a chi sia troppo esigente dal punto di vista dell'ambientazione storica (che praticamente non c'è se non per brevissimi accenni) o dal punto di vista della personalità dei personaggi che - me lo auguro - verranno fuori sul lungo termine.
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Il risveglio del lupo
Barbara Repetto
178 pagine
7.90 euro copertina flessibile - Kindle Unlimited
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