sabato 27 luglio 2019

L'origine perduta (M. Asensi)

Per prima, primissima cosa vorrei fare i miei complimenti all'autrice per la sua immensa conoscenza dell'argomento. Non può essere solo invenzione e, se anche lo fosse, dovrei complimentarmi comunque per la completezza, per i particolari, per l'articolazione di una storia ricca, ricchissima.

In 502 pagine Matilde Asensi conduce il lettore per mano verso la conoscenza di una civiltà antichissima partendo da una maledizione che ha misteriosamente ridotto ad un automa un uomo. 
Daniel Cornwall è il suo nome.
E' un etnologo inglese che, dopo aver annotato delle misteriose parole incomprensibili, viene ritrovato in stato catatonico, vittima di una misteriosa malattia: agnosia e illusione di Cotard.
Si tratta di una sindrome rarissima che comporta un'alterazione cerebrale molto pericolosa e per la quale non si conosce rimedio.

A cercare di fare chiarezza su quanto accaduto a Daniel, nel tentativo di trovare un rimedio che gli possa salvare la vita, è suo fratello Arnau: mentre il primo è uno studioso di storia antica, Arnau è un esperto informatico che ha creato un vero e proprio impero in quanto abilissimo hacker. Due realtà completamente diverse, due interessi decisamente opposti in due fratelli che, nella vita, hanno percorso strade decisamente differenti.

Con l'aiuto dei suoi due collaboratori, Proxi e Jabba, Arnau cerca di capire come aiutare suo fratello mettendosi in contatto anche con la donna per cui Daniel lavora. Una donna distaccata, altera, che accusa Daniel di aver rubato degli importantissimi documenti relativi ad una ricerca che, poi, lo ha portato nello stato in cui si trova per aver letto delle parole misteriose, rivelatesi letali.

Arnau è dubbioso: come possono le parole avere un effetto tale? Cerca di fare chiarezza partendo per un avventuroso viaggio che lo porta in luoghi lontani, che lo costringe a fare i conti con un passato che appare più vivo che mai. E poi quella donna: è davvero la megera che tutti gli descrivono?

In un'avventura lunga due mesi, Arnau ed i suoi compagni cambieranno profondamente e il ritorno alla realtà non sarà semplice.  
Avranno successo? O sarà un buco nell'acqua?
 
Il romanzo è ben scritto ma è molto, forse troppo, ricco per chi, come me, non è abituato a dettagli storici tanto precisi e numerosi.
Innanzitutto è di un formato piuttosto scomodo da portare in giro soprattutto d'estate ma come potrebbe essere altrimenti con un tomo da poco più di 500 pagine. L'ho portato al mare con me, nel tentativo di accelerare la lettura ma è stata una gran fatica.
 
Faticose soprattutto le prime 200 pagine dove viene proposta una ricostruzione storica molto minuziosa e che sembrava non non finire mai. Nonostante ciò, la storia mi ha incuriosita e sono andata avanti - lo ammetto - alternando la lettura con un altro libro più leggero perchè in alcuni momenti ho avuto bisogno di staccare. Tante, tantissime le informazioni date dall'autrice al lettore ed io in alcuni momenti mi sono anche persa per poi ritrovare la retta via qualche pagina più avanti.
 
Posta la profonda preparazione dell'autrice sugli argomenti trattati, credo che in diverse descrizioni si sia dilungata troppo fornendo dettagli inutili ai fini della storia. 
A parte questo, dopo le prime 200 pagine l'avventura è entrata nel vivo.
 
Mi è piaciuta molto la scelta dell'autrice di dare un ruolo importante ai personaggi femminili. In particolare, ho amato la figura della nonna di Daniel e Arnau che, pur rimanendo esclusa dalla parte centrale del racconto, quando Arnau è lontano, ha un ruolo fondamentale nella vicenda. E poi mi è piaciuta la figura di Proxi: una collaboratrice importante per Arnau, una donna molto intelligente capace di intuizioni importanti a fronte di due uomini che tendono a perdersi nei ragionamenti. 
Una ragazza decisa, dalla profonda conoscenza, molto intuitiva e importantissima per lo svolgimento dell'avventura. 
 
Ho apprezzato la scelta di dare un ruolo così importante ad un personaggio femminile, nel caso di Proxi, n un mondo, quello dell'informatica ed anche dello studio del passato, che spesso vede dominare gli uomini.
 
Tanti, tantissimi i particolari descritti dall'autrice che, seppur consapevole di mettere in mano ai lettori un romanzo magistrale, mettendo in perfetto equilibrio passato e presente, archeologia e nuove tecnologie, non dimentica lo scopo principale del romanzo che non è tanto quello di impressionare con l'impeccabile cornice storica quanto fargli vivere un'avventura mixando una buona dose di suspense e... di meraviglia! Ecco, è la meraviglia la sensazione che mi ha pervasa davanti ad una storia così particolare e ben costruita. 
 
Non è un romanzo semplice, ne' da leggere ne' - tantomeno - da scrivere per cui, nonostante la mole, nonostante l'iniziale lentezza della storia torno all'apertura di questa recensione: i miei complimenti all'autrice che ha alternato momenti in cui i protagonisti sembravano lontani mille miglia da una soluzione, smarriti, impauriti e privi di qualsiasi idea, a momenti di intesa illuminazione per arrivare a decifrare una lingua antica la cui struttura logica appare talmente straordinaria da sembrare più il risultato di un disegno preordinato piuttosto che di un'evoluzione naturale, come dovrebbe essere.
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L'origine perduta
Matilde Asensi
Sonzogno Editore
502 pagine
19.00 euro

1 commento:

  1. Sono Alina Sergio di Pisa, mi capita di trovare commenti online sulla dottoressa Adeleke il grande mago africano per aiutarmi e sono felice che la mia famiglia sia restaurata .. Voglio usare questo mezzo per ringraziarlo di aver riportato il mio ex marito a me .. mi ha solo detto di fornire gli oggetti necessari per l'incantesimo e cosa che ho fatto e mi ha detto che dopo aver ricevuto gli oggetti in 24 ore inizierò a vedere il risultato ed è davvero un uomo delle sue parole contattalo oggi e risolvi il tuo problema.
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