Le indagini sono due. Una delle quali si rivelerà
per Rocco molto, molto dolorosa.
La prima riguarda la morte di Sofia Martinet, trovata cadavere nel suo appartamento, colpita da un oggetto pesante. Tutto porta verso una precisa direzione ma l’intuito del vicequestore dice qualche cosa di diverso. Un delitto passionale? La donna aveva 70 anni, potrebbe essere a quell’età un delitto passionale? E perché no… l’amore (così come l’odio, il risentimento, la gelosia) non hanno mica un’età… ma le indagini portano ad indagare sul figlio della vittima accanto al quale, però, si piazzano dubbi relativi a qualche cosa che potrebbe essere stato scatenato, in altri, da un articolo scritto dalla donna – che era una studiosa piuttosto nota – a discapito di qualcuno. Le indagini portate avanti da Schiavone, con il suo solito stile a tratti irriverente, porteranno in una direzione inaspettata.
Ma non è questo che lo sconvolge. No. È un’altra indagine a gettarlo nella disperazione più assoluta. Un’indagine che innanzitutto lo fa piombare nel suo passato, riportando alla memoria fatti e vicende che i lettori conoscono bene e che lo hanno toccato molto, molto da vicino. Un’indagine che coinvolge, in un modo o nell’altro, anche un suo caro amico.
Non è stato un uomo granchè fortunato, Rocco, nella sua vita. Negli affetti, in particolare. Dopo la morte di Marina la realtà dei fatti gli infligge un colpo che lo stende, al tappeto – per usare un’immagine da ring – con un KO dal quale non sa bene come potersi riprendere.
Nelle more del racconto di entrambe le indagini si insinuano anche vicende personali di alcuni dei personaggi che sono più vicini a Rocco, all’interno della sua stessa squadra ed è bello aggiungere nuovi tasselli a quelli che già nei volumi precedenti l’autore ha offerto ai lettori per avere un quadro d’insieme.
Ieri sera, a una ventina di pagine dalla fine di Vecchie conoscenze, mi è venuta voglia di vedere la serie tv che l’ha avuto come protagonista. Io non amo la tv e non l’avevo mai vista… stavolta, però, è scattato qualcosa ed ho iniziato dal principio, da quel Pista nera che mi aveva fatto conoscere un personaggio molto particolare, tutt’altro che limpido nel suo modo di fare e di essere, profondamente toccato nell’anima da solchi profondi lasciati da un grande dolore. Quell’uomo che ho ritrovato, con piacere, tra le pagine e che cercherò ancora, leggendo il volume successivo.
Inutile dire che è un libro consigliato ma iniziando a leggere
in ordine la serie perché se è vero che i casi sono autoconclusivi, le vicende
personali, i legami, gli affetti, i precedenti vanno letti nel giusto ordine per avere un quadro completo che, altrimenti, mancherebbe.
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Vecchie conoscenze
Antonio Manzini
Sellerio editore
416 pagine
12.75 copertina flessibile, 9.99 Kindle
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