In libreria ci è stato proposto più volte mentre eravamo alla ricerca di qualche lettura adatta per mia figlia di undici anni. Alla terza abbiamo ceduto e, quando mia figlia era nel dubbio circa i libri da prendere con un buono che aveva a disposizione, ha scelto anche lui: Il casello magico di Norton Juster.
Non è una storia nuova, tutt'altro: nonostante l'edizione che abbiamo avuto tra le mani sia recente (maggio 2015) la storia è datata 1961.
Quello che viene proposto è un viaggio fantastico. Il protagonista è Milo: un ragazzino che non ha voglia di fare niente, che non riesce a cogliere alcuno stimolo ed è annoiato da tutto. Un giorno, però, all'interno della sua stanza, trova un casello magico. Un casello come quelli che si devono attraversare per entrare in autostrada. Ecco, parte così per un'avventura che lo vedrà impegnato in una importantissima missione accanto a personaggi assai bizzarri.
L'ambientazione dell'avventura è alquanto particolare: viaggia tra Dizionopoli e Abacopoli, ha a che fare con numeri, parole e suoni passando per la Valle dei Suoni e per la Foresta delle Visioni. Incontrerà personaggi molto particolari ed ognuno sarà importante lungo il suo cammino. Riuscirà a portare a termine la sua missione? Incontrerà dei pericoli? Dovrà superare delle prove? Ce la farà. E poi, alla fine, imparerà a vivere appieno la vita e a lasciare da parte la noia che è una costante delle sue giornate?
E' un viaggio molto fantasioso, su questo non ci sono dubbi. Però mi sento anche di dire che la lettura non è semplicissima e vengono introdotte parecchie divagazioni che tendono a far perdere il filo. Sull'ultima di copertina leggo che è una lettura consigliata dai dieci anni: mha... non so. Credo che mia figlia che di anni ne ha undici resterebbe un tantino perplessa davanti ai tanti cambi di scenario, alle tante vicissitudini che deviano l'attenzione dalla missione principale. Da lettrice attenta qual è, che vuole sempre comprendere ogni riga ed ogni discorso, che non legge in modo superficiale ma fa sempre un sacco di domande, sono certa che con un libro così le sue domande arriverebbero a raffica.
Non voglio dire che sia scritto male, non è questo assolutamente! E' che ci sono tante distrazioni, storie nelle storie che tendono a distrarre.
Se proprio mia figlia volesse leggerlo (cosa che prima o poi accadrà visto che l'ha comprato per sé) non glielo consiglierei con entusiasmo.
Aggiungo che la narrazione è accompagnata dalle illustrazioni di Jules Feiffer che completano le descrizioni in diversi punti.
Per questo Venerdì del libro mi piacerebbe davvero sapere il parere di chi l'avesse letto, giusto per verificare se si tratta di una mia impressione o se è un sentire comune.
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa
propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 2: un
libro di un autore che abbia più di 60 anni. Norton Juster è nato nel 1929.
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