martedì 12 febbraio 2019

La costola di Adamo (A. Manzini)

Vicequestore. Non commissario. Non ispettore. Vicequestore.
Rocco Schiavone ci tiene e pure tanto a non essere confuso con altre cariche che non siano la sua. E lo ripete con i suoi modi rudi e diretti a tutti coloro che cadono in errore.

Il vicequestore della polizia (squadra mobile di Aosta) Rocco Schiavone ed i suoi uomini (uomini ed una donna, a dire il vero) è alle prese con uno strano suicidio. Si tratta del secondo libro della serie che lo ha come protagonista ed io, anche stavolta, non ho seguito l'ordine giusto. Ho letto il primo e il terzo ed ora recupero il secondo.
In ogni caso si tratta di una storia autoconclusiva disseminata però di elementi che permettono di mettere meglio a fuoco l'uomo, prima che il vicequestore.

Una donna viene trovata impiccata in casa sua ma è tutto troppo semplice per essere vero. 
Suicidio non è. 
Il vicequestore non ci mette molto a capirlo.
Ecco il caso attorno al quale si trova ad indagare usando i suoi metodi sempre un po' sopra le righe. Dovrà venire a capo di un caso che si va complicando ora dopo ora e che riserverà una sorpresa finale. Una triste sorpresa.

Ciò che più mi è piaciuto di questa seconda storia è l'aspetto umano che emerge sia per quanto riguarda la figura del vicecommissario che della vittima.
Rocco torna con il suo umore altalenante, con i suoi modi un po' sopra le righe, con quella sua abitudine di porsi nei confronti tutt'altro che piacevole. Rocco è così. 
Non lo è, però, quando parla con la sua Marina. La sua donna, l'amore della sua vita, la moglie che lo ha lasciato troppo giovane - qualche elemento in più su quanto le accadde lo troviamo nel libro successivo - e che ritrova nella sua mente ogni volta che torna a casa quando ha l'impressione di parlare veramente con lei. 
Lei che, però, ha lasciato un letto tristemente vuoto.
E' un uomo convinto di dover  scontare la colpa della sua morte, Rocco.
E' un uomo che a volte dimentica di essere un rappresentante delle forze dell'ordine e crede di potersi fare giustizia da solo. 
E' un uomo solo. 
E' la parte che fa emergere tutto ciò che mi è piaciuta più di tutte. Ovviamente è interessante anche il caso ed io - non è la prima volta - non sono riuscita a capire cosa abbia fatto scattare nell'ispettore la molla giusta per arrivare al colpevole. Ogni tanto si assiste alla scena di un Rocco Schiavone che, mentre fa cose abitudinarie, normali, resta folgorato da quel particolare che in precedenza mancava. Un'intuizione che, spesso, porta alla soluzione del caso.

Il passato torna a bussare alla sua porta. A quella dell'uomo Rocco Schiavone. 
E lui non ci pensa due volte a rispondere a modo suo.

Poi c'è la vittima. Una donna che riserva delle sorprese legate a doppio filo alla scoperta del colpevole. Una figura che mi ha molto incuriosita pur restando ai margini della vicenda. Perchè se è vero che la vittima è lei è anche vero che la sua storia di donna e di moglie viene a galla solo verso la fine del libro. Prima si dà spazio ad altri, non a lei.

Ho molto apprezzato il formato. Oramai non è una novità e credo di averlo detto più volte: i Sellerio mi piacciono, li porto in borsa comodamente, mi piacciono i caratteri, le pagine. 
Un libro che consiglio, senza dubbio. Consiglio anche di leggere nell'ordine d'uscita le varie avventure di Rocco Schiavone: pur essendo storie autoconclusive, ogni volta viene aggiunto un nuovo tassello utile per mettere meglio a fuoco i protagonisi ed è bene andare in ordine.

Mi permetto di concludere con un'osservazione che Manzini affida ai ringraziamenti:
Al 21 novembre dell'anno 2013, anno in cui ho scritto il libro, i casi di femminicidio in Italia sono stati 122. Finchè il numero non si azzererà, non potremo definirci un paese civile.
Ad oggi, purtroppo, devo tristemente constatare che non siamo ancora un paese civile.

Con questa lettura partecipo alla Challenge Dalle tre Ciambelle in quanto libro disponibile in cassa.
***
La costola di Adamo
Antonio Manzini
Sellerio Editore
281 pagine
€ 14.00

Nessun commento:

Posta un commento