martedì 16 gennaio 2024

Gli adorabili. Miss Fallaci alla conquista del'America (O. Fallaci)

Pubblicato lo scorso anno, il libro è una raccolta di scritti della giornalista che osservava Hollywood come inviata de L'Europeo tra il 1954 e il 1959. Viaggiando tra Roma, New York e Los Angeles, la Fallaci ha raccontato le vite di coloro che sono diventati dei veri e propri miti: da Audrey Hepburn a James Dean, da Ava Gardner a Brigitte Bardot, da Ingrid Bergman a Sofia Loren a Brigitte Bardot

Nomi altisonanti dello spettacolo raccontati con piglio ironico e con quella schiettezza che hanno permesso di consegnare ai lettori de l'Espresso allora, così come ai lettori di oggi in un unico libro, persone normali, come tante altre, arrivate al grande pubblico in alcuni casi in modo improvviso e quasi violento ma, in ogni caso, persone con storie a volte anche difficili alle spalle. Persone normali che cercano il modo giusto per farsi notare e diventate, poi, quello che sono diventate.

La Fallaci racconta le storie di ognuno in modo diretto e sfuggendo a sensazionalismi di sorta. Lo fa in modo chiaro e scorrevole (ovviamente raccogliendo in un unico libro tante storie sono racconti che non si potrebbero configurare come biografie complete di ognuno) così come più si conviene ad una brava giornalista consapevole di dover arrivare ad un pubblico vario. 

I gossip, diciamo così, arrivano sempre al pubblico, è vero. 

Ma quelli narrati dalla Fallaci non mi sento di configurarli come gossip: i personaggi vengono resi a 360°, non identificati con le vicende amorose o scandalistiche che in più casi arrivavano prima di ogni altra cosa.

La Fallaci racconta i tormenti, le crisi, gli stessi pensieri che rendono ognuno di loro prima di tutto persone. Persone prima che divi. Qualcuno con grande talento, qualcun altro con grande bellezza e fascino, qualcun altro con grande fortuna. Tutti vengono raccontati sottolineando aspetti della loro vita a volte sconosciuti ai più ed arrivati alla Fallace grazie a testimonianze dirette, dei diretti interessati o di persone a loro vicine.

E' quello che - ad esempio - capita con Marylin che, di fatto, la Fallaci personalmente non incontrerà mai ma della quale riesce a tracciare un profilo inedito e profondamente diverso da quell'immagine di bionda svampita che veniva riflesso all'epoca... e lo fa grazie al lavoro d'indagine che riesce a portare avanti avvicinando persone a loro volta a lei vicine. 

Molto intenso il racconto che riguarda Anna Magnani e Sofia Loren. Sarà perchè sono dive di casa nostra ma sono i due personaggi di cui ho letto con maggiore interesse e delle quali sono riuscita ad immaginare  dettagli raccontati, situazioni, immagini. 

Efficace e toccante anche il racconto della vita di James Dean che, a dire il vero, si apre con la sua morte per poi toccare le tappe salienti della sua vita.

Un particolare effetto mi ha fatto il pensiero di Joan Collins (che sono abituata a vedere, conoscere e riconoscere con il suo attuale aspetto, quello di Alexis di Dynasty che guardavo da ragazzina con mia madre) che viene descritta come una diciassettenne pronta a scalare il successo da diva... Ho provato a fare mente locale ma di tutti i personaggi citati è l'unica che riesco ad immaginare solo con il suo aspetto attuale - o, per lo meno, con quello degli anni di Alexis - non da più giovane.  

Lettura non troppo impegnata, quella appena conclusa, ma comunque piacevole.
***
Gli adorabili
Oriana Fallaci
Rizzoli editore
pag. 352 pagine
18.50 copertina flessibile, 9.99 Audible

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