È l'Africa la grande protagonista del libro L'occhio del leopardo. L'Africa con il suo fascino ed i suoi misteri, le sue superstizioni e la sua cultura, i suoi costumi e le sue emozioni.
A raccontare tutto ciò è Hans Olofson: un uomo che arriva nello Zambia inseguendo un sogno che non era il suo, senza un obiettivo preciso in mente a dire il vero.
Non ho ben capito dove volesse arrivare quell'uomo: ha voluto inseguire un sogno non suo quasi come riscatto di una vita che non ha avuto altrove ma senza un obiettivo ben preciso. Per questo a tratti quell'uomo sembra spaesato, perso tra i suoi pensieri, le sue congetture, in un'Africa che non fa sconti e che ben presto presenta anche il suo volto violento.
La protagonista è, comunque, l'Africa così come lo è il difficile rapporto tra bianchi e neri.
Gli sforzi messi in atto dal protagonista per cambiare le cose, per abbattere le distanze, per trovare un punto di equilibrio non portano dove vorrebbe. Quello che Hans definisce il più calpestato dei mondi fa fatica a guardare al futuro con occhi diversi e più liberi.
Devo ammettere che la lettura è andata avanti più a rilento di quanto non avessi previsto e faccio anche fatica a raccontare in modo efficace (questa è la mia sensazione, stavolta) cosa ho trovato in questa storia se non la sofferenza di una terra che si manifesta che ho ben trovato nelle parole del protagonista quando ammette di aver compreso che l'Africa è stata immolata sull'altare dell'Occidente e derubata del suo futuro per due o tre generazioni.
Hans è speranzoso, è certo che sia il momento di dare una svolta, che ora tutto ciò sia passato. Ma è davvero così? Lui cerca di immaginare l'Africa del futuro e la vede nelle mani delle donne, donne che sostengono il continente sulla loro testa. Siamo nel febbraio del 1988 quando Hans sta per dare una svolta alla sua vita e alla sua esperienza africana: si chiede cosa abbia realmente costruito durante il periodo in cui è stato in quei luoghi, fa i conti con quella che si delinea come una sconfitta su tutta la linea, almeno secondo il suo punto di vista.
Ma a lui cosa resta dell'Africa? Partito nelle vesti di un vagabondo con una meta non troppo definita, chi è Hans Olofson dopo la sua esperienza in quella misteriosa terra?
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L'occhio del leopardo
Henning Mankell
Marsilio editore
333 pagine
18.00 euro copertina rigida - 11.99 Kindle
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