sabato 9 giugno 2018

Se ti accorgessi di me (S. H. Roat)


Ho bisogno di qualcosa che mi ricordi che io esisto al di fuori di internet e che qualcuno, nel mondo reale, mi voglia qui più di quanto i miei follower mi vogliano lì.
No, non è un'assurdità. Nell'epoca dei social non è poi così strano sentire frasi di questo tipo. Leggerle in un libro lo è ancora meno soprattutto nel caso in cui, come Se ti accorgessi di me, narra la storia di un'adolescente dei tempi moderni che è alla prese con una grande sfida: superare le proprie paure e affermare se stessa per quello che è.

Vicky è il suo nome. Ha sedici anni e lotta contro quella che potremmo definire sociopatia o ansia sociale. Ne soffre al punto da provare dolore fisico per la paura di avere gli occhi addosso da parte delle persone che le stanno accanto, da avere difficoltà motorie quando le viene richiesto di parlare o, semplicemente, le viene rivolta la parola. Solo con la sua amica Jenna riesce a superare queste paure: è l'amica di sempre, quella che l'ha sempre sostenuta e le è stata accanto nonostante tutto. Solo con lei riesce ad ammettere le sue difficoltà: Vicky non lo fa nemmeno con i suoi. Con sua madre, in particolare, ha un rapporto che definirei di opportunità: sente di non essere all'altezza delle sue aspettative e cerca di mostrarsi ai suoi occhi come lei vorrebbe vederla. Ma mente. Costantemente. Mente sapendo di mentire e sapendo che, solo in questo modo, sua madre potrà trovare in lei qualche cosa che non sia un disastro assoluto.
Quando, però, Jenna si trasferisce con la sua famiglia, qualche cosa cambia. Nonostante i contatti continui tramite telefono, le cose non sono più le stesse e Vicky si sente più esposta che mai. 
Per difendersi, in qualche modo, crea un'identità falsa su Instagram: @vicurious diventa così famosa da dare a Vicky una specie di vita parallela che, comunque, va gestita. Da questa nuova finestra sul mondo Vicky si accorge che ci sono tante persone che vivono le sue stesse difficoltà e, contro ogni sua aspettativa, @vicurious diventa un'ancora di salvataggio per molti. Crea una spirale di accettazione e gentilezza, tanto da iniziare a sentire, nella vita reale, gli effetti di ciò che lei cerca di fare nella rete: vedere chi sente di essere invisibile, esserci per chi crede di essere solo.

Eppure... questo non basta. Non basta perchè Vicky si rende conto di aver, sì, aiutato molti nella vita virtuale ma di non esserci state per la sua amica in un momento di difficoltà reale. E questo fa indubbiamente riflettere: la vita è fuori dalla rete, nella vita di ogni giorno c'è chi aspetta una carezza o un sorriso, un semplice ciao. Non bisogna perdere la cognizione della realtà soprattutto quando il virtuale tende a dominare su tutto.

Vicky potrebbe essere un'adolescente qualunque. Anche la nostra vicina di casa, nostra nipote o nostra figlia. E' una ragazza fragile, sofferente, che vorrebbe tanto superare le sue paure ma che non ce la fa. Ciò che più mi ha sconvolta di questa storia è il pensiero che possa essere una situazione molto comune, ai nostri tempi. Ed anche il pensiero che tutto ciò possa accadere sotto lo sguardo di un genitore mi ha messo paura. Perchè la mamma di Vicky, pur rendendosi conto che c'è qualche cosa che non va in sua figlia, non riesce ad individuare il tipo di malessere che la attanaglia. La considera timida, ma il peso che la opprime è qualche cosa di diverso.

Tra i personaggi che interagiscono con la protagonista (che è la figura dominante, inutile dirlo) quello che ho amato di più è quello di Lipton. E' un coetaneo di Vicky, suo compagno di classe che diventerà importante nella sua vita. E' un ragazzino timido, preso in giro dagli altri per i suoi modi di fare, un ragazzo carino, dolce ed attento. Un ragazzino che non si lascia scoraggiare dai muri che Vicky tenta di costruirsi attorno e che le sarà di grande aiuto.

E' un libro che si legge tutto d'un fiato e che suggerisco agli adolescenti ma anche agli adulti per riflettere un po'. 

Con questa lettura partecipo  alla Challenge Di che colore sei? in quanto titolo suggerito per lo spicchio azzurro.
Partecipo inoltre alla VisualChallenge in quanto in copertina compare una coppia, utile per questo mese di gara.

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