domenica 4 febbraio 2018

Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop (F. Flagg)

E' nei ricordi di Virginia Threadgoode che continuano a vivere i tanti personaggi che sono passati per il Caffè di Whistle Stop. Sono vivi nel suo cuore e nella sua mente che, a dire il vero, inizia a fare fatica a distingure quale sia il presente e quale sia il passato.
Virginia vive in una casa di riposo e, negli ultimi tempi, attende con ansia la visita di Evelyn che ama starla ad ascoltare e la coccola con tante prelibatezze da mettere sotto ai denti. Tra le due donne si crea un legame che mi ha intenerita e mi ha fatto pensare - oramai credo di essere ripetitiva visto che mi capita ogni volta che c'è di mezzo un protagonista anziano - a mia nonna. 
Quando una signora anziana inizia ad aprire le porte del cuore e torna a dare vita ai ricordi di un tempo non si sa a cosa si va incontro. Evelyn se ne rende conto quando si trova in mezzo a storie di tante persone, accomunate in un modo o nell'altro, ma ognuna con il suo carattere, le sue debolezze e qualche cosa da raccontare.
Il libro Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop era da tempo nella mia wish list ma non ho mai trovato il momento adatto per leggerlo. Poi, partecipando alla Challenge  Di che colore sei? dove l'ho trovato come libro consigliato valido per la gara mi sono resa conto che il momento era arrivato.
 
La narrazione si struttura in due piani temporali. Da una parte c'è Virginia che racconta (e siamo tra il 1986 e il 1988) storie che arrivano dal passato. Dall'altra c'è il salto indietro nel tempo, fino agli anni '30. In ogni capitolo sono riportate le date e c'è anche un terzo piano narrativo che arriva da pagine del Giornale della Signora Weems che, sempre negli anni '30, regala delle piccole chicche. Piccole pillole di vita quotidiana che si sommano al racconto degli '30 ed ai ricordi di Ninny (alias signora Threadgoode).

Da tutto ciò prende le mosse un racconto intenso, commovente, dove si stringono forti legami. Tanto forti da essere difesi in ogni modo e tanto intensi da far male, a volte. E' un racconto in cui l'amicizia si esprime nei modi più impensabili e dove i personaggi commettono errori di cui, poi, saranno consapevoli cercando di porvi rimedio. E' una storia di allontanamenti, di ripensamenti, di amore, di paura, di coraggio. Sì, anche di coraggio in più d'una occasione.

E' uno spaccato di vita che pullula di personaggi (sono davvero tanti, inizialmente nemmeno semplici da inquadrare) e che mette in risalto la difficile convivenza - all'epoca - tra bianchi e neri.

Quelli che ho preferito sono Evelyn e Ninny, più di quanto non mi siano piaciute le due proprietarie del Caffè cui si fa riferimento in copertina. 

Ho molto apprezzato la cura che l'autrice mette nelle descrizioni sia dei personaggi che degli ambienti. Riesce a raccontare con leggerezza anche le situazioni più difficili ed ho molto apprezzato la presenza di personaggi che sono capaci di venire fuori anche dalla situazione più difficile con eleganza e con tatto.

Ninny è dolcissima. Mi sembra di vederla con le mani raggrinzite per via dell'età ma con gli occhi che brillano dalla gioia di avere qualcuno a cui raccontare la propria storia e quella di persone a lei care.
Evelyn, da parte sua, trova in lei un'amica che saprà rincuorarla nei momenti più difficili. Quello tra le due donne diventerà un appuntamento fisso a cui nessuna delle due vuole rinunciare. Evelyn si trova a fare i conti con una vita che non la soddisfa e mi ha molto colpita la descrizione della sua insoddisfazione, dei suoi tormenti. Trovo che sia molto efficace così come lo è quella di Ninny che, in più d'un passaggio, tocca davvero il cuore con il suo modo di fare, di raccontare con delicatezza anche episodi dolorosi.
Ci scappa anche un sorriso, di tanto in tanto e una volta terminato il libro mi sono sentita più ricca, come se quei ricordi avessero davvero arricchito anche me.

Avevo sentito pareri molto favorevoli in merito a questa lettura e confermo che si tratta di un bel libro, bel scritto, strutturalmente funzionale e capace di trasmettere sensazioni a fior di pelle.
Bello.

Con questa lettura partecipo anche alla  Visual Challenge in quanto nell'edizione che ho avuto tra le mani io in copertina è raffigurata una casa che è uno degli oggetti indicati per il mese di febbraio.

3 commenti:

  1. sembra interessante!
    Comunque ho fatto un giro veloce nel tuo blog e mi piace... Mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi!

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  2. Anche a me era piaciuta molto ed, infatti, dopo la prima volta a vent'anni, l'ho riletto altre due!

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