Sincera,
sincera? Sì, come lo sono sempre.
Se non fosse stato per mia figlia non
avrei mai comprato il libro di Giorgia Soleri. Abbiamo partecipato ad
un incontro di presentazione (io per mera curiosità ma scarso interesse a
dire il vero) presso il Centro di Aggregazione Giovanile del mio
territorio e mia figlia mi ha chiesto di comprarlo. Il mio scarso
interesse era dovuto a due ordini di motivi: 1 – non sono una grande
esperta di poesie e mi sono imbattuta in troppi fenomeni “da social” 2 –
ho sempre pensato che il suo personaggio fosse costruito ad hoc per far
audience e sfruttare, anche se in modo indiretto, il suo legame con il
bel fidanzato che tutti noi (ma sarà vero?) conosciamo.
Va
detto che durante la presentazione non ha mai fatto riferimento alla
sua situazione amorosa ne’ ha fatto riferimenti a problemi fisici per i
quali è finita su tutti i giornali ed anche in tv. Per capirci, è uscita
dalla sala dicendo “…è la prima volta che non parlo di figa”. Si può
dire? Lei lo ha detto, davanti ad una platea di giovani per cui… la sua
licenza poetica, diciamo così, mi autorizza a fare lo stesso… bho, non
so. Lasciatemelo passare!
Il
libro è strutturato in diverse sezioni che danno voce alla storia di
un’esistenza travagliata per un sacco di motivi. È la voce di una
giovane donna che mette su carta la sua disperazione, la sua difficoltà
di vivere, i suoi limiti, le sue paure, i suoi dolori ma anche la sua
speranza.
Non
ho nessuna competenza per dare un giudizio dal punto di vista poetico
ma ho avuto l’impressione che molti riferimenti possano essere
decisamente comuni ai giovani di oggi. Quella difficoltà di vivere credo
di poterla ritrovare sui margini dei libri di scuola di tanti
adolescenti che, magari, non hanno avuto la sua stessa opportunità di
arrivare ad una casa editrice.
Non intendo sminuire il suo lavoro, per
carità.
Dico solo che trovo considerazioni piuttosto sfruttate,
ovviamente rese a modo suo, che non mi hanno impressionata più di tanto.
Forse di tutte le poesie che ho letto ne salverei una:
“Mi
infastidisci/come un granello di sabbia/nella scarpa./Eppure sei ricordo
di mare/profumo di salsedine/spensieratezza/adesso però/esci dalla mia
scarpa,/ sparisci.
Giusto per rendere l’idea.
Tornassi indietro, mi spiace, ma il libro proprio non lo ricomprerei…
Ps.
nelle poesie che descrivono amplessi non è proprio possibile non far
volare la fantasia a lui... e lei passa decisamente in secondo, terzo
piano.
***
La signorina Nessuno
Giorgia Soleri
Vallardi Editore
208 pagine
16.90 euro copertina flessibile, 9.99 Kindle
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