Ho conosciuto Amal dopo che colui che gli ha dato voce, nel romanzo Il grande futuro ispirato alla sua vera storia, me lo aveva presentato. Amal o Alì. Perchè Amal ed Alì sono la stessa persona. E' nato e vive su un'isola in cui è in corso la guerra tra l'esercito Regolare e quello dei Neri. E' Alì in origine. Amal dopo la sua rinascita, dopo che nel suo petto ha iniziato a battere un nuovo cuore, dopo essere sopravvissuto all'esplosione di una mina ed essere stato sottoposto ad una delicata operazione. Quel cuore che ha in petto Amal è motivo di un conflitto interiore costante.
Porta in petto un cuore cristiano, il cuore di un suo nemico.
Pensai alla guerra che mi avevano messo nel cuore, alle due metà nemiche. Soltanto quando si sarebbero rappacificate avrei trovato la mia felicità.
Da qui ha inizio la storia di Amal. Una storia di guerra, di ricerca della fede, di amicizia, di violenza e di rinascita per arrivare ad essere una storia d'amore. Una storia molto attuale, strettamente legata alla realtà proprio perchè l'autore ha raccolto la voce di quello che per antonomasia dovrebbe essere il suo nemico e l'ha trascritta proponendola ai lettori.
Quando ho acquistato il libro, in occasione della presentazione, ho pensato che sarebbe stata una lettura piuttosto impegnativa, di quelle pesanti che scorrono piano piano.
Mi sono dovuta ricredere. Catozzella dimostra di essere un grande conoscitore dell'argomento di cui parla e rende scorrevole la lettura. Ci sono alcune parti che vanno lette con più attenzione di altre, soprattutto laddove si fa uso di termini islamici il cui significato (non sempre esplicitato) ho fatto fatica a rammentare. E non lo si può prendere come un qualsiasi altro romanzo perchè la storia di Alì non inventata.
Quello che viene narrato è ciò che accade, anche se adattato al romanzo. L'autore, grazie anche alla sua preparazione e all'esperienza diretta, ha trovato la chiave giusta per equilibrare realtà e finzione.
Amal proviene da una famiglia povera. E' un servo. Ha incontrato l'amicizia del figlio del suo padrone anche se così non dovrebbe essere. L'amicizia è più forte di tutto, anche se c'è una certa etichetta da rispettare. Si sono promessi amicizia eterna Amal ed Amhed.
Riusciranno davvero a mantenere fede a questa promessa? La vita li cambierà... li porterà a fare delle scelte differenti e a ritrovarsi su due diversi fronti, da nemici.
In Amal ho visto un personaggio che si mette a nudo con il lettore. Racconta se stesso, le sue aspirazioni, le sue frustrazioni, le sue certezze e le sue debolezze. E' un bambino cresciuto troppo in fretta, un ragazzo cresciuto troppo in fretta, un uomo diventato qualcuno di diverso da ciò avrebbe voluto diventare.
E' una storia che non può essere raccontata senza togliere il piacere della lettura per cui evito le fasi in cui si sviluppa la narrazione. Posso dire che mi sono appassionata alla lettura pur con tanta amarezza in corpo. Alcune situazioni mi hanno davvero irritata, sconvolta - bambine rapite per essere date in spose ai guerrieri, bambini uccisi a sangue freddo... - e mi hanno fatto riflettere su quanto poco io conosca le culture differenti dalla mia e di quanto sia difficile accettare determinate scelte.
I guerrieri che non combattevano valorosamente provavano la shamut, presi a frustate davanti a tutti, la notte, al posto del riposo. Era ai più giovani che toccava quella sorte, ai guerrieri inesperti.Nell'ultimo giorno di combattimento, attentati suicidi avrebbero accompagnato le azioni di guerriglia. Il martirio avrebbe regalato il paradiso a molti.Jalal, un ragazzino minuto di quindici anni che faceva l'aiuto e non avrebbe mai fatto il guerriero - non ne aveva il temperamento - fu scelto dal comandante per il martirio.
Per completezza, rinvio al mio racconto circa l'incontro con l'autore.
Libro letto in due giorni, contrariamente ad ogni aspettativa.
Con questa lettura partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa
propongo questo libro per il raggiungimento dell'obiettivo n.1: un libro pubblicato nel 2016.
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