venerdì 25 agosto 2017

Descendants. L'isola degli sperduti (M. De La Cruz) - Venerdì del libro

Chi non ricorda i cattivi dei film Disney? Credo che ognuno sia in grado di elencarne più d'uno a partire da Crudelia De Mon passando per la Matrigna di Cenerentola e così via discorrendo. Ebbene, questi personaggi (ed i loro eredi) sono stati confinati in un'isola in cui non possono esercitare arti magiche ma sono destinati a vivere in esilio e - ovviamente - lontano dai buoni. 

I cattivi sono relegati nell'Isola degli Sperduti e, con loro, anche le nuove generazioni di cattivi: Mal, la figlia di Malefica; Evie figlia della Regina Cattiva di Biancaneve; Jay, figlio di Jafar; Carlos figlio di Crudelia De Mon.
Sono proprio loro i protagonisti principali della storia imbastita dall'autrice che però, secondo me, non riesce a dare l'idea nemmeno in piccola parte della magia del mondo Disney. Nemmeno quando parla di Ben, figlio di Belle e la Bestia attualmente sovrani del Regno di Auradon. E' lui il principe destinato a prendere il posto di suo padre e a diventare Re. Quello stesso Re, la Bestia, che ha provveduto tempo prima ad esiliare i cattivi nell'Isola degli Sperduti.

La storia: per via di un esperimento scientifico effettuato da Carlos la cupola in cui è richiusa l'isola dei cattivi viene scalfita. Fino a quel momento la cupola aveva impedito il passaggio della magia: ora si è creato uno spiraglio e qualche cosa cambia. Impossibile che Malefica non se ne accorga. Lei, proprio lei che si è autoproclamata dominatrice dell'Isola degli Sperduti, vuole tornare in possesso del suo scettro, ora che si sono dei segnali che fanno pensare ad un importante cambiamento. E sarà sua figlia Mal l'incaricata al recupero di un così importante oggetto. Non sarà un'impresa facile, soprattutto perchè molto alte sono le aspettative di sua madre nei suo confronti.

La copertina di questo libro mi ha fatto pensare, sulle prime, ad una storia magica ed entusiasmante ma mi sono trovata tra le mani l'esatto contrario. I cattivi si affannano a dimostrare, minuto dopo minuto, di essere tali. I buoni vivono nel loro castello dorato senza grossi scossoni e l'avventura in cui si imbarca Mal non riesce a dare alla storia quella svolta che mi sarei aspettata.
Accanto a lei ci saranno gli altri tre figli di cattivi e ciò che emerge con chiarezza è l'insoddisfazione generale sia dei protagonisti cattivi che dei buoni. I ragazzi sanno di essere cresciuti all'ombra dei loro genitori famosi: Carlos non ha mai saputo cosa voglia dire essere amato visto che sua madre Crudelia ama solo le sue pellicce e considera suo figlio al pari di un servo; Mal è sempre sotto osservazione da parte di sua madre che si aspetta continue dimostrazioni di cattiveria da parte sua; Jay è utile a suo padre solo perchè ne segue le orme sgraffignando tutto ciò che gli capita sotto tiro; Evie deve essere per forza la più bella del reame per non deludere sua madre. Sono, più o meno, tutti sullla stessa barca e se ne rendono conto solo nel momento in cui si lasciano coinvolgere da Mal nella spedizione verso l'ignoto, per la ricerca dello scettro magico.

Tutti sanno di dover dimostrare qualche cosa e si sentono schiavi della situazione. Dall'altra parte, nel regno dei buoni, anche il principe Ben si sente schiavo della situazione: è nato per fare il principe, per essere bello e buono, per governare succedendo a suo padre e tutti si aspettano da lui le stesse capacità di mediazione e la stessa autorità. Ma lui, cosa vuole veramente? Non è forse una schiavitù, la sua? Tanti gli interrogativi che si pone fino a posare lo sguardo all'orizzonte: cosa succederà - si chiede - in quell'isola in cui suo padre ha esiliato i cattivi? 
Potranno mai, i due mondi, tornare in contatto tra loro?

Questo, a dire il vero, non lo sapremo mai visto che l'autrice propone un finale aperto che non mi ha per niente soddisfatta. La figura di Ben mi è sembrata del tutto superflua nella storia, inserita quasi esclusivamente (a parer mio) per creare le basi per un sequel.

Reduce dalla lettura di quattro volumi, i primi quattro, di Harry Potter, posso dire che questo libro non regge il confronto. Per niente. La storia è semplice, non troppo intrigante, il finale secondo me deludente. L'unica nota positiva che emerge, secondo me, è quello spiraglio che appare nei cuori dei giovani cattivi che sembra vogliano aspirare a qualche cosa di diverso da ciò che gli adulti hanno pensato per loro. Mi sembra un po' poco, però!

La magia dei personaggi Disney, secondo me, è altra cosa. Peccato, nutrivo qualche aspettativa in più su questo libro che segnalo per questo Venerdì del libro seppur con tutte le riserve che ho manifestato. Magari è adatta come lettura per giovani lettori (meglio se lettrici) senza troppe aspettative e che abbiano bene in mente la storia dei tanti personaggi Disney che vengono nominati.

Con questa lettura partecipo alla Challenge La ruota delle letture in quanto libro con la copertina verde.
 

3 commenti:

  1. La magia dei personaggi e delle storie Disney non sono facili da reinventare...credo che questo libro avrebbe su di me l'effetto che ha avuto su di te, ossia mi lascerebbe delusa.

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    1. Scusa, volevo dire "non E' facile da reinventare" :)

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  2. Mmmm, mi sa che l'idea dell'autore era un po' troppo ambiziosa, anche se poteva essere ottima. Insomma, mi sa che passo! Se ti va, ti ho nominata per un giochino: http://mammavvocato.blogspot.it/2017/08/vorrei-ma-non-postotop5summer2017_24.html si tratta di scegliere un libro, una ricetta è una canzone che rappresenti la tua estate 2017.

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