E se la sfida si spostasse dai campi di calcio milanesi al meraviglioso scenario di Central Park? Ne verrebbe fuori un incontro indimenticabile, per un sacco di motivi!
E' quanto accade alle Cipolline, la squadra di calcio allenata dal cuoco Gaston Champignon e che si trova ad affrontare un improvviso quanto inaspettato e piacevole viaggio.
Un viaggio nel quale giocatori e giocatrici - perché, lo ricordo - le Cipolline sono una squadra mista - non mancheranno di vestire i panni dei turisti con tutti i canoni che ciò richiede. Non mancheranno nemmeno, però, di allenarsi in modo originale, divertente ma in ogni caso efficace!
Anche nell'avventura dal titolo Sfida a Central Park della serie Goal i protagonisti mostrano le loro caratteristiche sia dal punto di vista caratteriale che per quanto riguarda le proprie abilità in campo. Ed anche quando rischiano di subire un colpo basso da parte di chi, invece, veniva ritenuto come un amico riescono a venirne fuori a testa alta.
Questa volta l'avventura viene spostata lontano dai campi di calcio ma la passione dei ragazzi e delle ragazze per la palla non viene mai meno.
Anche in questo caso, prima di iniziare la storia vengono presentati i personaggi in illustrazioni che sono abbinate ai rispettivi nomi per cui è possibile dare un volto ed una fisicità ad ognuno. Trattandosi di una serie, suggerisco di leggere i vari libri in ordine visto che all'avvio della storia - in questo ma credo anche che sia un discorso valido per tutti gli altri libri della seri - si fa riferimento a quanto accaduto in precedenza. La storia si regge benissimo anche senza conoscere i precedenti ma è solo avendo letto la puntata precedente che si riesce a riallacciare il discorso captando alcuni dettagli che, in caso contrario, resterebbero sospesi.
Sappiamo, ad esempio, che il ristorante dell'allenatore ha vissuto un momento poco felice per via di una concorrenza improvvisa e poco corretta. Sappiamo anche alcuni dettagli dei rapporti tra i vari membri della squadra, simpatie, antipatie, qualche punto debole... ebbene, leggendo le varie storie in ordine si riescono ad avere tutti i tasselli necessari per avere un quadro completo.
Ciò che più mi è piaciuto, di questa avventura, sono alcuni risvolti tra coppie ma non dico di più per non togliere il gusto della lettura.
Lo stile di scrittura è scorrevole e adatto ad un libro che, come questo, rientra nella collana Il battello a vapore, Piemme Editore.
Mi è piaciuto, ed è una conferma dopo aver letto un altro libro della serie, il fatto che la squadra di calcio sia mista, che ci siano ragazze che riescono a tenere testa senza problemi ai ragazzi del gruppo e non solo a loro. Mi è piaciuto anche il clima che si vive all'interno di una squadra così eterogene, anche grazie alla presenza di ragazzi che arrivano da diverse parti del mondo.
E, su tutto, ciò che mi piace di questa serie (almeno da quanto mi è parso di poter valutare fino ad ora) è la positività che viene trasmessa sul gioco di squadra, sul principio che prima di tutto debba venire il divertimento nel gioco poi tutto il resto, del sano agonismo che si basa comunque sul rispetto reciproco.
Sono storie positive. Storie che fanno anche sorridere, che dipingono alla perfezione una passione - quella per il calcio - che è comune a molti adolescenti, a molti ragazzini e ragazzine che nelle Cipolline possono ritrovarsi.
Carina anche l'idea di inserire, di tanto in tanto, un fumetto che completa la storia.
Con questa lettura partecipo alla Visual Challenge in quanto in copertina compare la neve, elemento utile per la gara in corso in questo mese di ottobre che volge verso la fine.
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