sabato 4 settembre 2021

Il danno (J. Hart)

Come nasce un'ossessione? Nel libro Il danno, Josephine Hart racconta una storia nella quale non si manifestano particolari meccanismi dai quali si scatena un'ossessione. Due anime si riconoscono all'istante, due corpi si cercano senza filtri e senza curarsi troppo di tutto ciò che c'è attorno.

 In una vita fatta di abitudini, di serenità conquistata senza troppa fatica, di equilibri oramai consolidati nel tempo, basta un piccolo elemento di novità a portare scompiglio anche se, sulle prime, nessuno se ne accorge tranne i protagonisti.

Stephen Fleming è un medico che si infila nella vita politica con un certo successo. Ha una vita familiare tranquilla con una moglie e due figli, un maschio ed una femmina, ha una casa accogliente e ben curata, una rispettabilità conquistata nel tempo.

Quando conosce Anna, la fidanza di suo figlio, di otto anni più grande di lui, tutti gli equilibri raggiunti nei suoi cinquant'anni di vita iniziano a vacillare: quella che nasce tra loro è una passione incontrollabile, che non ha niente a che fare con i sentimenti (anche se su questo andrebbero fatti i dovuti distinguo) ma che sfocia in incontri clandestini intensi ed appassionati a fronte dei quali avvengono incontri pubblici, in famiglia, nei quali i due debbono mantenere il loro rapporto su un piano del tutto diverso.

Ciò che mi ha maggiormente colpita di questa storia è lo stile asciutto utilizzato nel descrivere il rapporto tra i due. L'approccio iniziale è tanto intenso quanto distaccato. Non ci sono corteggiamenti, non ci sono dialoghi che non vadano oltre il momento della passione. Tutto è feroce, intenso, totalizzante tra i due, come se fosse qualche cosa di naturale, di irrinunciabile tanto da portare lui a valutare la possibilità di lasciare tutto per lei. Anna, però, non è del suo stesso avviso. Anna è una donna che ha subìto un danno nel profondo, qualche cosa si è spezzato in lei ed ora nei suoi comportamenti, nelle sue scelte si riflettono le conseguenze di quel danno.

A suo modo la donna lancia anche un avvertimento a Stephen nei primi capitoli del libro.

Ho subìto un danno. Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.

Ed è quello che, di fatto, fa. Sopravvive senza porsi troppi interrogativi anche quando le cose precipitano. 

Ma non sono affatto propensa ad attribuire a lei la "colpa" - ammesso che di colpa si possa parlare - di un rapporto insano. Si è pur sempre in due quando si sceglie di stare insieme, in un modo o nell'altro per cui non sono affatto d'accordo nell'assegnare colpe. Uomo e donna sono partecipi alla pari di una scelta - quella che li porta a consumare momenti di passione fuori dall'ordinario - che li vede entrambi consapevoli. Punto.

In alcuni passaggi ho avuto l'impressione che la narrazione fosse un po' troppo frettolosa, come se l'autrice volesse far passare per normale e scontato ciò che, in realtà, non lo è per niente.

Anna è una figura enigmatica, una donna dalla personalità difficile da decifrare, dai comportamenti quasi meccanici e dai sentimenti manifestati in modo alquanto strano. A ben guardare non fa niente per attirare a sé quell'uomo. Non lo stuzzica. Non lo seduce. Si limita a guardarlo, a stringerli la mano quando gli viene presentata e da quel momento è un crescendo di pazzia, passione, felicità e disperazione che si consumano con un'intensità tali da fare male ma da lasciare anche una sensazione di vuoto e di pochezza. Niente oltre la passione. Niente oltre l'attimo vissuto alle spalle del mondo. Niente che non sia il soddisfare i propri istinti e le proprie necessità fisiche che, per lui, erano sopite da tempo.

Se mi è piaciuto? Mha... non mi ha lasciato molto, devo essere sincera. Il finale era facilmente immaginabile, difficile pensare che tutto potesse filare liscio come avevano immaginato.

E non mi permetto nemmeno di cadere in facili giudizi. L'aspetto morale della situazione non è contemplato affatto. Lei è la fidanzata del padre di lui ma, se non fosse per qualche scrupolo legato più che altro ad un transitorio senso di colpa da parte dell'uomo, il rapporto tra i due viene consumato senza dare spazio ad altro che non sia la passione per poi salutarsi come se niente fosse accaduto. Non è poi così impensabile una situazione del genere, no?

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Il danno
Josephine Hart
Feltrinelli Editore
168 pagine
3.90 copertina flessibile, 7.00 euro copertina rigida, 6.99 formato kindle

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