Non è proprio un genere che amo. I romanzi d'amore non fanno per me e solo se hanno, di base, una storia forte e davvero intrigante mi catturano. Altrimenti... la lettura si trascina di pagina in pagina per arrivare alla fine - non è mia abitudine lasciare letture a metà - come nel caso di Gli effetti speciali dell'amore.
Trama per niente originale, finale scontatissimo, protagonista irritante ed un lui che viene considerato come un cavernicolo dalla protagonista, ma che è l'esatto contrario.
Quando, sull'ultima di copertina, ho letto:
La trama, con il suo intreccio avvincente, cattura l'attenzione fin dalle prime pagine. Brava l'autrice nella descrizione delle ambientazioni e del complesso mondo interiore dei personaggi
ho immaginato che, almeno, ci sarebbe stato qualche cosa che mi avrebbe catturata, almeno - che ne so - mi sarei affezionata a qualcuno dei personaggi. Bhè, non è stato così!
Ashley è una giovane donna che è sempre vissuta negli agi ed ora, ad università terminata, si aspetta la ciliegina sulla torta: poter dirigere l'azienda di famiglia. Rimane profondamente delusa e da qui si alimenta in lei un sentimento di avversione ed odio nei confronti di suo padre, reo di aver scelto uno sconosciuto al posto suo, uno sconosciuto a cui affidare l'azienda che considerava già sua. Muore suo padre e lei è convinta di ereditare casa e azienda. Non è così. Torna lui, Jaime, con il quale dovrà dividere (per previsione testamentaria) casa ed azienda almeno per un anno prima di avere la sua parte di eredità.
Di lui viene detto davvero poco. Da lettrice credo di non aver avuto occasione di conoscerlo affatto visto che se ne parla in modo insistente in relazione alla sua presenza invadente in casa ma nulla più.
Come potrà essere quell'anno di convivenza? Facile immaginare che lei si imponga di trasferire su Jaime l'odio che non può più riservare a suo padre e, anche davanti alle attenzioni di lui, cerchi di fare del tutto per rendere la convivenza un inferno.
So benissimo quanto lavoro ci sia dietro ad un libro, soprattutto se è un esordio. Ma stavolta la storia non è nelle mie corde. La scrittura è scorrevole, non mancano ironia e scene che strappano un sorriso, Ashley fa venire voglia di menar le mani in più occasioni, lui è fin troppo dolce (visto il trattamento che le viene riservato) e il finale si immagina già dopo poche pagine.
E' una lettura che consiglio a chi fosse alla ricerca di qualche cosa di leggero senza troppe aspettative. Un libro da portare sotto l'ombrellone ma niente di più.
Fino alla fine ho cercato qualche cosa che potesse farmi ricredere. Mi sono detta in più punti "...ecco che succede qualche cosa... ci, siamo, porta pazienza!" ma... niente.
Non lo boccio del tutto perchè comunque è ben scritto e credo che possa piacere a lettrici romantiche (come probabilmente non sono io) però non posso negare che non mi abbia esaltata.
Ps. la solita pignola... in diverse occasioni l'autrice usa la congiunzione "se" come sinonimo di "quanto" o "come".
Accidenti, se è muscolosa!
Non mi sembra che sia un uso corretto... Io avrei scritto Accidenti, quanto è muscolosa! Il se grammaticalmente ha una funzione diversa, no? Sono pignola, lo so. Ma mi ha stonato in diversi punti. Non solo in questo.
Magari lo si dice verbalmente, parlando, ma in un libro l'ho trovato poco corretto. Magari mi sbaglio e chiedo anche lumi in merito...
Con questo libro partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
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