mercoledì 29 settembre 2021

La casa sul mare celeste (T.J. Klune)

 L'argomento non è dei più originali. 
Parlare di diversità, però, non è mai troppo per cui, anche se molto sfruttato, l'argomento portante permette di fermarsi a riflettere più e più volte su cosa voglia dire etichettare qualcuno, sottolineare determinati aspetti, categorizzare, isolare perché... diverso.

Nella storia raccontata da Klune che si abbia a che fare con persone particolari è chiaro fin dall'inizio quando si apprende che tipo di lavoro fa il protagonista, Linus. Si tratta di un assistente sociale che ha a che fare con bambini ed orfanotrofi, che deve fare delle valutazioni sulle condizioni in cui i bambini vengono trattati nelle rispettive strutture in cui sono ospitati e decidere se sono idonee per il loro benessere oppure no. Incarico molto delicato, a prescindere.

Quando arriva, per lui, un incarico di prestigio ma diverso dal solito sa che non sarà semplice. Nel momento in cui arriva a destinazione, presso la struttura che deve ispezionare ha la conferma che, per lui, niente sarà più come prima.

Sei bambini ed un uomo, Arthur Parnassus, che su di loro vigila: individui fuori dall'ordinario. Sono loro che cambieranno la vita di Linus che, ligio al dovere, è pronto a fare la sua parte nel modo più oggettivo possibile per ispezionare la struttura e fornire i dovuti resoconti ai suoi superiori.

Non sa cosa aspettarsi, a dire il vero, ma ciò che trova è di gran lunga oltre ogni sua immaginazine. Eh già, perché quei bambini sono speciali ma hanno pur sempre le loro curiosità, le loro paure, i loro sogni. Proprio come ogni bambino che si rispetti.
Una storia di accettazione, di condivisione e di diversità anche per un altro aspetto, non strettamente legato ai bambini protagonisti.

Ben scritto, capace di arrivare al cuore anche se con alcuni passaggi piuttosto scontati ma efficaci nel contesto della storia.

Un mese sull'isola sarà sufficiente a Linus per fare chiarezza prima di tutto tra i suoi pensieri? Come verrà accolto da quelle creature che, a prima vista, tanto tenere e innocenti non sembrano affatto? Cosa riserverà questa particolare missione?
La storia è tutta da leggere: è una storia in cui non mi piace pensare che sia la diversità la protagonista. Sono i bambini, i protagonisti, con il loro carattere, le loro fragilità, i segni che si portano dietro da un'infanzia poco fortunata e da una natura che non si sono certo scelti. Sono anche i pregiudizi, però, i protagonisti. Quelli che portano la gente dell'isola a temere ciò che non conosce, a puntare il dito contro chi considera "diverso".
 
Tra le pagine ho trovato tanta tenerezza. Mi sono pure commossa in più punti e mi sono fermata a riflettere anche grazie a discorsi che, seppur non del tutto originali, sono estremamente veritieri e toccanti.
Un storia d'amore. Di fantasia, perché i richiami fantasy sono evidenti, con situazioni estremizzate ma pur sempre una storia d'amore.

Ecco, viene narrata una storia d'amore intesta nella sua accezione più ampia. 
Trovo che sia un libro adatto a tutti. Può far pensare ad una storia per giovani lettori (forse per via della copertina così graziosa?) ma lo trovo adatto a tutti, forse più a lettori adulti non per come è scritto o per il contenuto (la diversità non spaventa i più giovani, secondo me... o, almeno, in misura minore di quanto non spaventi gli adulti) quanto per il messaggio che lancia e dovrebbe fare riflettere menti mature e ferme, purtroppo, sulle loro posizioni.
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La casa sul mare celeste
T.J. Klune
348 pagine
18.00 euro copertina rigida, 9.99 Kindle

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