I miei figli, anche se non sono più piccolissimi, non hanno perso l'abitudine della lettura della buona notte, di sera. Mentre qualche tempo fa chiedevano che la mamma leggesse qualche storia breve, con belle immagini, ora abbiamo fatto un salto in avanti: abbiamo letto un libro per ragazzini più grandi, un libro vero, con tante pagine (151) e senza illustrazioni.
L'argomento che abbiamo scelto per fare questo primo esperimento di letture ad alta voce "da grandi" è stato suggerito dall'ometto di casa: abbiamo letto una delle storie delle Cipolline, una squadra di calcio. Sua sorella ha accettato senza fare storie la proposta. Credo di aver seminato bene a tal proposito visto che i miei figli sono cresciuti sentendomi dire che non ci sono storie da maschi o storie da femmine. Ci sono storie e basta!
Mio figlio ha scelto il volume 41. Non sapevo se i vari volumi fossero collegati con le storie oppure no. Ora lo so. Sono collegati, sono l'uno il continuo dell'altro: la nostra storia, Tiro contro tiro, si è conclusa con un Ti racconterò questo e altro nella prossima storia.
La trama in soldoni.
L'allenatore deve fare delle selezioni per portare una rosa di calciatori alla Champions Kids che si svolgerà nei migliori campi sportivi d'Europa. Per arrivare alla rosa dei prescelti, tutti vengono messi alla prova per poi procedere alla scelta.
Di questo libro mi sono piaciuti diversi aspetti. Innanzitutto le Cipolline sono una squadra piuttosto eterogenea nella quale giocano ragazzi e ragazze, italiani e non. Il tutto all'insegna dell'armonia ma anche di una sana competizione.
Inoltre, dietro alla copertina e prima dell'ultima di copertina sono illustrati i ragazzi e le ragazze di cui si parla nel libro, con le loro posizioni in campo. Simpatico modo per presentare al lettore i protagonisti.
Prima di iniziare con la storia vera e propria, poi, le Cipolline vengono presentate: sono una squadra di calcio che ha vinto dei campionati ma che, soprattutto, il risultato per loro non è importante tanto quanto il divertimento e l'amicizia. Passa un sano messaggio a tutti gli sportivi: ok alla competizione, che quando si pratica sport ci deve pur stare, ma prima di tutto il rispetto reciproco, il divertimento e l'amicizia. Sempre!
La storia scivola via tra un termine tecnico, una sfida in campo e qualche problemino da risolvere al di fuori del rettangolo di gioco e... finite le 151 pagine mia figlia mi ha detto: "Il seguito, il volume 42, me lo leggo da sola, ok?". Ne ho dedotto che la storia l'abbia presa parecchio e ne sono stata contenta.
Non so dire per quante sere sia durata la lettura. Ne ho perso il contro soprattutto perchè per qualche sera abbiamo saltato l'appuntamento per via della troppa stanchezza. Posso dire, però, che è stato divertente leggere a voce alta per loro e gustarmi, allo stesso tempo, una storia che altrimenti non sarebbe mai finita tra le mani. Ovviamente è un libro per ragazzi ma resto dell'idea che ogni libro meriti di essere letto se ci appare stimolante e ci interessa. Anche se non si è più ragazzini da un bel po'!
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 6: un libro ambientato in Italia.
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