Visualizzazione post con etichetta mare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mare. Mostra tutti i post

sabato 17 giugno 2023

La figlia degli abissi (R. Riordan)

Per gli amanti del mare, per gli amanti dell'avventura fantastica, per gli amanti di figure femminili forti, per gli amanti di storie classiche che ispirano altre storie.

 

Quanto narrato da Rick Riordan ne La figlia degli abissi è tutto questo ma... con un tocco di modernità (parecchi sono i riferimenti a situazioni piuttosto attuali) e descrizioni che fanno davvero venir voglia di scendere nel profondo degli abissi. Sembra di vedere quei colori, di sentire quei suoni ovattati, di incontrare quei bestioni marini di cui si parla. Riordan non si smentisce: per chi conosce già l'autore non è una novità trovare avventure mirabolanti e coinvolgenti, colpi di scena, scontri tra il bene e il male... 

Questa volta il personaggio di punta è femminile, Ana Dakkar, una ragazzina adolescente che si trova a fare i conti con una responsabilità più grande di lei e che, soprattutto, si trova in guerra senza nemmeno essersi resa conto del perché. 

Frequenta il primo anno alla Harding-Pencroft Academy e, orfana di padre e di madre, ha accanto suo fratello Dev anch'egli impegnato nella sua stessa scuola. Nel momento in cui una scuola rivale attacca la Harding-Pencroft si innesca un meccanismo piuttosto pericoloso che porterà anche a galla delle verità che le erano sconosciute. 

Ana è una ragazzina coraggiosa. Non si rende del tutto conto di cosa stia facendo, della situazione che si trova realmente ad affrontare e quale sia il suo ruolo in tutto questo ma sarà costretta a crescere in fretta ed a fare i conti con un nemico che mai avrebbe immaginato potesse avere quelle fattezze e rispondere a quel nome. 

Prima di arrivare allo scontro finale, però, con successivo epilogo della storia, Ana dovrà fare i conti con un passato che fino a quel momento non gli era stato mai svelato e che ora appare davanti ai suoi occhi con una buona dose di meraviglia.

La storia si intreccia con quella nota ai lettori che hanno amato le avventure del Capitano Nemo e del Nautilus: una storia che viene richiamata spesso e che diventa molto più di una storia stampata su un libro.

Una delle cose che mi ha maggiormente stupita (ed anche divertita a dire il vero) è stato il continuo riferimento al ciclo mestruale della ragazza, agli assorbenti e così via discorrendo. Sulle prime ho pensato che fosse un dettaglio importante ai fini della storia, che quei riferimenti avrebbero portato da qualche parte ma... non mi pare che sia stato così per cui la mia meraviglia resta.

Sono poi rimasta un po' perplessa in relazione alla reazione che ha Ana quando la scuola viene distrutta e si contano le vittime, suo fratello compreso. La sua reazione, piuttosto fredda e misurata, non mi è sembmrata affatto adattqa ad una ragazzina della sua età... ma si tratta di un dettaglio.

Per il resto, avventura che cattura, lotta tra il bene e il male che solo apparentemente - almeno secondo me - sembra conclusa per via di un finale che potrebbe lasciare spazio ad un prosieguo. 

Cosa che Riordan sa fare bene: dare vita a delle serie che poi spopolano soprattutto tra i giovani lettori (Percy Jackson docet!) ma non solo.
***
La figlia degli abissi
Rick Riordan
Mondadori editore
381 pagine
18.00 euro copertina rigida, 13.00 euro copertina flessibile, 9.99 Kindle, audiolibro

domenica 23 febbraio 2020

Tutto sarà perfetto (L. Marone)

Andrea e suo padre Libero, protagonisti del libro Tutto sarà perfetto,  mi hanno emozionata.
La loro è una storia fatta di distanze eppure sono più vicini di quanto abbiano mai pensato entambi.

Andrea ha 40 anni, fa il fotografo di mestiere ed è allergico ai parenti. Ha sempre cercato di stare loro il più lontano possibile. Libero compreso.
Ed ora che lui è malato e che sua sorella Marina deve assentarsi da casa per un po', e non può badare a lui, è proprio ad Andrea che tocca il compito di sostituirla. Una volta tanto.

Marina non si fida di suo fratello e non lo nasconde affatto.
Gli scrive una serie di regole da rispettare alla lettera, a partire da cosa fargli mangiare fino all'orario in cui farlo addormentare, senza dimenticare le medicine. 
Inizia così la vera storia di Andrea e Libero.

Andrea non ha mai sentito vicino suo padre: il capitano, come tutti lo chiamano, era spesso lontano da casa e, quando c'era, era comunque lontano. Lontano da Andrea, da sua sorella e dalla loro madre, quella donna fragile che ha cresciuto da sola i suoi figli e che è stata schiacciata dal peso di una vita vuota, diversa da quella che aveva immaginato.

Libero sa di avere i giorni contati ma non si rassegna. Ha un sogno da realizzare e cerca la complicità di quel figlio che mai, fino ad allora, ha sentito così vicino. Ora che ha bisogno di lui per raggiungere il luogo in cui è rimasto ancorato il suo passato. Il suo e quello della sua famiglia.

Andrea è un incosciente. Lo sa perfettamente e ne ha conferma quando si lascia coinvolgere da un piano che sua sorella Marina considererebbe una pazzia. Eppure leggere negli occhi di suo padre la gioia nell'aver ritrovato i posti del passato gli fa dimenticare che la realtà è diversa... nella realtà non ci sono bicchieri di vino, sigarette, uscite alla luce del sole e tutto ciò che l'isola di Procida riserva loro, con la complicità di tutti coloro che hanno fatto parte del loro passato e che Libero ed Andrea non hanno mai dimenticato.

E' una storia emozionante. Una storia che mi ha fatto pensare a quanto sia semplice convincersi di fare il massimo per il bene delle persone che si amano, togliendo loro però il libero arbitrio.
Marina è convinta di accudire al meglio suo padre ma non si rende conto di ciò che davvero vuole. Eppure lo ha sempre fatto con il massimo impegno e la massima preoccupazione eppure... ciò che vuole Libero è lontano dal rigore di quella figlia così attenta. 
Quello che vuole Libero è ciò che Andrea gli può dare, anche senza rendersene conto.

Sono due personalità forti che si incontrano e si scontrano, quelle di Andrea e Libero, in un turbinio di ricordi che emozionano loro per primi. Si scoprono dopo tanto tempo, dopo tante cose non dette, dopo tante emozioni soffocate e mai lasciate trasparire.
E poi c'è il mare... c'è un'isola... 
Il mare è un coprotagonista capace di coinvolgere, accarezzare il lettore contribuendo a rendere al meglio la storia.

Una bella storia, non priva di sofferenza e di distanze. 
Ma anche di sentimenti, riavvicinamenti e nuove (o vecchie) scoperte.

Lo consiglio.
***
Tutto sarà perfetto
Lorenzo Marone
Feltrinelli Editore
298 pagine
16.50 copertinta flessibile

domenica 30 giugno 2019

Il canto degli abissi (V. Piazza)

Un'isola maledetta. Tale è considerata l'isola di Eilean Mor. Un luogo misteriosi, pericoloso. Così dicono. Un luogo che affascina e cattura. E non solo dal punto di vista figurato. 
E' proprio su quell'isola che Morgan Ducat (una psicologa specializzata in criminologia), nipote di James Ducat sovrintendente del faro  dell'isola nel 1900 e misteriosamente scomparso assieme a due suoi fiati marinai, decide di fare delle ricerche per fare chiarezza sulla sorte del fratello di suo nonno. Il caso è stato chiuso dalle autorità come un tragico incidente ma lei non crede che sia andata esattamente così.

Ecco, dunque, che il libro narra in parallelo la storia di James e quella di Morgan facendo dei salti temporali che permettono di seguire entrambe le vicende e collegarle in modo tale da comprendere ciò che è stato e ciò che è oggi. 

James Ducat non temeva quell'isola e ne sentì il richiamo. Un richiamo soave, ammaliante, una voce di donna che assume anche un aspetto fisico affascinane. James non ha paura e non crede che sia qualche cosa di malefico, di negativo, di pericoloso.
A distanza di anni, Morgan sente lo stesso richiamo quando arriva su quella stessa isola accompagnata da Jacob Hollsen, dirigente della Northern Lighthouse Board, società che gestisce la funzionalità dei fari. Lui è un uomo solitario e senza paura, che ha fatto della sicurezza del prossimo la sua ragione di vita, mettendo da parte - questo è quel che mi è sembrato di capire - anche il suo diritto alla felicità.

Il canto degli abissi è un libro che mi è piaciuto fin dalle sue prime pagine, contro ogni mia aspettativa. Protagonista è il mare con i suoi misteri, con il suo fascino, le sue contraddizioni. E protagonisti sono dei personaggi che si mettono in gioco e accettano delle sfide importanti.

La storia di fondo è quella di James Ducat e della sua misteriosa scomparsa: è la vicenda trainante dell'intero libro ed è attorno a tale storia che si intende fare chiarezza. Morgan, però, oltre a vivere un'appassionante avventura alla ricerca dei trascorsi del suo avo, si trova anche ad avere accanto un uomo che le scompiglia i sensi: nella seconda parte del libro emerge l'aspetto romantico della situazione che, secondo me, se non ci fosse stata sarebbe stato meglio.
Mi spiego: avevo letto che si trattava di un romance ma per come è iniziata e si è sviluppata la storia mi sono lasciata catturare dall'avventura e i risvolti rosa, secondo il mio parere, hanno stonato un pochino. Avrei preferito che avesse continuato a restare sul piano dell'avventura.

Poi ho degli appunti da fare... piccoli problemini in cui mi imbatto spesso negli e-book. Ho notato un uso secondo me non corretto delle virgole
Ma James, sospettava che la ridotta vita in mare, non avesse ancora infettato la purezza di quel ragazzo.
o qualche errore di battuta ed anche qualche parola secondo me inappropriata.
Quando sento dire "...fino a che la caviglia non mi si storta"... io storco il naso. Io di solito faccio una storta o la caviglia mi si storce... magari mi sbaglio ma non mi sembra una frase molto corretta.
Oppure la frase: "Agghiaccio e la marea sale". Mmmm ho qualche perplessità!
Ed ancora: "Mentre parlavo, sistemai con cura i fiori...". Due tempi verbali diversi in una frase che richiederebbe lo stesso tempo verbale, no?
Sono pignola, lo so... però le mie sono osservazioni che possono aiutare a migliorare...

Comunque, la storia mi è piaciuta, mi è piaciuto il finale ed anche sapere, come dice l'autrice nelle note, che la storia dei guardiani di Eilean Mor sia realmente accaduta e alcuni passi del diario che sono proposti tra le pagine siano reali, come anche i loro nomi  che sono stati mantenuti.
Non manca della buona, sana invenzione ma va bene così.
***
Il canto degli abissi
Valentina Piazza
173 pagine
Kindle Unlimited

venerdì 17 febbraio 2017

I ragazzi dell'altro mare - Luca Di Fulvio

TITOLO:
 I ragazzi dell'altro mare

AUTORE: Luca Di Fulvio

CASA EDITRICE:
Gallucci Editore

PAGINE: 168

I ragazzi dell'altro mare è un altro di quei libri che ho letto per il progetto Un libro per l'ambiente che ci è stato proposto a scuola.

Tre ragazzini, Red, Max e Lily, ogni sabato e domenica stanno alla Baia del Sole dove, oltre un certo limite, la spiaggia si chiama il nulla.
Un sabato, sulla spiaggia, incontrano una vecchietta che raccontò loro la storia del nulla.
Un giorno, a scuola, decisero che quel fine settimana avrebbero detto ai genitori che facevano un campeggio sulla spiaggia per non dirgli che, invece, avrebbero esplorato il nulla. Un piccolo imbroglio, insomma, per poter andare indisturbati all'avventura: i ragazzini sapevano che, se lo avessero detto ai loro genitori chiedendo il permesso, la risposta sarebbe stata no.
Pur sapendo di andare contro la volontà dei genitori, e pur sapendo di andare incontro al pericolo - avevano infatti sentito dire che chi aveva provato ad esplorare il nulla non era più tornato indietro -  quel fine settimana andarono comunque e, da lì, iniziò un'avventura pazzesca...
Si troveranno ad incontrare personaggi fantastici, veri e propri mostri pericolosi (che in realtà hanno una particolare personalità) ed impareranno anche una bella lezione.  Una lezione importante per ognuno di noi.

Questo libro mi è piaciuto molto perchè amo i libri di avventura: fino ad ora, I ragazzi dell'altro mare è il migliore di tutti quelli che ho letto, anche se in alcune parti mi sono impaurita un  po'.

I tre ragazzini sono stati i miei personaggi preferiti: coraggiosi, avventurosi, pronti ad aiutarsi l'uno con l'altro anche se non sono stati proprio onesti con i loro genitori e questo, a dire il vero, non si dovrebbe fare. Però quando l'avventura chiama...

Alla fine del libro c'è il Diario di bordo di Max che è molto utile perchè ci fa sapere molte cose sul mare e sulle barche: sono degli appunti presi da Max e che riguardano la vita di mare. Riguardano soprattutto le parti della barca ed ho imparato che cose non sapevo.

Ci sono perecchie parole difficili ma io me le sono fatte spiegare da mamma 💖💖così ho imparato dei termini nuovi. Leggere è importante anche per questo!

Il libro è scritto a caratteri molto piccoli, più piccoli rispetto ad altri libri che ho letto, ma l'ho letto in quattro giorni proprio perchè l'avventura mi ha incuriosita molto e non vedevo l'ora di sapere come andava a finire.

Un grande abbraccio a tutti e grazie per essere passati di qui😘💖.
Dimenticato: molto bella anche la copertina, fa venire voglia di leggerlo solo a guardarla.

P.S. Con questo post partecipo al venerdi del libro.

venerdì 16 ottobre 2015

La voce delle onde (Y. Mishima) - Venerdì del libro

Non è certo una nuova uscita, un "lancio" fresco di stampa.
La voce delle onde, romanzo dello scrittore giapponese Yukio Mishima, risale al 1954 ed io ho avuto tra le mani un'edizione del1993 (la undicesima), preso in prestito in biblioteca.
L'ho scelto sulla scia di un consiglio di lettura e non ho voluto conoscerne a fondo la trama prima di chiederlo in prestito.
Mi è bastato sapere che c'era una storia d'amore di fondo, con un continuo richiamo alle suggestioni del mare. Un amore lontano, un amore d'altri tempi, quello narrato.
Un amore dove a fare da sfondo è la voce del mare, la salsedine, il sole, le fatiche legate alla vita di mare di uomini e donne che devono proprio al mare il loro sostentamento.
E' un libro molto delicato e tenero: narra di una stria d'amore di altri tempi e di un luogo a noi lontano. Una diversa cultura, un diverso modo di pensare e di vivere.
Siamo in una comunità di pescatori dove il giovane Shijhi si procura da vivere - per se e per la sua famiglia - senza risparmiarsi al sacrificio e alla fatica. E' un giovane rispettoso, gran lavoratore e di sani principi. Fino ad ora a scuotere il suo animo sono sempre state le emozioni che gli sono arrivate dal mare... fino a che non incontro Hatsue: è una ragazza tornata dopo un periodo di lontananza e il suo arrivo porta scompiglio nel giovane che conosce per la prima volta l'amore.

La loro è una storia che nasce improvvisamente e con impeto ma che non sconfina mai oltre un dolce corteggiamento. Non è una storia facile: le dicerie di paese, un padre ricco e autoritario, una famiglia povera ma dignitosa, due destini che si intrecciano. Sullo sfondo, il mare.

E' un libro che si lascia leggere lasciando nell'animo quel senso di dolcezza e di romanticismo che spesso manca nei giovani di oggi, così abituati a bruciare le tappe.
E' una storia di rispetto, di amore, di sentimenti puri ed intensi. Una storia di lavoro, di sacrificio e dedizione. Una storia di vita che viene proposta con raffinatezza, con dovizia di particolari soprattutto nella descrizione degli scenari di mare e di pesca.
E' un libro che consiglio, sempre più convinta che non sia necessario cercare per forza tra le nuove, nuovissime uscite per avere tra le mani qualche cosa di buono da leggere.

A differenza dei libri moderni in cui le storie d'amore non sono degne di essere considerate tali se non ci sono riferimenti erotici espliciti, trovo che la storia narrata sia carica di sensualità nel massimo rispetto della dignità dell'uomo e della donna. Si può essere sensuali anche senza essere espliciti. Anzi, credo che lo si possa essere molto di più. Correggetemi se sbaglio!

E' questa la mia proposta per il Venerdì del libro di oggi. Un po' di tenerezza, ogni tanto, non guasta!

giovedì 26 febbraio 2015

Arcobaleno e gli abissi marini (M. Pfister)

Arcobaleno è un pesciolino meraviglioso. Ha delle bellissime scaglie luminose ed il più bello di tutti i mari. Allo stesso tempo, però, è anche molto vanitoso e questo lo rende sempre più solo.
La storia ha inizio da qui e nel libro Arcobaleno e gli abissi marini siamo davanti ad un'altra avventura del Pesciolino Arcobaleno che, nel primo libro - Arcobaleno il Pesciolino più bello di tutti i mari - prende il via.

La storia: Arcobaleno è rimasto con una sola scaglia scintillante dopo avere regalato le altre ai suoi amici pesci ma, per una sfortunata coincidenza, la perde. La scaglia va a finire sul fondo del mare, risucchiata dall'abisso più profondo e lui, senza paura, decide di partire alla ricerca. Ma in fondo al mare cosa troverà? Che pericoli si celano in quel profondo blu? 
Arcobaleno incontra dei nuovi amici, gli abitanti degli abissi ed ancora una volta - come avvenuto nella storia che dà il via alla serie - sarà proprio grazie a questi amici che riuscirà a ritrovare la sua scaglia, il suo tesoro.

Il libro propone delle immagini molto colorate e con dettagli scintillanti, a tutta pagina e che rendono perfettamente l'idea del mare, della profondità degli abissi e tutto il resto. E' di gran formato, con copertina cartonata, edizioni Nord-Sud trovato ad un'offerta speciale di 9.90 euro che ritengo siano stati spesi più che bene. Le immagini non riescono a rendere la bellezza dei dettagli scintillanti... oppure si? A ben guardare si riesce a capire dove sono i brillantini e si può immaginare il bell'effetto che fanno, immagini di questo tipo, davanti agli occhi di un bimbo che, oltre a rimanere catturato dalla storia, si lascia affascinare anche dallo scintillio!
A noi la storia è piaciuta molto. L'amicizia è l'argomento portante del racconto e trovo che sia una storia molto positiva - nel senso che lancia un messaggio positivo - e davvero carina da leggere.

Noi abbiamo il libro ed abbiamo anche ascoltato questa assieme ad altre storie del Pesciolino Arcobaleno in occasione di un laboratorio di lettura a cui abbiamo partecipato di recente. Ci siamo anche divertiti a realizzare i nostri pesciolini Arcobaleno usando cartoncini, pezzettini di cartoncino ed anche pezzettini di pelle brillante come indicato qui... Ecco il risultato con il pesciolino della principessa di casa a sinistra e quello dell'ometto di casa a destra.

A dire il vero ci siamo anche divertiti, a casa, a creare altri pesciolini seguendo un diverso prototipo che abbiamo trovato nella rete. Non sono carini?
Nel primo caso, quelli fatti al laboratorio di lettura, si tratta di marionette che vengono tenute in mano grazie ad una specie di impugnatura realizzata con una striscia di cartoncino mentre quelli che abbiamo fatto a casa si reggono su due cannucce, sono delle vere e proprie marionette che per via del corpo centrale a fisarmonica si possono anche muovere.
 

lunedì 4 agosto 2014

In biblioteca#9 e avventure estive!

Quella di oggi è stata una bella giornata di sole - finalmente - ed essendo andati al mare a pochi minuti di distanza dalla biblioteca in cui avrei dovuto riconsegnare due libri presi in prestito poco meno di un mese fa ho approfittato per... saldare il debito. A dirla tutta avevo in mente anche un paio di libri da prendere in prestito: avevo già controllato on line la disponibilità dei volumi e, salvo un prestito dell'ultimo minuto, ero certa di trovarli.

Così, dopo un pomeriggio di mare, io e i miei figli siamo andata in biblioteca. Era la seconda volta che ci mettevo piede ed ho trovato una persona diversa dalla signora che c'era la volta precedente.

Ho fatto la fila - prima di me c'era una ragazza che cercava, mi è parso evidente, dei testi per una tesi di laurea - ed arrivato il mio turno ho restituito L'uomo che comprò Londra e L'alba di un mondo nuovo.
Il tipo mi ha guardata, ha letto ad alta voce il mio nome, poi mi ha chiesto come mai non avessi restituito il fogliettino che mi avevano dato con i libri: la volta precedente avevano stampato un foglio A4 con indicato il titolo, la collocazione, le sue condizioni (ottime, buone, pessime) ed altre informazioni sul prestito. L'avevano tagliato a metà: metà era rimasta a loro con la mia firma e metà l'avevano data a me. Nelle altre biblioteche del Sistema Interprovinciale non mi hanno mai dato quel foglietto. In una sola mi è successo ma nessuno mi ha chiesto di restituirlo. Se si tratta di un promemoria per me e se l'altra parte del foglio (identico ma con la firma) lo tengono in biblioteca e lo mettono al posto del libro, perchè lo dovrei riconsegnare? Ti riporto il libro, non basta?

Vabbè. Pazientemente ho detto che se le regole erano quelle, visto che l'altra volta non mi erano state ben spiegate, d'ora in avanti riporterò quel fogliettino.

Poi chiedo due libri da prendere in prestito... mentre cerca mi chiede se sono in zona perchè in vacanza ed io rispondo che abito a pochi chilometri, in un comune vicino, e che vado al mare da quelle parti da pendolare. Mi trova i due libri e mentre termina la registrazione mi dice: "... non mi dirà che è venuta fin qui per questi due?". Io sono rimasta interdetta. "Esatto... sono venuta proprio a prendere questi libri (se n'era già dimenticato ma dovevo anche restiuire gli altri due). Di solito mi servo del prestito interbibliotecario ma visto che per il periodo estivo il servizio è sospeso sono venuta direttamente qui".
Il tipo mi fa: "Ma lei lo sa che questi libri non li potrebbe portare al mare?".
Ancora più interdetta di prima... "Sa, io faccio dei prestiti in spiaggia... quelli si che sono libri che può portare al mare, questi non potrebbe". Volevo vedere dove sarebbe arrivato. "Sa, al mare si possono perdere... rovinare". A questo punto mi sono sentita di fare qualche cosa per farlo smettere e l'ho rassicurato. "Io amo le biblioteche ed amo i libri. Li considero preziosi e porto loro rispetto....". Non mi ha fatto nemmeno finire e mi ha interrotta dicendo "...ma che c'entra questo! Al mare possono capitare tante cose".... Mha... e che vorrà dire, poi, che quelli che presta in spiaggia possono essere soggetti ai rischi "del mare" e gli altri no? Non sono tutti libri allo stesso modo?

Ho evitato di ribattere perchè altrimenti l'avremmo fatta lunga.

Vedi che ti restituisco due libri presi in prestito meno di un mese fa: vorrà dire che amo leggere, o no?
Hai capito che mi sono spostata da casa appositamente per venire a prendere dei libri in biblioteca: sarò forse una lettrice occasionale e distratta? Non credo proprio.
Ti dico che amo e rispetto i libri... Lascia perdere... hai sbagliato il tiro...
Se fossi stata una persona poco avvezza a leggere e se fossi capitata lì per caso probabilmente, dopo una scenetta di questo tipo, avrei lasciato stare i prestiti e non ci avrei messo più piede in quel posto!

Invece ho considerato che probabilmente si è trattato di un discorso fatto in buona fede da chi, comunque, in una biblioteca ci lavora... Mi è sembrato un po' Mr Bean... Alla fine mi sono fatta due risate, ho ringraziato e me ne sono andata con i miei due libri sotto al braccio: La ragazza con l'orecchino di perla di Trachy Chevalier e Il Regalo di Danielle Steel.

Che buffa espressione che ha assunto il tipo quando, dopo aver sentito i titoli che chiedevo, mi ha detto, tutto soddisfatto... "Si si... ce l'ho... pure l'altro ce l'ho"... un po' come i numeri della tombola. Ho cercato di dirgli che avevo già controllato la presenza di quei libri on line ma non credo che mi abbia ascoltato.

In un'altra biblioteca, poi, mia figlia ha fatto un bel rifornimento di libri della collana La magica casa sull'albero. Per il momento ne ha letti due e questa volta si è lanciata una grande sfida: tra i tre titoli scelti ce n'è uno particolarmente impegnativo visto che è un libro bello alto.
Sulle prime si è detta "...ce la farò a leggerlo in un mese?". La bibliotecaria l'ha rassicurata dicendo che si può sempre prorogare il prestito ma da come le luccicavano gli occhi mentre lo teneva tra le mani credo proprio che una proroga non sarà necessaria. Vedremo!

martedì 20 maggio 2014

Il tuo primo libro del mare

La principessa di casa, che frequenta la terza elementare, sta studiando il mare: caratteristiche, movimenti, clima, flora, fauna... E ieri abbiamo ripassato tutto ciò che c'era da ripassare in vista della verifica che avrebbe fatto questa mattina. Mentre ripassavamo mi sono ricordata di avere in casa un libro (anzi, veramente più d'uno) con tante informazioni sul mare e tante illustrazioni che avrebbero sicuramente potuto essere utili per fissare i vari concetti.
Ho trovato tre libri a tema. Uno l'ho escluso a priori perchè parla di oceani in modo specifico mentre a noi servivano concetti relativi al mare in generale. Gli altri due mi sono stati utili allo scopo. Uno in particolare: Il tuo primo libro del mare.

Non è un libro recente ma questo non vuol dire che non ci sia stato utile. Tutt'altro. Ho visto il viso gli occhi di mia figlia allargarsi dalla curiosità e il suo volto è stato illuminato da un eloquente sorriso quando ha trovato approfondimenti su quegli argomenti che nel libro di testo venivano proposti in poche righe.



Mi ha chiesto di poterlo portare a scuola. E così è stato.

Si tratta di un libro che permette di approfondire il tema "mare" in modo molto interessante: le immagini non solo incuriosiscono i bambini ma li aiutano a fissare i concetti. I testi sono chiari e a loro misura: non sono testi infantili, questo no, ma nemmeno eccessivamente scientifici. E' un libro pensato per bambini dai cinque anni in su e devo dire che mia figlia li ha apprezzati molto proprio perchè non troppo "terra terra" ma nemmeno difficili per lei (che di anni ne ha otto).
Vengono proposti molti approfondimenti, alcuni dei quali sono anche precoci per lei che si trova ancora nella fase generale dello studio ma il libro le è piaciuto così tanto da volerlo portare a vedere alla maestra.
Non è un'edizione recente, la mia risale al 2007 e non so nemmeno dire se si trovi ancora in giro: magari in qualche biblioteca ben fornita. E' comunque un ottimo strumento di studio, capace di stuzzicare la curiosità dei piccoli lettori anche a prescindere dalla scuola.
Ah... dimenticavo: il libro è piaciuto in classe e la verifica è andata bene. Così dice lei :-)
http://libri-stefania.blogspot.it/p/il-maggio-dei-libri.html

martedì 6 maggio 2014

La nave pirata. L'Attraversalibro!

Avete mai avuto tra le mani un Attraversalibro

Si, esatto: un Attravarsalibro
Si tratta di un libro attraverso il quale è possibile passare. Non ha un buco... ce ne sono di libri con dei buchi al centro, ne abbiamo avuti diversi. Non è questo il caso, però. L'Attraversalibro è una collana di libri per bambini edita da La Coccinella che permette ai bambini di seguire una breve storia e dare spazio alla fantasia grazie alle immagini che... passano attraverso il libro.

Noi abbiamo La nave pirata e ad attraversare il libro altro non è se non... il mare. Non che ci sia dell'acqua, intendiamoci... Non è questo il punto. Al centro del libro, grazie a degli inserti in plastica trasparente inseriti in pagine appositamente ritagliate, si possono vedere dei pesciolini che galleggiano nell'acqua e tanto altro ancora. 

Le pagine sono in cartoncino pesante, doppio e non sono rilegate nel modo classico ma a mo' di fisarmonica. Quanto il libro è chiuso si vedono tanti pesci... quando pian piano si aprono le pagine si vede per benino che in ognuna di esse ci sono alcuni pesci che poi, a libro chiuso, si sommano agli altri, sempre sul fondo trasparente. Simpatico, no?

Il testo è molto breve, strutturato in rime e, come mi ha fatto puntualmente notare il piccoletto di casa nel momento della lettura della buonanotte "...è un libro da piccoli e c'è poco da leggere... la storia finisce subito!". E' vero, però le immagini e la "scenografia" che in trasparenza si crea aiutano a stimolare la fantasia e si possono inventare tante storie oltre a quella principale che viene narrata sulla parte alta della pagine.
Non è un libro edito di recente visto che risale al 1994 ma si mantiene bene... 

Non è un libro preso in prestito in biblioteca, ne' comprato. Nemmeno ricevuto in regalo, a dire il vero. L'abbiamo preso lo scorso anno, aderendo ad una iniziativa proposta dalla Biblioteca Comunale di Civitanova Marche (MC). "La Befana vien coi libri". Così si chiamava. Gli utenti della biblioteca (e noi lo siamo, pur non essendo la biblioteca del nostro comune di residenza) sono stati invitati a lasciare uno o più libri scelti tra quelli che sia avevano in casa e che fossero adatti a ragazzi e bambini tra i 3 e i 14 anni, in buone condizioni ed evitando enciclopedie e dizionari. Il tutto al fine di mettere in moto il meccanismo di scambio: lasciando un libro la biblioteca lasciava all'utente un cartoncino che gli dava diritto a ritirare, il giorno dell'Epifania ed in un banchetto allestito appositamente, un libro lasciato da un altro utente che a sua volta avrebbe fatto lo stesso. Noi abbiamo lasciato quattro libri e quattro ne abbiamo presi. Ovviamente, più tardi si arrivava al banchetto e minore era l'assortimento di libri disponibile. La nave di pirati è stato uno dei libri scambiati aderendo a questa iniziativa. Carina, no?
http://www.libri-stefania.blogspot.it/p/il-maggio-dei-libri.html

giovedì 11 luglio 2013

E tu che libro porti al mare?

 

E' più forte di me. Quando iniziano le vacanze - più o meno - la curiosità di andare alla ricerca di villeggianti che scelgono un libro come compagno nei momenti di relax al mare (perchè le mie vacanze sono sempre, o quasi, in riva al mare) è più forte di me.
Così, anche quest'anno mi sono lasciata andare, ovviamente in modo discreto e senza disturbare nessuno, ed ho sbirciato sotto gli ombrelloni, sulle sdraio e tra le mani dei bagnanti.
Cosa ho scoperto fino ad ora?
E' presto detto. La scelta è caduta sui seguenti libri: 

Stephen King - "22/11/63"

Daniel Goleman - "Intelligenza emotiva"

 Denis Avey con Rob Broomby ed E. Cantoni - "Auschwitz. Ero il numero 220543"

 Fabio Volo - "Le prime luci del mattino"

Jessica Sorensen - "Non lasciarmi andare"

Silvana Mazzocchi, Patrizia Pistagnesi - "L'amore crudele"

 Emily Giffin - "Il luogo del cuore"

Khaled Hosseini - "E l'eco rispose"

Billy Mills e Nicholas Sparks - "Il bambino che imparò a colorare il buio"

J. K. Rowling - "Harry Potter e il Principe Mezzosangue"

Katel Goyer - "Principesse del mondo"

 P. Marcato, G. Alfieri, L. Musumeci – “Ascoltare e parlare”



Cicely M. Barker - "Festa al chiaro di luna. Fate dei fiori. Libro pop up"

Geronimo Stilton - "Jolanda, la figlia del Corsaro Nero"

Kate Morton - "L'ombra del silenzio"

Sharon Bolton - "Incubi di morte"

Emanuela Bussolati e Laura Rigo - "I vestiti"

Harry Bernstein e C. Lenzi - "Il muro invisibile"

Sveva Casati Modigliani - "Il gioco delle verità"

Margaret Mazzatini - "Venuto al mondo"

Maxence Fermine - "Il labirinto del tempo"

Sam Savage - "Firmino. Avventure di un parassita metropolitano"

Diana Lama - "L'anatomista"

Stuard Wilde - "Sesto senso"

Il grande libro delle piccole storie - Ecco l'aereo - Lilli e i suoi amici

Al mare

Joe Vitale, Ihaleakala Hew Len e F. Andreella - "Zero Limits"

 

 Jeff Kinney, R. Bernascone - "Diario di una schiappa. Ora basta!"



Sveva Casati Modigliani - "Qualcosa di buono"
 

Gerard De Villieres e Sandro Ossola - "Le vie di Damasco"

Federica Bosco - "Un amore di angelo"

Mi sono anche imbattuta in una famiglia non italiana composta da marito, moglie e quattro figli, di età più o meno dai 20 anni ai 12. Ebbene, sei persone sotto ad un ombrellone e quattro libri in lettura... Probabilmente ci sono anche famiglie italiane di questo tipo (non tanto per via dei quattro figli quanto per i quattro libri sotto l'ombrellone) ma fino ad ora non me ne sono capitate... Un libro sotto ad un ombrellone è già molto... figuriamoci più d'uno, addirittura quattro!
Sono riuscita a capire di cosa si trattase per tre libri su quattro. Uno dei tre è un libro per ragazzi:

 Dam Brown - Het Bernini Mysterie a noi più familiare come "Angeli e Demoni"

Kader Abdolah - De Koning a noi più familiare come "Il Re"

Caja Cazemier, Martine Letterie, Karen Eykman  - "Brugklassers!"
 



Ed ancora, in fatto di libri in lingua:
Andrea M. Hutchinson, Emiliano Ponzi - "Missing in Sidney"


Nick Speare, Kevin Wilson - "Successful global account menagement"

J. K. Rowling - "Harry Potter 1 and the Philosopher's Stone: Celebratory Edition"

Poi ci sono i lettori più moderni, ma non ditemi di andare a caccia dei titoli letti perchè è praticamente impossibile... A meno che non mi metta a chiedere espressamente... "scusi, cosa legge?".


Infine, quelli che ho definito libri "non meglio identificati" perchè non sono riuscita a capire quale titolo fosse. Se riuscite a dare un titolo a questi libri inseriti di seguito ve ne sono grata... Fatemi sapere!




Anche lo scorso anno avevo sbirciato tra le letture in spiaggia ed anche l'anno precedente. Dite che sono troppo curiosa? 
Io nel corso di questa bizzarra estate ho letto 





Ed ora sono alle prese con


E voi? Cosa leggerete (o avete letto) sotto l'ombrellone, in montagna o ovunque andrete (o siete stati)?