Appena ho letto il titolo del terzo volume della serie GrishaVerse ho pensato che non ci fosse niente da scoprire nella lettura della storia visto che sintetizzava alla perfezione ciò che sarebbe accaduto. Invece no. Perché se fino ad un certo punto gli sviluppi fanno pensare che possa realmente non esserci molto di più di un'intuizione legata al titolo devo ammettere che non mancano i colpi di scena che mi portano a dire che dei tre è questo il capitolo migliore.
In questo terzo capitolo della saga mi sono anche commossa davanti al sacrificio, ai legami spezzati o che avrebbero potuto essere tali, alla consapevolezza di dover rinunciare a qualche cosa per qualche cosa di più grande.
Ancora una volta Alina si trova a scappare con molte cicatrici nell'anima, molte perdite che pesano sulla sua coscienza, molte minacce alle costole.
Scappa non per vigliaccheria ma per riuscire ad organizzare al meglio l'attacco all'Oscuro che dovrà essere, questa volta, definitivo. Non vuole più essere in ostaggio della paura, del timore di fallire. Sa che è lei l'asso nella manica di un regno che trema ogni giorno di più sotto la minaccia di chi si serve di creature mostruose che arrivano dall'oscurità. Quella stessa oscurità che è fonte del suo potere.
In questo capitolo si svelano tanti segreti.
Si scopre chi è, davvero, quella creatura che si nutre di oscurità e che si serve dell'oscurità per tentare di conquistare il regno di Ravka.
Si scopre qualche cosa di più su Mal: quell'orfanello che, all'epoca, fu compagno di sventura di Alina e che le è cresciuto accanto, quel ragazzo impavido pronto a giurare fedeltà a quella giovane che è, da sempre, nel suo cuore ma che sa di non poter avere perchè destinata a qualche cosa di più grande.
Si scopre qualche cosa di più anche sul passato di Alina e su quei legami ai quali, fino a quel momento, non è stata capace di dare un nome o un perché.
Pronta ad affrontare una nuova guerra, con un esercito sempre più sbrindellato ma fedele, Alina è consapevole di dover sacrificare ciò che ha di più caro per il bene e la pace del regno?
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