La vita così, all'improvviso è un libro arrivato a casa mia sulla scia di un istinto del momento. Non conoscevo l'autore, non avevo letto la trama ma, nello scegliere alcuni libri che avrei avuto gratuitamente con i punti accumulati in libreria mi sono fatta attirare dalla copertina: un bel verde speranza a fare da sfondo ad una giostra. Bello! L'ho preso. E poi anche un bel formato grande, con copertina rigida... Bello davvero, a vedersi.
Devo ammettere, però, che ha aspettato un bel po' prima di essere preso in considerazione, come capita spesso avendo un sacco di libri da leggere in casa.
Ora è arrivato il momento giusto e devo dire che fino a metà libro ho pensato che avrei fatto fatica a recensirlo. Mi era sembrato un po' lento, senza un perché.
Mi sbagliavo e poi di molto.
Un uomo che è sempre vissuto in buona salute, che fa il macellaio di mestiere, si trova da un giorno all'altro, a mettere la sua vita nella mani di un chirurgo e di una equipe di collaboratori che hanno il compito di salvargli la vita da quella che viene definita una "bomba nel torace": un aneurisma dell'aorta ascendente di sei centimetri che se non fosse stato per le insistenze di sua moglie, probabilmente non avrebbe mai saputo di avere fino a che non sarebbe stato troppo tardi. Una storia come tante, una vita che potrebbe essere salvata da un'operazione chirurgica o forse no. Come avviene ogni giorno.
Il suo nome è Sergio Gandini, delle famose macellerie che portano il suo nome, e chi si aspetta di leggere la sua storia sbaglia di grosso. Sergio non è il protagonista della storia. O, almeno, non l'unico.
Quella narrata da Venturino è una storia che è il frutto della sommatoria di tante esistenze che, pur condividendo quotidianamente il mondo del lavoro, si scoprono lontane, quasi indifferenti l'una all'altra.
Ma è anche la storia di Claudio Improta (giovane assistente del professore), Ettore Rossi (medico anestesista esperto e piuttosto solitario), Stefania Aloisio (strumentista), membri della sua equipe senza i quali probabilmente il famoso chirurgo non sarebbe ciò che è. Ognuno sa il fatto suo davanti al tavolo operatorio ed il successo di ogni intervento è frutto di un preciso lavoro di squadra dove non c'è solo l'abilità del chirurgo - anche se è lui che si prende tutti i meriti - ma dove c'è il fondamentale contributo di ognuno. Ed ognuno ha una vita fatta di alti e bassi, di solitudini e disperazione, di amore e passione, di sorrisi e di lacrime che restano, però, fuori dalla sala operatoria, fuori dall'ospedale.
L'autore è stato abile nel proporre i vari personaggi in modo efficace ed anche ciò che mi era sembrato ripetitivo, sulle prime, è invece servizio allo scopo: far affezionare il lettore alla storia di ogni personaggio, seppur narrata in pochi capitoli, ognuno dei quali porta il nome del protagonista. Questo, almeno, è ciò che è capitato a me. Avrei voluto abbracciare Stefania prima di tutti gli altri ma anche Ettore che sono, secondo me, i personaggi meglio riusciti. Meglio ancora di quanto non lo sia il chirurgo, primadonna con il bisturi. Meglio ancora di quanto non lo sia il paziente che, a ben guardare, per la gran parte del libro resta in secondo piano.
Nel momento in cui sono arrivata al colpo di scena ho avuto bisogno di chiudere un momento il libro e riflettere su come la vita arrivi e se ne vada così, all'improvviso, senza far suonare troppi campanelli d'allarme o, in alcuni casi, ne faccia suonare solo alcuni, in modo più o meno forte. Accade quando la vita se ne va ma anche quando arriva.
Il capitolo finale è stata un'altra sorpresa sommatasi al colpo di scena ma non posso dire il perché, toglierei il gusto della lettura.
Ho fatto bene a farmi attirare da quella giostra in copertina: una giostra che rappresenta bene la vita... In un momento si è in alto, che più in alto non si può ma nel momento successivo si scende verso il basso con una velocità inimmaginabile e non si è poi così certi se il giro sia finito o se si abbia, ancora, la possibilità di risalire.
La vita così all'improvviso
Giunti
324 pagine
18.00 euro copertina rigida, Kindle Unlimited
Ciao, mi chiamo Greta Icardi dagli Stati Uniti, voglio condividere un'esperienza straordinaria che ho avuto con l'onnipotente dottoressa Adeleke, mio marito Greg ha chiesto il divorzio ero davvero devastata ho pianto giorno e notte ogni giorno ho detto a un mio amico della situazione e mi ha parlato del potente incantatore Dr Adeleke mi sentivo un po' scettico al riguardo ma ho deciso di provarlo ho fatto tutto quello che mi ha chiesto di fare e mi ha promesso il risultato di 24 ore e la mattina dopo con mia grande sorpresa è stato Greg in ginocchio a implorarmi di perdonarlo e accettarlo di nuovo sono così felice tutto grazie alla dottoressa Adeleke che può anche aiutarti a contattare aoba5019@gmail.com / WhatsApp +27740386124. In bocca al lupo
RispondiElimina