Storia d'amore un tantino prevedibile ma libro piacevole ed
anche con qualche colpo di scena.
Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato) è un libro che ho
letto in fretta e che mi è molto piaciuto. Amicizia, amore, un pizzico di
mistero ed anche un po' di giallo: il tutto, proposto in chiave moderna con
riferimenti ad elementi attuali come può essere Harry Potter e libri
recenti come Open o Io sono Malala.
Leo - si chiama Agnese ma Leo è il nomignolo
che si è conquistata con la sua chioma leonina - è un personaggio moderno che
parte con una sofferenza insormontabile in corpo ma ritrova la voglia di vivere
e di sorridere quasi per caso. Chiusa nella sua corazza, quando dopo la morte
di sua madre si trova a vivere in un luogo che non le appartiene, lontano dalla
sua città e immersa nella natura, tenta di chiudersi ancora di più a riccio ma
si imbatte in qualcuno che non le permette di farlo.
Adelchi, è lui quel qualcuno: un amico caro, solare,
intelligente capace di capirla ed amarla con intensità. Un amico che ogni
ragazza vorrebbe avere: tenero e divertente, spontaneo e fresco nel suo
atteggiamento di un po' più che amico.
E poi c'è lui, il dottor Aleardi. Marco. Più grande
di Leo, con più di dieci anni di differenza, è il sostituto di suo padre in
qualità di medico e si trova a condividere con lei gli stessi spazi. La
storia inizia così. O meglio, il libro si apre con lei che scrive una lettera
al suo prossimo marito. Una lettera che resta in sospeso perché, poi, partono i
ricordi. La narrazione è particolare visto che l'autrice propone dei salti
temporali proposti da un momento all'altro e lasciando anche dei discorsi
sospesi, quasi come se si volesse lasciare al lettori una certa autonomia
nell'intuire il prosieguo. Invece no, ciò che viene lasciato in sospeso in coda
ad un capitolo viene poi ripreso e sviluppato quando meno te lo aspetti.
Il personaggio che ho amato più di tutti è senza dubbio
Adelchi. Un ragazzo che all'apparenza potrebbe spiazzare per via del suo
aspetto bizzarro ma che dimostra di avere un gran cuore oltre che una grande
intelligenza ed un'accurata preparazione. E' un ragazzo estroverso e mai sopra
le righe, tranne che nel vestire o nell'indossare catene ed orecchini vistosi.
Ma sappiamo bene che non si può giudicare una persona dall'aspetto ed Ade ne è
la dimostrazione. Ha una considerazione dell'impegno scolastico diversa da
quella di Leo, è sempre pronto ad aiutarla, affettuoso, attento, tenero e
dolce. I due sono accomunati dall'età e dal fatto di vivere in una zona di
campagna che, però, vivono in modo differente. Sarà Ade che insegnerà a Leo a
godere delle piccole cose e ad apprezzare il miracolo della natura che si
manifesta in un tramonto, in una piantina che cresce, in un albero agitato dal
vento.
Le descrizioni che l'autrice offre degli ambienti in cui i
due ragazzi vivono sono molto efficaci e quel tocco di romanticismo che emerge
dal racconto non è affatto mieloso o eccessivo, così come non lo sono i momenti
di intimità che vengono narrati con dolcezza e delicatezza, seppur nella loro
intensità. Sembra un controsenso ma spero di essermi spiegata. Un bacio
leggero, un caldo abbraccio, mani che scorrono frementi lungo la schiena non
sfociano mai nella volgarità o nell'eccesso eppure trasmettono appieno le
emozioni provati dai protagonisti.
Ma Ade e Leo sono accomunati anche da qualcosa di più
profondo. Sono entrambi orfani - di padre lui, di madre lei - ed ostaggio di
una sofferenza silenziosa, discreta ma profonda come quelle che solo la morte
di un genitore può provocare.
A tal proposito si alimenterà anche un giallo su cui la
ragazza cercherà di fare luce....
Il fatto che l'epilogo della storia d'amore sia prevedibile
non mi ha disturbata affatto. Ho apprezzato il libro nell'insieme e sono
contenta di averlo letto. Lo suggerirò con calore.
Un piccolo dettaglio che ho notato, solita pignoleria.
All'inizio Adelchi mostra il cellulare spento e subito dopo si dice che mette
le cuffiette per sentire musica dallo stesso cellulare.... piccola
incongruenza.
Letto in e-book, per fortuna non mi sono imbattuta nei
soliti strafalcioni che mi portano ad amare sempre meno il passaggio dal
cartaceo al dispositivo moderno.
Con questa lettura partecipato alla Challenge From Reader to Reader 2.0 in quanto è uno dei titoli suggeriti. Per me è la prima lettura utile per la challenge nel mese di settembre.
Inoltre, partecipto alla Challenge La ruota delle letture per l'obiettivo CUCCIA LIBROSA - un libro recensito da La biblioteca di Eliza.
Sarà anche una lettura leggera, però l'entusiasmo con cui lo racconti è contagioso!!
RispondiEliminaEh sì. Mi è piaciuto soprattutto perchè non è così sdolcinato come avevo immaginato dalla copertina e dal titolo.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaGrazie Stefania.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'incongruenza: il libro ha goduto di un macroediting, di un microediting e di una accurata correzione di bozze da parte di due editor. Solo tu te ne sei accorta.
Bravissima.
Ciao Virginia. Che piacere leggerti qui dalle mie parti!!!
EliminaChissà, potrei avere un futuro come correttore di bozze ;-)
Complimenti ancora per il bel libro.