Una lettera può cambiare tutto quello che credevi di sapere? Certo che sì! Tanto più quando riguarda la tua vita, le tue origini, la storia di qualcuno che non ti ha mai raccontato tutta la verità.
Il libro dei ricordi perduti mi ha emozionata.
Roberta lavora in una libreria ed oltre ad amare i libri, ama conservare tutto ciò che essi celano: biglietti, lettere, appunti, piccoli pezzetti carta. Quanto le arriva tra le mani una valigia con oggetti appartenuti a sua nonna Dorothea, pluricentenaria, trova anche una lettera. E' la lettera di suo nonno Jan ma i conti non tornano. Ciò che lei sa dei suoi nonni non coincide con quello che legge. Date e circostanze non coincidono. Questa cosa la incuriosisce e la turba allo stesso tempo tanto da portarla sulle tracce di quella che dovrebbe essere la verità sui suoi avi.
Roberta lavora in una libreria ed oltre ad amare i libri,
ama conservare tutto ciò che essi celano: biglietti, lettere, appunti, piccoli
pezzetti carta. Quanto le arriva tra le mani una valigia con oggetti
appartenuti a sua nonna Dorothea, pluricentenaria, trova anche una lettera. E'
la lettera di suo nonno Jan ma i conti non tornano. Ciò che lei sa dei suoi
nonni non coincide con quello che legge. Date e circostanze non coincidono.
Questa cosa la incuriosisce e la turba allo stesso tempo tanto da portarla
sulle tracce di quella che dovrebbe essere la verità sui suoi avi.
Il libro si apre proprio con il testo di una lettera: è
firmata da Jan Pietrykowsky, nonno di Roberta. E' una lettera trovata
all'interno di un'edizione del 1910 del libro I progressi del bambino. Dalla
valle della distruzione alla gloria eterna. Un volume che Roberta trova
proprio dentro a quella valigia.
Sua nonna, con i suoi alti e bassi, con i suoi momenti di
smarrimento alternati ad attimi di lucidità, potrà aiutarla. Ora, poi, che sta
perdendo anche suo padre per via di una letale malattia, chi potrà rispondere
ai suoi interrogativi?
Nel tentativo di dare un senso a quelle parole che si è
trovata a leggere, Roberta verrà a conoscenza di una verità a lei sconosciuta e
capace di minare le sue certezze.
Le due storie, quella di Roberta e quella di Dorothea,
proseguono parallele.
Due donne molto diverse l'una dall'altra, con storie
altrettanto diverse ma che hanno in comune molto più di ciò che si potrebbe
pensare.
Delle due storie quella che ho preferito è stata, senza
ombra di dubbio, quella di Dorothea che è la vera protagonista del romanzo. E'
una donna forte. Vive all'epoca della seconda guerra mondiale e la lettera
trovata da Roberta è datata febbraio 1941. A quell'epoca già molto era
successo. Si tratta di una lettera con cui si chiude qualche cosa.
Proponendo la narrazione su due piani temporali, l'autrice
offre una formula non proprio originale - spesso capitano romanzi con
narrazione al presente ed al passato, per dare conto di due storie che, in un
modo o nell'altro, si influenzano - ma è una storia particolare che mi ha
tenuta incollata alle pagine.
Ammetto di avere un debole per le storie di nonnine che mi
ricordano la mia. Mentre leggevo la storia di Dorothea, i suoi amori, le sue
passioni, le sue paure e le sue sofferenze è stato inevitabile pensare alla
mia, di nonnina. E mi pento di non aver mai voluto sapere di più della sua
vita, di non averle mai chiesto più di tanto. Non voglio dire che la sua storia
sia paragonabile a quella del romanzo ma, mettendo insieme dei frammenti di
ricordi che ogni tanto condivideva con me, mi sono resa conto di conoscere poco
la sua vita di giovane donna, di fidanzata, di giovane madre.
Chiusa questa parentesi personale, la storia di Dorothea mi
ha commossa. Il suo è un amore che non le ha risparmiato sofferenze ma è anche
una storia di una maternità sofferta e tutt'altro che semplice. E' la storia di scelte importanti e coraggiose.
La sua storia con Jan è già
di per se un romanzo e l’epilogo mi ha commossa, soprattutto quando è lei, la
vecchietta, che tira le somme e decide che è arrivato il momento di raggiungere
il suo amato.
L’avrei stretta forte forte anche io tra le braccia se fossi
stata al posto di Roberta.
Ho letto questo libro in chiusura della Challenge La ruota delle letture per l'obiettivo LA LUNA NERA. Credo di non aver sbagliato nel riconoscere la copertina che, a dire il vero, è differente da quella dell'edizione che ho avuto io - l'ho ordinata in libreria e si è fatta anche attendere parecchio, tanto da indurmi a leggere il libro in meno di due giorni e sul filo di lana rispetto alla gara - visto che si tratta dell'edizione più recente.
Ebbene, ringrazio Laura e Laura per avermi permesso di chiudere l'esperienza con questa Challenge con un bel libro. Ne avevo proprio bisogno!
Sembra interessante^^ poi lo cerco sul Kindle e leggo l'estratto.
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