venerdì 22 settembre 2017

Tempi duri per i romantici (T. Fusari) - Venerdì del libro

Il tempo non può cancellare un grande amore. Anche se è un amore d'infanzia, nato tra un pizzicotto e la sbucciatura di un ginocchio, tra un pacchetto di patatine sgranocchiate davanti ad un film ed uno zaino troppo pesante per spalle esili.
Il tempo non può cancellare le emozioni, le aspettative, le promesse. Non le cancella, anche se poi ci si può mettere di mezzo la distanza - soprattutto se improvvisa - a scompigliare le carte.

E' quello che è accaduto a Stefano ed Alice: vicini di casa, amici da sempre, legati da un sentimento più forte di una semplice amicizia e, seppur nell'ingenuità dei loro 12 anni, si promettono di non lasciarsi mai o, per lo meno, di ritrovarsi per realizzare insieme i propri sogni.
Un mattino, però, Stefano bussa alla porta di Alice e nessuno risponde.
Nessuno risponderà per giorni e giorni. Altrettanti giorni passeranno, mesi ed anni. Stefano non l'ha dimenticata anche se nel suo presente non c'è più spazio per lei. Nella sua mente e nel suo cuore, però, Alice è viva più che mai e quando, finalmente, si decide di andarla a cercare, scoprirà di essere sempre stato tanto vicino al ritrovare quell'amore di un tempo. Ci prova, Stefano. Parte e la raggiunge avendo pochi, pochissimi elementi utili per arrivare a lei. Quei pochi che, però, gli basteranno per ritrovarla e per accorgersi di quanto sia cambiata.

Ma è davvero così, o è la corazza che Alice indossa ogni giorno per difendersi dalle prove che la vita le ha messo e continua a metterle davanti?
Davvero non c'è più Stefano nei suoi pensieri? Lo ha dimenticato come un ricordo poco importante, eliminato come una vecchia ciabatta inutilizzabile? 

Stefano ed Alice mi hanno emozionata.
Mi ha emozionata Alice con il suo tentativo di respingere l'amore di un tempo.
Mi ha emozionata Stefano con il suo modo così autentico di aprire se stesso a quella bambina che ora ritrova, a 22 anni, in un corpo di donna. 

Troppo bello per essere vero, mi sono detta in diversi passaggi.
Troppa felicità ritrovata con troppa facilità.

Devo dire che Stefano mi è sembrato troppo romantico per essere vero poi mi sono detta che già dal titolo avrei dovuto capire che il romanticismo avrebbe avuto una parte importante nella storia per cui ci poteva stare. Così, ho abbonato a Stefano alcuni eccessi che, secondo me, nella realtà difficilmente si verificano (o solo in qualche sporadica eccezione) ed ho anche perdonato all'autore di non aver fatto cenno all'epilogo di un aspetto importante della vicenda. Stefano si trova davanti agli occhi un'Alice diversa. Un'Alice che lavora in un ambiente tutt'altro che rispettabile e che non ci pensa due volte a fare uso della micidiale polverina bianca tanto di moda in certi ambienti. Ebbene, mentre più volte l'autore parla di questa sua abitudine, improvvisamene non se ne fa più cenno come se la cosa non fosse stata più detta. Ecco, è un dettaglio ma mi sarei aspettate maggiore approfondimento su questo punto anche solo per far capire che non si trattava di una vera e propria dipendenza.
L'ho perdonato, perchè anche io avrei voluto essere Alice nel trovare un amore così: un passato in comune che torna vivo più che mai in un presente in cui entrambi, soli e lontani dall'amore vero, rischiavano di perdersi. 

Di Stefano ho molto apprezzato il coraggio. Tempo fa, leggendo il libro Per voce sola della Tamaro mi è rimasto in mente un passaggio che richiamo perchè, secondo me, molto pertinente: l'amore richiede forza. Bisogna essere coraggiosi per amare.
Stefano mi ha confermato quanto ciò sia vero. Stefano ha il coraggio di amare. Ha il coraggio di partire, di lasciare tutto, di ricominciare. Questo mi ha fatto riflettere molto anche a livello personale, in merito a circostanze che non sto qui a raccontare ma l'ho ammirato per questo. Ha avuto quel coraggio che io credo di non aver avuto in passato. Vabbè, questo non c'entra. E' solo per dire che ho sentito quasi sotto la mia pelle la storia di Stefano e di Alice con un epilogo di cui avevo un vago sentore ma che non volevo prendere come ipotesi. Troppo bello per essere vero, dicevo...

E' un libro che si legge in fretta. Scritto in modo scorrevole, con ironia, divertente ma mai sopra le righe, con passaggi scanzonati ma che propone una storia molto profonda ed un amore grande. Quell'amore che auguro a tutti di vivere anche se a nessuno auguro lo stesso epilogo.

Con questo libro, che suggerisco per questo Venerdì del libro, partecipo alla Challenge From Reader to Reader 2.0.
Partecipo inoltre alla Challenge La ruota delle letture per l'obiettivo STANZA LIBROSA, libro recensito da La Libridinosa nel 2016 o nel primo periodo del 2017.

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