sabato 9 ottobre 2021

Un'amicizia (S. Avallone)

...la verità è che il lutto per un'amicizia finita non si risolve. Non c'è modo di curarlo, rielaborarlo, chiudere e andare avanti. Rimane lì, piantato in gola, a metà tra il rancore e la nostalgia.

Non potrebbero essere più diverse Elisa e Beatrice. Fisicamente, caratterialmente, in fatto di scelte. Eppure la loro è una di quelle amicizie che sembrano destinate a durare per sempre tanto sono saldi i legami che si stringono giorno dopo giorno tra loro. Sono due solitudini che si incontrano: una frase sfruttatissima, questa, ma che calza a pennello nel caso di queste due amiche che diventano l'una la spalla dell'altra e che sanno di essere tali ritagliandosi ognuna un ruolo ed una posizione diversa in questa amicizia.

Ma non dura per sempre perché è con questa consapevolezza che si apre il libro. 

Il racconto parte da un presupposto di fondo: sono passati tredici anni da quando quel legame si è spezzato. Il lettore lo sa già, in partenza. Elisa e Beatrice non sono più due ragazzine ma due donne che non sanno più niente l'una dell'altra. O meglio... Beatrice non sa più niente di Elisa (questo è quanto l'autrice fa pensare ai lettori) perché quest'ultima, invece, sa bene che quella ragazza dalle grandi aspirazioni, così sicura di se' e pronta a mordere la vita è diventata un personaggio pubblico che appare sulle copertine delle riviste, che ha milioni di followers sui social e che racconta, ogni giorno, la sua vita a suon di scatti.

Il racconto di quell'amicizia è molto dettagliato ed intenso. L'autrice aiuta il lettore a conoscere due solitudini fornendo dettagli relativi a rapporti familiari, fragilità, aspirazioni, amori, passioni, legami più o meno forti e, ovviamente, descrive il percorso che le due ragazzine fanno prima avvicinandosi poi consolidando sempre di più un rapporto che dà la sensazione di togliere il fiato, in alcuni momenti. 

Dal punto di vista temporale siamo a cavallo di quella che sarà la rivoluzione legata alle nuove tecnologie ed anche questo, l'uso di internet, l'avvento delle chat, dei social avrà un ruolo fondamentale non solo nel rapporto d'amicizia tra le protagoniste ma complessivamente nella storia in quanto tale.

Siamo stati tutti adolescenti ed abbiamo vissuto, in modo più o meno intenso, rapporti d'amicizia che ci hanno permesso di ritrovarci in ciò che lega le due ragazze. I primi amori, le prime bravate, i sogni: chi non ha avuto un amico o un'amica con cui condividere tutto ciò? Poi il tempo ha fatto il suo corso ed a ripensarci oggi tante di quelle amicizie, anche le più speciali, sono finite e sono state archiviate per fare posto ad altro. Questa storia mi ha fatto pensare molto all'adolescente che sono stata, a come ho vissuto le mie, di amicizie, a quanto ho dato e quanto mi hanno dato, a cosa è rimasto. Alla luce della storia e delle riflessioni che questa lettura hanno alimentato non so dire se il finale mi sia piaciuto oppure no. Non so dire se mi aspettassi qualche cosa di diverso. O se fosse più giusto qualche cosa di diverso. Chissà dire, poi, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato in un rapporto a due? Quando si commettono errori... chi può dire chi si trova nel giusto e chi, invece, ha sbagliato?

Lo stile dell'autrice mi ha catturata e mi ha coinvolta. Cita molti testi della letteratura e mai a sproposito, mai in modo spocchioso. Ho molto apprezzato, nelle ultima pagine, un elenco di tutti questi titoli.

Il profili psicologici delle protagoniste (ma anche quelli di qualche personaggio secondario) sono molto accurati e ben resi grazie anche alla scelta di parole e frasi che arrivano dritte al cuore. Mi sono trovata tra le mani una storia intensa, complessa e che si chiude con un interrogativo che mi ronza ancora per la mente:

La vita ha davvero bisogno di essere raccontata, per esistere?

***
Un'amicizia
Silvia Avallone
Rizzoli
444 pagine
19.00 euro copertina flessibile, 10.99 Kindle

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