Originale la grafica, originale l'idea, originale la scrittura.
SINcera, senza cera (quando le imperfezioni delle statue di marmo erano corrette con la cera). Geniale l'idea di un titolo così come particolare è lo sviluppo della storia.
Una storia di riscatto e di miseria. Questo ho pensato. Il riscatto è quello che cercano gli dei dell'Olimpo che si sentono dimenticati dagli uomini sulla terra e cercano un modo per far valere la loro autorità e riconquistare, da parte loro, la stima perduta. La miseria è quella umana, quella che nasconde dietro ad un velo di bugie vite diverse, vite nelle quali la verità, quella pura, porterebbe verso direzioni inimmaginabili.
Nel momento in cui gli dei - oramai annoiati e senza potere, occupati solo a bisbocciare senza troppa soddisfazione lontani e dimenticati dal mondo umano - si rendono conto che è necessario fare qualcosa per cambiare questo stato di cose, l'idea arriva impietosa e devastante: costringere gli umani a momenti di verità assoluta. Per fare questo ognuno degli dei sceglie una play list che arriverà alle loro orecchie umane scompigliando le carte.
Zeus, Athena, Poseidon, Apollo, Ares, Demetra, Afrodite, Efesto, Dionisio, Hermes, Ade, Artemide, Hera: sette canzoni per ognuno, da spedire sulla terra. In diverse nazioni, ad umani di diversa età e di diversa estrazione sociale.
Cosa potrebbe accadere è presto detto visto che vengono proposte le immagini degli umani che ascoltano quelle melodie e si sentono spinte a comportarsi con sincerità.
Il risultato non è sempre dei più entusiasmanti ma non era forse questo l'obiettivo? Quello di far emergere la vera natura dei rapporti umani per svelare, alla fine, il dominio degli dei e portare gli umani all'originale adorazione oramai perduta?
Quando, però, la situazioni rischia di andare fuori controllo gli dei si rendono conto che non è possibile esercitare un potere se non si è capaci di controllarlo.
E poi, le bugie - anche le più piccole, quelle dette per quieto vivere - non dilagano forse anche nell'Olimpo? Gli dei sono capaci di guardarsi allo specchio e mostrarsi senza maschera?
La lettura è scorrevole, strappa un sorriso ma fa anche riflettere. Mi è sembrato che si calcasse un po' la mano sull'aspetto sessuale legato alla noia degli dei, ripetendo troppo spesso questo aspetto tanto da arrivare a noia ma sono dettagli... Credo di poter dire che sia la particolarità dell'insieme che cattura e spiazza, anche.
Il finale? Bhè... da leggere senza escludere sorprese.
Consigliato a chi cerca una lettura originale, un po' strana, particolare sia come idea che come grafica e sviluppo.
Ps. particolare anche la formula scelta per la scrittura, quella di un collettivo.
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SINcera
Fucina Okapi
Sabireditore
200 pagine
15.00 euro copertina flessibile
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