mercoledì 15 settembre 2021

Neroinchiostro (S. Vallefuoco)

Ghibaudo è un vicebrigadiere del carabinieri senza nome. Non lo dice, il suo nome di battesimo lasciando intendere che sia ridicolo o impronunciabile. Lo svela solo sul finale e nessuno sa realmente come si chiami quell’uomo che si è trovato, da un giorno all’altro, ad indagare su un crimine nel quale si è imbattuto quasi per caso: l’omicidio di un collega dell’Arma in un luogo in cui si era recato a seguito di una denuncia per furto.



Nella Sardegna di fine secolo, nel 1899, il vicebrigadiere è al lavoro con una squadra di colleghi arrivati da diverse parti d’Italia e si trova a fare i conti con una terra che ha le sue regole, i suoi equilibri, le sue verità.

Verità scomode, come la vendetta che in quella terra viene consumata al di fuori delle aule giudiziare e senza mobilitare le forze dell’ordine o come la doppia faccia di chi la legge dovrebbe farla rispettare mentre, in pratica, fa tutt’altro.

Verità che aprono al futuro, come l’indagine scientifica che è alle porte e che porta cambiamenti radicali nel modo di valutare i casi che le forze dell’ordine hanno per le mani o come la voglia di emancipazione di una donna che ha le idee ben chiare di quale vuole che sia il suo posto nel mondo.

Le indagini non sono semplici perché quello che inizialmente stupisce tutti – la denuncia di un furto in una zona in cui solitamente di denunce ne arrivano poche – in realtà nasconde una situazione ben più complessa con indagini che portano in una direzione tutt’altro che chiara e che porterà alla luce situazioni inaspettate.

Molto interessante la scelta dell’autrice di approfondire i tratti di un periodo storico particolare, la vigilia del 1900 così come è interessante la reazione dei personaggi alle novità che il nuovo secolo porta inevitabilmente con sé.

L’autrice inserisce in modo intelligente e sottile tematiche che vanno oltre le indagini: la voglia di rompere gli schemi di un personaggio femminile che si dimostra caparbio e pronto a sfidare il destino pur di raggiungere il suo obiettivo, la difficoltà di un uomo di fare i conti con i suoi sentimenti e con le sue inclinazioni (inconfessabili, all’epoca) ma anche la solidarietà e la collaborazione tra uomini, prima che tra colleghi. Un bel mix che porta ad un finale inaspettato più per i risvolti relativi alla vita personale dei protagonisti che per l’epilogo delle indagini. Ghibaudo è un uomo che lascia trasparire anche il suo passato, oltre che il suo presente, e ciò gli attribuisce un peso “umano” particolare.

Singolare la scelta di svelare qualche piccola svolta tra le note, anch’esse da leggere. Preludio di un seguito?
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Neroinchiostro
Sara Vallefuoco
Mondadori editore
304 pagine
17.00 euro copertina flessibile, 9.99 Kindle

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