lunedì 22 ottobre 2018

La città dalle porte blu (A. Dankovceva)

Non ricordo bene come è arrivato a casa mia il libro La città dalle porte blu. Un mercatino? Un acquisto che ho del tutto rimosso? Un dono no, ne sono sicura. Più probabile una delle prime due opzioni.
Fatto sta che il viaggio di Ivan, un viaggio fantastico in un mondo fatato dell'antica Russia, mi ha incuriosita. Mi capita spesso di leggere libri per ragazzi per valutare se siano adatti o meno ai miei figli. Difficilmente metto tra le loro mani qualche cosa a scatola chiusa. Ho voluto verificare anche stavolta e devo dire, a lettura ultimata, che a mia figlia non piacerebbe per una serie di motivi.
Innanzitutto per via dei nomi - l'autrice è russa, russa l'ambientazione, russi i nomi - visto che lei predilige nomi che riesce a memorizzare facilmente.
Poi per il genere: fino ad ora non ha manifestato particolare interesse per libri in cui si sono mostri da sconfiggere, sangue che scorre, botte da orbi! Preferisce generi più romantici ed anche nei fantasy cerca sempre una vena romantica. Non credo proprio che faccia al caso suo.

E già, con la premessa, ho detto qualcosina su ciò che si trova in questo libro.
Nel dettaglio, Ivan è un ragazzino che si trova catapultato, all'improvviso, in un mondo parallelo di cui non conosceva l'esistenza. Scopre di avere origini ben diverse da quelle che da sempre gli sono attribuite e scopre anche che la sua tendenza a prendersi a pugni con i compagni al termine della scuola non dipende tanto dal suo carattere quanto dalla sua formazione visto che, così gli viene detto, è stato addestrato a combattere.

Incredulo all'inizio, Ivan si lascia tentare dalla voglia di conoscere un po' di più di quella storia che una kikimora, una specie di essere acquatico, gli racconta. 

Ecco, dunque, che prende avvio un viaggio fantastico con compagni d'avventura che mai avrebbe immaginato di avere accanto. Compagni capaci di lottare (in alcune scene l'autrice calca un po' troppo la mano su questo aspetto, secondo me), di difenderlo, di aiutarlo, di proteggerlo ma che hanno anch'essi bisogno di qualcuno pronto a battersi per loro, per garantirsi un futuro.

Ma sarà tutto vero? O sarà un sogno? 
Una realtà parallela o l'immaginazione di una notte turbolenta?

Impossibile da dire a priori, bisogna leggere il libro e... chissà se basta? 

Si tratta di un'ambientazione a me del tutto nuova. Per un fantasy non mi era mai capitato di avere tra le mani una storia ambientata nell'antica Russia. I nomi un po' particolari possono rappresentare un limite, questo è vero, ma per chi ama l'avventura è comunque una storia avventurosa, di pura fantasia. Non posso paragonarla a fantasy più moderni, questo no, ma non è da bocciare.

La copertina non mi è piaciuta più di tanto: spesso sono attirata dalle immagini in copertina ma non è questo il caso.
Il personaggio che più mi ha incuriosita è stato quello della mamma di Ivan che, però, avrei voluto più presente nella storia.  

Con questo libro  partecipo alla Challenge Di che colore sei? per lo spicchio azzurro, obiettivo 1 ed anche alla Visual Challenge in quanto in copertina compare una luna (secondo me è una luna, ma potrebbe anche essere un sole) utile per il mese di gara in corso (anche il sole lo è).

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