La serie dei Chicago Stars non mi dispiace affatto. L'idea dell'autrice di proporre storie che hanno per protagonisti di volta in volta personaggi già incontrati nei libri precedenti ma nei quali avevano dei ruoli secondari non è affatto male.
Questa volta i protagonisti sono Piper Dove e Cooper Graham, ex quaterback dei Chicago Stars che, pur non giocando più, è oramai un personaggio di indiscussa fama.
Lei sogna di diventare una grande detective ed ha rilevato un'agenzia investigativa che tenta di far affermare grazie al suo lavoro. E' reduce da un'esperienza per niente positiva in famiglia, con un padre che l'ha cresciuta come se fosse un ragazzo, che l'ha educata a non essere mai debole, a non mostrare le proprie emozioni e ad affrontare la vita senza aver bisogno di nessuno e contando solo su se stessa. Un padre severo, rigido, i cui insegnamenti le si sono appiccicati addosso e che - anche ora che è cresciuta - non la mollano affatto.
Piper è alle prese con un incarico delicato: pedinare Cooper Graham per conto di una sua possibile finanziatrice per un progetto che l'ex giocatore dei Chicago Stars vorrebbe realizzare.
Ben presto, però, si scoprono le carte in tavola e Piper viene scoperta. Il rischio è alto: senza più lavoro, potrebbe perdere anche la sua casa oltre all'agenzia investigativa a cui tanto tiene. Per evitare il disastro non può fare altro che accettare l'incarico che le arriva proprio da Cooper, nel suo club - lo Spiral - dove dovrà controllare i dipendenti per verificarne la professionalità e la fedeltà al capo.
Semplice, no?
Eh no! Perchè la vita di una star dello sport è piuttosto movimentata e ben presto Piper si trova ad indagare su qualche cosa di più grosso: qualcuno cerca di sabotare Cooper e di fare attorno a lui terra bruciata. Piper intende proteggerlo e venire a capo dell'enigma.
Troppo diversi, legati da un rapporto professionale, due mondi opposti che sembrano non avere punti di contatto: questo è ciò che i due incarnano. Piper, soprattutto, non ha nessuna intenzione di lasciarsi andare e di dare spazio al proprio cuore: è quello che suo padre le ha insegnato e che, purtroppo per lei, le pesa come una invisibile ma pesantissima zavorra.
Piper è una ragazza forte, decisa e che tenta di nascondere le sue fragilità dietro ad un atteggiamento aggressivo che, però, Cooper comprende e cerca di abbattere.
Tra i due domina la figura di Piper che, pur agendo spesso d'istinto e creando non pochi casini, dimostra di essere una ragazza coraggiosa, pronta a dare il massimo per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Se, poi, il suo obiettivo è quello di proteggere Cooper Graham allora non è solo la professionalità a scendere in campo ma anche qualche cosa a cui non vuole dare un nome ma che sa bene cosa sia.
Ciò che mi è piaciuto meno, rispetto al complesso della storia, è il rapporto che si instaura tra i due nella fase iniziale del libro. Non dico altro in merito per non rovinare la lettura ma mi permetto di dire che le cose cambiano e ciò non può che essere buona cosa!
A sorpresa, positiva sorpresa, compare anche Phoebe Sommerville che ho incontrato nel primo libro che ho letto di questa autrice: figura autoritaria anche in questo caso, pur essendo presente di passaggio. Il finale mi ha fatto rimandato parecchio alla storia di Phoebe e Dan (e mi sono anche detta che magari l'autrice avrebbe potuto essere un tantino meno ripetitiva) ma non dico altro, rischierei di rovinare la sorpresa.
Lettura piacevole, che non richiede necessariamente di aver letto i precedenti della serie anche se, come per ogni serie che si rispetti, sarebbe consigliabile andare in ordine cronologico per avere tutti gli elementi sistemati al posto giusto.
Con questa lettura partecipo alla Visual Challenge
in quanto in copertina compaiono scarpe con il tacco (elemento utile per questa fase di gara) e alla Challenge Di che colore sei? in quanto titolo utile per lo spicchio rosa, obiettivo 2.
Nessun commento:
Posta un commento